Elezioni regionali Umbria 2019: la scheda elettorale
Domenica 27 ottobre 2019 i cittadini dell’Umbria sono chiamati alle urne per eleggere il nuovo presidente e il Consiglio regionale, ma come funziona la scheda elettorale delle regionali in Umbria?
Questo è il fac simile della scheda elettorale che verrà consegnata al seggio a ciascun elettore. Si tratta di un’unica scheda dove si vota sia per il candidato presidente che per i 20 consiglieri regionali:
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La scheda elettorale delle regionali in Umbria è composta da diversi riquadri che corrispondono agli 8 candidati alla carica di presidente: Claudio Ricci, Emiliano Camuzzi, Donatella Tesei, Rossano Rubicondi, Martina Carletti, Vincenzo Bianconi, Giuseppe Cirillo e Antonio Pappalardo. Ciascun candidato presidente è sostenuto da una o più liste, i cui simboli compaiono accanto al riquadro con il suo nome. Accanto a ciascun simbolo vi sono due righe che servono per esprimere (in maniera facoltativa) il voto di preferenza per uno o due candidati alla carica di consigliere. Il voto di preferenza deve rispettare il vincolo di genere: se si esprimono due voti, questi devono essere di consiglieri di sesso opposto, e appartenere alla stessa lista.
In tutto le liste che sostengono gli 8 candidati sono 19. I due candidati favoriti dai sondaggi, Vincenzo Bianconi e Donatella Tesei, sono sostenuti entrambi da 5 liste. Il primo è il candidato espressione dei partiti della maggioranza di governo: Pd e M5s, insieme a Europa Verde, Sinistra civica e verde, Bianconi per l’Umbria. Tesei è la candidata di centro destra, appoggiata da Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Umbria Civica e Tesei presidente.
Ciascun elettore che al seggio riceve la scheda elettorale ha tre diverse modalità per esprimere il suo voto:
- L’elettore vota solo per la lista, barrando sul simbolo. In questo caso il voto viene automaticamente assegnato anche al candidato presidente sostenuto da quella lista
- L’elettore vota solo per il candidato presidente, barrando sul box rettangolare con il suo nome. In questo caso il voto va automaticamente anche alla lista o alle liste collegate
- L’elettore vota sia per il candidato presidente che per una lista che lo sostiene.
Non è ammesso il voto disgiunto, non si può dunque votare per un candidato presidente e per una lista non collegata a questo.
Risulta eletto presidente della regione il candidato che ottiene la maggioranza relativa, cioè chi prende anche solo un voto in più rispetto agli avversari. Non è previsto il ballottaggio. Il candidato presidente che ottiene più voti ha diritto al 60 per cento dei seggi del Consiglio regionale, che in tutto sono 20.
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