Elezioni Regionali Umbria 2019, il candidato di Pd e M5S: Vincenzo Bianconi
È arrivata l’intesa tra Pd e M5S per il candidato comune per le Elezioni Regionali in Umbria 2019, per il voto del prossimo 27 ottobre. Il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle sosterranno Vincenzo Bianconi, imprenditore di Norcia, presidente della Federalberghi umbra.
“Sono Vincenzo Bianconi imprenditore umbro di Norcia, come tanti sono innamorato della mia terra. È ora di ricostruire il futuro dell’Umbria perché è una regione straordinaria e civile che ha bisogno di fortissimi cambiamenti”, ha dichiarato accettando l’invito a candidarsi a presidente dell’Umbria. “Invito che – ha spiegato – tante forze civiche, associative e politiche mi hanno rivolto”.
Non si è fatta attendere una reazione di Nicola Zingaretti. “Grazie a Bianconi per la sua scelta. Una bella e forte candidatura. Sarà il candidato dell’Umbria, una terra meravigliosa. L’Umbria che non si arrende e che combatte per il suo futuro”, ha detto il segretario Dem ringraziando il neo candidato alla presidenza della Regione Umbria per il patto civico con M5S.
È arrivato ovviamente l’ok anche dal capo politico del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio. Bianconi è “una persona super competente, che non si arrende mai, che conosce e ama l’Umbria”, ha scritto il ministro in un lungo post su Facebook. “L’Umbria può ripartire da Vincenzo, da quei luoghi che sono stati tremendamente segnati dalle tragedie del terremoto. Noi ci siamo e lo sosterremo con lealtà in campagna elettorale e poi in Giunta e consiglio regionale sui punti del programma. Quella che inizia oggi è una nuova sfida, una nuova avventura. Il nostro obbiettivo è quello di fare gli interessi dei cittadini”.
Un commento anche da Dario Franceschini. “L’accordo in Umbria tra Pd e M5S sulla candidatura di Vincenzo Bianconi a Presidente della Regione è un altro passo verso la creazione di un campo riformista in grado di battere la destra e cambiare l’Italia”, ha scritto su Twitter il ministro dei Beni Culturali e capo della delegazione Pd al governo.
La difficile intesa, poi il nome
Oggi, domenica 22 settembre, la scelta del candidato comune di Pd e M5S per siglare il patto civico sembrava essersi complicata. Era infatti arrivato un altro rifiuto alla corsa alla carica di governatore. A rinunciare era stata Francesca Di Maolo, cattolica, avvocata, presidente dell’Istituto Serafico di Assisi, che si occupa di bambini disabili.
“Anche Di Maolo rifiuta la candidatura”, ha annunciato oggi nel pomeriggio Andrea Fora, ex presidente di Confcooperative, che il 31 agosto scorso era stato candudato dal Partito Democratico. “A questo punto – aveva affermato su Facebook – è chiaro che c’è qualcosa che non va e che deve essere risolta al più presto”. “Mi prendo qualche ora per riflettere – ha spiegato Fora nel suo post -, domattina dirò la mia qui su Facebook”.
In precedenza aveva parlato della rinuncia di Di Maolo anche Fiammetta Modena, senatrice umbra di Forza Italia. “Francesca Di Maolo, a quanto si apprende, ha sciolto negativamente la riserva e non sarà candidata ‘civica’ del Pd e dei 5 Stelle”, ha rivelato la parlamentare azzurra nel pomeriggio. Secondo Modena “l’elenco dei no incassato dallo pseudo progetto giallorosso testimonia come non esiste una ‘società civica’ e una ‘società partitica’”.
Non era mancata una frecciata a Partito Democratico e Movimento 5 Stelle dal leader della Lega Matteo Salvini. “Pd e grillini – sono state le parole del segretario del Carroccio – continuano a prendere in giro gli Umbri, cambiando ogni giorno squadra e candidati, una vergogna senza precedenti. Per fortuna fra 35 giorni l’Umbria cambierà, dopo cinquant’anni di sinistra: onestà, merito, efficienza, ricostruzione, infrastrutture, sicurezza e lavoro. Con tanti saluti a Renzi, Zingaretti e Di Maio”.
Dal Pd in queste ore si guardava comunque con fiducia alla candidatura di un esponente civico, dopo il via libera arrivato dal voto degli iscritti M5S sulla piattaforma Rousseau. “La scelta di affidarsi a un candidato presidente proveniente dal civismo è giusta e coerente”, ha scritto su Facebook l’esponente Dem Anna Ascani, nata in Umbria, vicepresidente del partito e viceministro all’Istruzione. “L’ho sostenuta – ha continuato – sin dal principio. E continuerò a sostenerla convintamente perché credo che questo atto di generosità sia esattamente ciò che gli umbri si attendono dal partito democratico. Qualcosa di indispensabile per recuperarne il consenso. Una conditio sine qua non, insufficiente di per sé ma assolutamente necessaria”. Poi è spuntato il nome di Bianconi.
Chi è Vincenzo Bianconi, candidato di Pd e M5S alle elezioni in Umbria
Ma chi è Vincenzo Bianconi? Del candidato di Partito Democratico e Movimento 5 Stelle ha parlato Di Maio nel suo post Facebook.
Il ministro degli Esteri e capo politico M5S ha scritto: “Vincenzo Bianconi, 47 anni, presidente umbro di Federalberghi e soprattutto imprenditore nel settore della ricezione turistica di Norcia. Ha vinto premi internazionali straordinari arrivando là dove pochi riescono a livello mondiale. Vincenzo è un marito ed è papà di due figli, è laureato in Economia del Turismo all’Università degli Studi di Perugia. Tra le cariche che ricopre attualmente c’è quella di Vicepresidente del Distretto Biologico di Norcia, quella di Presidente Associazione I Love Norcia e quella di Presidente Delegazione Italiana Relais & Chateaux”.
E ancora: “Vincenzo – ha scritto di Maio – è un simbolo dell’Umbria intera, di una comunità che è stata tragicamente e ripetutamente ferita dai terremoti del 2016, ma che non si è lasciata prendere dallo sconforto e si è rimboccata subito le maniche. Una persona che non ha mai chinato la testa di fronte alle difficoltà e che si è messa sempre a disposizione della sua gente”.
“Un uomo risoluto e tenace – ha continuato il ministro – che seppur nelle difficoltà non ha mai perso la determinazione e il coraggio per consentire ai cittadini umbri di risorgere. La persona giusta per ricucire quel rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini che in Umbria, dopo lo scandalo sulla sanità, oramai sembra perso. Vincenzo metterà al centro l’ambiente e lo sviluppo sostenibile, è conosciuto come promotore di iniziative innovative quali ‘Hotel rifiuti zero”.
“Chi lo conosce sa che è un uomo di cui ci si può fidare e chi ancora non lo conosce, avrà presto modo di farlo. Ho conosciuto personalmente Vincenzo due anni fa quando, grazie al taglio degli stipendi dei nostri consiglieri regionali, Liberati e Carbonari, donammo un fuoristrada per usi sanitari alle comunità di Norcia, Cascia e Preci, colpite dal terremoto del 2016”.
“Vincenzo – ha raccontato Di Maio – era uno di quelli che si dava da fare per ricostruire il più in fretta possibile mettendo a disposizione la sua generosità e le sue competenze”.
E infine: “Grazie alla sindaca di Assisi Stefania Proietti che con grande responsabilità ha consentito di arrivare a questa soluzione”.
Elezioni Regionali, le trattative Pd-M5S
Prima di Di Maolo aveva fatto un passo indietro ufficiale per la candidatura alla guida del patto civico Pd-M5S alle Elezioni Regionali in Umbria 2019 (ecco quando si vota) anche la sindaca di Assisi Stefania Proietti.
La scelta del candidato rappresenta il primo banco di prova per una più larga intesa tra Dem e pentastellati nei territori, dopo l’intesa siglata per la nascita del governo Conte. Dopo il voto in Umbria ci sarà quello in Emilia Romagna. Ma per la partita emiliano-romagnola il Partito Democratico non appare intenzionato a rinunciare alla candidatura del governatore uscente Stefano Bonaccini. In Calabria invece i giochi sono ancora aperti.
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