Elezioni regionali Veneto 2020, gli exit poll: i dati alla chiusura delle urne
Chi vincerà le elezioni Regionali in Veneto? Luca Zaia o Lorenzoni? Qui trovate tutti gli exit poll subito dopo la chiusura delle urne. Ieri e oggi, domenica 21 e lunedì 22 settembre 2020, i cittadini veneti sono stati chiamati a esprimersi non soltanto per il rinnovo del consiglio regionale e del ruolo di governatore, ma anche per il referendum sul taglio dei parlamentari e in 16 comuni per il primo turno delle elezioni amministrative. Alle 15 sono stati chiusi i seggi e sono iniziate le procedure di spoglio delle schede elettorali. L’Election Day si proietta dunque adesso verso i risultati finali. Da questo punto di vista, i dati forniti dagli exit poll danno molte indicazioni. Ecco gli exit poll sull’elezioni regionali in Veneto:
Copertura campione 80 per cento – aggiornamento delle ore 15
Luca Zaia (centrodestra): 72 per cento – 76 per cento
Arturo Lorenzoni (centrosinistra): 16 per cento – 20 per cento
Notizia in aggiornamento…
La legge elettorale
Per le elezioni regionali in Veneto si vota con una legge elettorale del 2012 che è stata in parte modificata nel maggio 2018. Non essendo previsto un ballottaggio, verrà eletto governatore il candidato capace di ottenere anche un solo voto in più rispetto agli altri sfidanti. Lo Zaiatellum come è stato rinominato è un sistema di voto proporzionale che prevede l’assegnazione di un premio di maggioranza: nel caso di un candidato che ottiene più del 40 per cento dei voti, a questo gli verrà attribuito il 60 per cento dei 50 seggi in totale. Per accedere alla ripartizione dei seggi, una coalizione deve superare la soglia di sbarramento del 5 per cento dei voti mentre per le liste singole l’asticella è fissata al 3 per cento. Per quanto riguarda i consiglieri è stato eliminato il vincolo dei due mandati. Sarà possibile infine per un elettore fare un voto disgiunto (per un candidato alla carica di Presidente della Giunta regionale e per una delle altre liste a esso non collegate) ed esprimere una doppia preferenza per i candidati consiglieri, che però devono riguardare candidati di genere diverso della stessa lista (un uomo e una donna o viceversa), pena l’annullamento della seconda preferenza.
4. Chi è Luca Zaia, il “doge” che punta al terzo mandato / 5. Chi è Arturo Lorenzoni, il candidato del Pd in Veneto