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    Elezioni regionali Campania 2020, la guida: data, orari, candidati, legge elettorale. Tutto quello che c’è da sapere

    Vincenzo de Luca e Stefano Caldoro
    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 10 Set. 2020 alle 12:34 Aggiornato il 11 Set. 2020 alle 10:09

    Elezioni regionali Campania 2020, guida: candidati, legge elettorale, data, orari

    Nell’election day di domenica 20 e lunedì 21 settembre 2020 si vota anche per le elezioni regionali nella Campania: i cittadini della Regione sono chiamati a eleggere il nuovo presidente e il consiglio regionale. Negli stessi giorni si voterà anche per il referendum sul taglio dei parlamentari e per il primo turno delle elezioni amministrative in diversi comuni italiani. In campo per la carica di governatore ci sono 7 sfidanti e 26 liste collegate. In Campania le elezioni regionali sono regolate dalla legge 4/2009.  Ma chi sono tutti i candidati delle elezioni regionali in Campania? E con quale legge elettorale verrà scelto il nuovo presidente di Regione? Di seguito, una guida utile al voto del 20-21 settembre.

    Elezioni regionali Campania 2020, data e orari

    Come già anticipato, gli elettori della Campania sono chiamati alle urne domenica 20 e lunedì 21 settembre 2020. Si vota dalle ore 7 alle ore 23 e lunedì 21 settembre 2020 dalle ore 7 alle ore 15. Queste le date stabilite e pubblicate nel decreto del presidente Vincenzo De Luca 97 del 20 luglio 2020 per la convocazione dei comizi elettorali.

    Le elezioni regionali in Campania, come anche quelle nelle Marche, in Toscana, Veneto, Campania, Liguria, Puglia e Valle d’Aosta, dovevano tenersi nel corso del 2019. L’emergenza Coronavirus, poi, ha costretto il Viminale a rinviare l’appuntamento elettorale al settembre 2020. Il decreto Elezioni, approvato dal Parlamento, ha poi previsto l’accorpamento in un unico election day delle regionali, delle amministrative e del referendum confermativo sul taglio del numero dei parlamentari.

    I candidati

    In campo per la carica di governatore ci sono 7 sfidanti e 26 liste: Vincenzo De Luca per il centrosinistra, sostenuto da 15 liste, Stefano Caldoro per il centrodestra, sostenuto da 6 liste, Valeria Ciarambino per il M5S, Giuliano Granato per Potere al Popolo, Luca Saltalamacchia per Terra, Sergio Angrisano per la lista Terzo Polo, Giuseppe Cirillo per il Partito delle Buone Maniere. Ha ritirato in extremis la sua candidatura, invece, Gabriele Nappi che si era proposto con la lista Naturalismo. Vince il candidato presidente che prende il maggior numero di voti validi in ambito regionale.

    Secondo gli ultimi sondaggi, la Campania è l’unica regione che viene data per scontata al centrosinistra, anche se appare più come un trionfo personale di De Luca che dei partiti che l’appoggiano. Il governatore uscente avrebbe tra il 51 e il 55% dei voti, contro il 29-33% dell’eterno sfidante Caldoro e l’11-15% della pentatellata Ciarambino. (qui maggiori informazioni su tutti i candidati). Di seguito i candidati e le liste che li appoggiano. Al fianco di ogni nome, quello delle liste che lo appoggiano:

    Elezioni regionali Campania 2020, la legge elettorale

    La votazione per l’elezione del Presidente della Giunta regionale e per l’elezione del Consiglio regionale avviene su un’unica scheda, come prevede la legge elettorale della Regione Campania numero 4 del 27 marzo 2009. Per ognuna delle 5 Circoscrizioni elettorali (Napoli, Avellino, Benevento, Caserta, Salerno) è stato approvato un modello di scheda con i candidati presidenti e i simboli delle liste collegate, se presenti in quella circoscrizione. Sulla scheda, quindi, si troveranno i nomi dei candidati alla carica di Presidente, scritti all’interno di un apposito rettangolo, al cui fianco sono riportati, racchiusi in un rettangolo più grande tutte le liste collegate a quel candidato presidente.

    Vi è inoltre la possibilità del cosiddetto “voto disgiunto”, ad esempio, votare un candidato alla carica di presidente della giunta regionale, tracciando un segno (per esempio una X) sul nome del governatore scelto, e una lista a lui non collegata, tracciando un altro segno (per esempio una X) sulla lista di un altro schieramento. Si può esprimere poi la preferenza per un candidato consigliere regionale, scrivendo il cognome oppure il nome ed il cognome del candidato accanto alla sua lista. In questo caso, si possono esprimere anche due voti di preferenza per due consiglieri diversi entrambi nella stessa lista, ma uno deve essere un candidato di genere maschile e l’altra un candidato di genere femminile della stessa lista, pena l’annullamento della seconda preferenza.

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