Elezioni regionali Emilia-Romagna, Sardine su Facebook: “Ora tocca a noi”
Solo stamattina, in un altro post su Facebook, avevano detto di voler “tornare a prendere contatto con la realtà e ristabilire le priorità, innanzitutto personali” dopo i risultati delle elezioni regionali in Emilia-Romagna: nel primo pomeriggio, però, le Sardine hanno affidato al popolare social network un nuovo messaggio. Nel quale rivendicano il loro ruolo attivo negli ultimi due mesi di campagna elettorale e annunciano novità per il futuro. Perché le Sardine “non vanno date per scontate, ma ci saranno. Sempre”.
Non mancano riferimenti a Matteo Salvini e al modo di intendere la politica della sua Lega. Ma non mancano neanche ammissioni di sconfitta, come nel caso delle elezioni in Calabria (dove la candidata di centrodestra Jole Santelli ha stravinto). C’è tutto questo nel lungo messaggio delle 6000 sardine.
“È successo – si legge nel posto -, siamo nati dicendo che eravamo contro il populismo. Oggi siamo consapevoli che, se lo vogliamo, oltre che “contro” possiamo essere “meglio”. E possiamo esserlo con mezzi sconosciuti a chi fa propaganda di mestiere: gratuità, relazioni umane, creatività ed empatia. Nella sua banalità è una notizia che rischia di far saltare tutte le certezze che ci erano state vendute in questi anni grigi. L’esperienza dell’Emilia-Romagna dimostra che le sardine servivano come l’ossigeno, l’esperienza della Calabria dimostra che le sardine da sole non bastano; che la domanda di politica si risveglia se l’offerta è adeguata, coraggiosa e coesa. Il 14 novembre avevamo annunciato che stava prendendo avvio una campagna elettorale difficile. Lo avevamo intuito quando abbiamo letto quel “liberiamo” così offensivo per le strade di Bologna. Ne abbiamo avuto la conferma definitiva quando la memoria di Kobe Bryant è stata associata ad una candidata governatrice il giorno stesso del voto, in pieno silenzio elettorale”.
Poi, un attacco frontale alla Lega di Salvini: “Avete toccato il fondo. Più e più volte. Mentre noi riscoprivamo quella cosa meravigliosa che è la politica, voi non perdevate occasione per sminuirla. Vi siete concentrati sull’attaccare gli avversari perdendo di vista i contenuti che anche i vostri potenziali elettori, magari, avrebbero gradito ascoltare. Ci avete sminuiti, sbeffeggiati, umiliati come cittadini e come elettori. Avete attaccato le donne sapendo di generare maggiori interazioni sui social e quindi di ricevere maggiore visibilità. Avete suonato un campanello di troppo e chiesto uno “scusa” di meno. Ma alla fine avete perso. Sonoramente. Nonostante la marea di soldi che continuiamo a non sapere da dove provengano. Nonostante la sregolatezza e i media ossessionati dalle “salvinate” di turno. Nonostante le ore passate a fare selfie con i passanti. Nonostante le sagre di paese che avete occupato. Nonostante i vicoli che ci avete venduto come piazze gremite. Nonostante l’acqua del Po distribuita in Calabria”.
“Ora – si legge ancora – ci aspettiamo che i media passino al setaccio ogni vostra imprudenza, ogni vostro errore, ogni vostra leggerezza. Un trattamento che tocca a chi perde. E che a maggiore ragione è doveroso quando a perdere è chi ha giocato sporco. Per il vostro mantra delle elezioni subito, oggi dovremmo andare al voto a Forlì e a Ferrara. Secondo il vostro mantra del consenso che tutto concede, dovreste chiedere permesso prima di entrare a Bibbiano o a Riace, la prossima volta”.
In conclusione, le Sardine hanno voluto anche parlare del loro futuro. Il prossimo impegno, come è ben risaputo, è per marzo, a Scampia (Napoli), dove si terrà il primo congresso del nuovo movimento. “Adesso tocca a noi. Non ci siamo montati la testa quando abbiamo riempito 142 piazze in tutta Europa, non ce la monteremo adesso che arriva la prima buona notizia da tanto tempo a questa parte. Inizia la fase più dura. Saremo attenti e vigili dove si è già votato, saremo presenti e agguerriti dove si voterà. Soprattutto se lo stile a cui ci avete abituato in Emilia-Romagna e Calabria verrà ripresentato in Puglia, Campania, Marche, Toscana, Liguria, Valle d’Aosta, Napoli, Trento e tutte le volte che gli elettori saranno chiamati a scegliere. Le sardine non vanno date per scontate, ma ci saranno. Sempre. Con i loro corpi non manipolabili, con cervelli che non abboccano, con orecchie che pretendono rispetto e con occhi che si accenderanno solo per assistere a spettacoli degni della parola “bellezza. Felici che ogni tanto le parole “Memoria” e “Resistenza” riecheggino così forti e così simili”.