Pd, a che punto è la notte? Ma soprattutto, che ne sarà dell’alleanza con i Cinque Stelle? Anche oggi spuntano retroscena a gogò sulla candidatura di Zingaretti al Campidoglio. Addirittura alcuni giornali parlano di sabato come giornata del grande annuncio. In Regione smentiscono.
“L’unica cosa che farà Zingaretti sabato sarà vaccinarsi. Con Astrazeneca”, ridono i suoi. Ma com’è effettivamente la situazione? Lo abbiamo chiesto ad un parlamentare molto vicino all’ex segretario del Pd e che conosce perfettamente la vicenda.
“Nicola – spiega – da un mese ha posto una questione politica molto importante. Vuole rimanere in Regione, non ha ambizioni di nessun tipo se non far uscire la sua comunità dall’emergenza Covid. Ma il pressing, visti i sondaggi che lo danno ampiamente vincente, è molto forte. Così ha fatto sapere che potrebbe anche pensarci, ma pone un problema politico grosso come una casa: chi garantisce che i Cinque Stelle, un minuto dopo il suo annuncio, non rompano e facciano cadere la giunta in Regione? A quel punto si creerebbe un casino terribile, si voterebbe insieme per Regione e Comune in un clima pessimo fra M5S e Pd. Si perderebbe quasi sicuramente la Regione e si potrebbe compromettere anche la vicenda Campidoglio. Un vero capolavoro…”.
E quindi? “E quindi nulla. Dal nazionale stanno vedendo di risolvere la vicenda, ma pesa pure l’attuale momento dei Cinque Stelle, che sono senza un capo ufficiale. È una trattativa molto difficile, che infatti va aventi da un mese, sulla quale non faccio previsioni. Ma farla semplice mi pare una forzatura giornalistica”. Intanto il tempo stringe. E a Roma – ma per la verità in quasi tutta Italia – manca ancora il candidato del Pd.