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    Elezioni regionali e referendum, ultime notizie: alle 23 affluenza intorno al 40% | DIRETTA 20 settembre

    Credit: ANSA
    Di Carmelo Leo
    Pubblicato il 20 Set. 2020 alle 07:08 Aggiornato il 21 Set. 2020 alle 10:42

    Elezioni regionali 2020 e referendum costituzionale, ultime notizie e aggiornamenti | DIRETTA LIVE

    ELEZIONI REGIONALI E REFERENDUM ULTIME NOTIZIE – Domenica 20 e lunedì 21 settembre si vota per il referendum costituzionale sul taglio del numero dei parlamentari, per 7 elezioni regionali e per oltre mille elezioni comunali. Il referendum sul taglio del numero dei parlamentari riguarda l’intero corpo elettorale nazionale, mentre per le elezioni regionali sono chiamati al voto i cittadini di Veneto, Liguria, Marche, Toscana, Campania, Puglia e Valle d’Aosta. TPI segue con approfondimenti e aggiornamenti in tempo reale la due giorni elettorale. Di seguito, trovate tutte le ultime notizie e gli aggiornamenti sulle elezioni Regionali.

    Ultime notizie sulle elezioni regionali 2020 e sul referendum costituzionale | DIRETTA

    Ore 24,00 – Termina qua la diretta sul voto del 20 settembre. A questo link potete seguire la diretta del 21 settembre, dove verranno pubblicati i risultati del referendum e delle elezioni regionali.

    Ore 23,50 – Affluenza, dato consolidato: alle 23 ha votato il 39,4% per il referendum e il 41,3% per le elezioni regionali – Sono disponibili i dati consolidati sull’affluenza alle urne aggiornati alle ore 23 (il dato – fornito dal Viminale – tiene conto di tutti i seggi sul territorio nazionale). Per il referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari ha votato il 39,4% degli aventi diritto. Per le elezioni regionali si è presentato alle urne in media il 41,3% dei votanti: 38,92% in Campania, 39,29% in Liguria, 39,84% in Puglia, 46,12% in Veneto, 45,88% in Toscana, 42,72% nelle Marche, 54,16% in Valle d’Aosta.

    Ore 23,15 – Affluenza intorno al 40% (dato in aggiornamento) – Alle ore 23 di domenica 20 settembre l’affluenza al voto è pari a circa il 40% degli aventi diritto. Stando ai dati parziali (non sono ancora state esaminate tutte le sezioni), l’affluenza è del 39,56% per il referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari e del 41,46%, in media, per le elezioni regionali: 37,59% in Campania, 39,33% in Liguria, 39,71% in Puglia, 46,16% in Veneto, 45,31% in Toscana. Non sono ancora disponibili i dati di Marche e Valle d’Aosta.

    Ore 23,00 – Seggi chiusi per oggi, si riapre domani alle 7 – Le operazioni di voto per oggi si sono chiuse. Le urne riapriranno domani alle 7: seggi aperti fino alle 15, poi lo spoglio delle schede elettorali.

    Ore 21,30 – Affluenza, dato consolidato: alle 19 ha votato il 29,71% per il referendum e il 29,98% per le elezioni regionali – Sono disponibili i dati consolidati sull’affluenza alle urne aggiornati alle ore 19 (il dato – fornito dal Viminale – tiene conto di tutti i seggi sul territorio nazionale). Per il referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari ha votato il 29,71% degli aventi diritto. Per le elezioni regionali si è presentato alle urne in media il 29,78% dei votanti: 26,5% in Campania, 32,07% in Liguria, 27,6% in Puglia, 35,55% in Veneto, 36,29% in Toscana, 32,94% nelle Marche, 42,68% in Valle d’Aosta.

    Ore 19,00 – Affluenza sopra il 29% (dato in aggiornamento) – Sono usciti i dati – ancora provvisori – sull’affluenza alle elezioni Regionali e al referendum di oggi. Alle 19, per le Regionali, ha votato in Italia il 29,98 per cento degli aventi diritto. Questi i dati nelle singole Regioni: 26,52 per cento in Campania, 32,07 per cento in Liguria, 27,6 per cento in Puglia, 35,56% in Veneto, 36,29 in Toscana, 32,94 nelle Marche e 42,68 in Valle d’Aosta. Per il referendum, invece, al momento l’affluenza è del 29,75 per cento.

    Ore 17,15 – Avezzano, accoltella moglie candidata e poi si suicida: lei è grave – Tragedia questa mattina ad Avezzano. Un medico ha colpito la moglie con un coltello e si è gettato nel vuoto. L’uomo è morto dopo un volo dal quarto piano. La donna è candidata alle elezioni comunali. Il presunto accoltellatore è il medico di base Vittorio Emi, 70 anni. Dopo una lite con la moglie Paola Lombardo, 67 anni, commerciante, candidata al Consiglio comunale, l’avrebbe colpita tre volte. Poi, in preda alla disperazione, si è buttato dal quarto piano del palazzo in cui abitava con la consorte. In questo momento i carabinieri sono alla ricerca del movente. Paola Lombardo invece sta subendo un intervento chirurgico. La prognosi è riservata. Secondo una prima ricostruzione i coniugi, Vittorio Emi di 70 anni e sua moglie Paola Lombardo di 67, erano in casa quanto l’uomo ha aggredito la signora ferendola gravemente con almeno tre coltellate prima di lanciarsi nel vuoto. Emi, che di professione faceva il cardiologo, è morto sul colpo. La donna, proprietaria di una profumeria in una via centrale di Avezzano lotta tra la vita e la morte all’ospedale di Avezzano.

    Ore 14,30 – Liguria, riaperto seggio Genova dopo sanificazione – La sezione 323 di Oregina, in provincia di Genova, temporaneamente chiusa per sospetto caso Covid, è stata riaperta dopo la sanificazione dei locali e la sostituzione del personale del seggio (presidente e scrutatori).

    Ore 13,45 – Affluenza, dato consolidato: alle 12 ha votato il 12,24% per il referendum e il 12,76% per le elezioni regionali – Sono disponibili i dati consolidati sull’affluenza alle urne aggiornati alle ore 12 (il dato – fornito dal Viminale – tiene conto di tutti i seggi sul territorio nazionale). Per il referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari ha votato il 12,24% degli aventi diritto. Per le elezioni regionali si è presentato alle urne in media il 12,76% dei votanti: 11,32% in Campania, 13,95% in Liguria, 12,04% in Puglia, 14,75% in Veneto, 14,67% in Toscana, 13,43% nelle Marche, 17,66% in Valle d’Aosta.

    Ore 12,30 – Affluenza sopra il 12% dato in aggiornamento) – Non sono ancora ultimati i conteggi per definire il dato preciso sull’affluenza alle urne. Secondo i dati parziali del Viminale, l’affluenza dovrebbe attestarsi sopra il 12% sia per il referendum costituzionale sia per le elezioni regionali.

    Ore 12,25 – Liguria, sospetto caso Covid: seggio chiuso a Genova – Un seggio elettorale, il 323 nel quartiere genovese di Oregina, è stato chiuso a Genova perché il presidente è stato male nella notte, con febbre alta e sintomi riconducibili al Covid-19. Il presidente è stato sottoposto a esami nella notte e stamani al suo posto c’era un sostituto. Il seggio era stato aperto, ma successivamente chiuso per precauzione, in attesa del risultato del tampone del presidente e degli scrutatori che, ieri, erano stati a contatto con lui.

    Ore 12,00 – Affluenza sopra l’11% (dato in aggiornamento) – Secondo i primi dati parziali (non sono ancora disponibili i dati di tutte le sezioni), alle ore 12 il dato sull’affluenza è del 11,73% per il referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari e del 11,86%, in media, per le elezioni regionali: 9,69% in Campania, 13,55% in Liguria, 11,16% in Puglia, 14,14% in Veneto. I dati di Toscana, Marche e Valle d’Aosta non sono ancora disponibili.

    Ore 09,00 – Alle 12 i primi dati sull’affluenza – Saranno resi noti alle ore 12 i primi dati sull’affluenza al voto per referendum ed elezioni regionali. I successivi aggiornamenti sono previsti alle 19, alla chiusura dei seggi alle 23 e domani alle 15, alla chiusura delle operazioni di voto.

    Ore 07,00 – Seggi aperti – La due giorni elettorale è iniziata. Seggi aperti dalle 7 alle 23 di oggi e dalle 7 alle 15 di domani. Si vota su tutto il territorio nazionale per il referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari, in 7 regioni per il rinnovo di giunta e consiglio regionale e in oltre mille comuni per le elezioni amministrative.

    La sfida nelle 7 Regioni

    In Veneto Luca Zaia, candidato di centrodestra e governatore uscente, è il grande favorito per la rielezione, soprattutto grazie alla grande popolarità acquisita durante l’emergenza Coronavirus. Non c’è invece un’alleanza tra il centrosinistra e il Movimento 5 Stelle, con i pentastellati che, tramite le consuete regionarie, hanno scelto l’ex senatore Enrico Cappelletti come loro candidato. Il Partito Democratico poi ha fatto la sua mossa ufficializzando Arturo Lorenzoni (Tutto sulle regionali in Veneto).

    La Liguria è una delle poche Regioni in cui le due anime del Governo giallorosso, il Pd e il Movimento Cinque Stelle, hanno trovato un accordo per presentare un candidato comune: si tratta del giornalista Ferruccio Sansa. Una decisione che però ha fatto perdere ai dem l’appoggio di +Europa e Italia Viva, che puntano su Aristide Massardo. Il principale avversario di Sansa – e grande favorito della vigilia – è il governatore uscente Giovanni Toti, appoggiato dal centrodestra (Tutto sulle regionali in Liguria).

    Nelle Marche si sfidano il candidato del centrodestra Francesco Acquaroli (Fratelli d’Italia) e Maurizio Mangialardi, scelto dal Pd dopo il passo indietro del governatore uscente Luca Ceriscioli, che non si candida per un secondo mandato. Il Movimento Cinque Stelle, che si presenta in autonomia, ha scelto Gian Mario Mercorelli come candidato (Tutto sulle regionali nelle Marche).

    La Toscana, nota regione “rossa”, è guidata dal 1970 dal centrosinistra. Mai come quest’anno, però, la partita sembra aperta, vista la crescita in tutto il Paese della Lega. Il centrosinistra punta su Eugenio Giani (attuale presidente del Consiglio Regionale) mentre il centrodestra si affida all’eurodeputata Susanna Ceccardi. Il Movimento 5 Stelle, più indietro nei sondaggi, punta invece su Irene Galletti, attuale consigliere regionale (Tutto sulle regionali in Toscana).

    In Campania la sfida è tra il governatore uscente Vincenzo De Luca, sostenuto dal centrosinistra, e Stefano Caldoro del centrodestra. Più indietro, al momento, Valeria Ciarambino del M5s. In Campania, infatti, nonostante lunghe trattative si è risolto con un nulla di fatto il tentativo delle forze di Governo di presentare un nome in comune. Gli ultimi sondaggi disponibili danno in vantaggio il presidente uscente De Luca (Tutto sulle regionali in Campania).

    In Puglia si sfidano il governatore uscente Michele Emiliano, in corsa per un secondo mandato e sostenuto dal Pd, l’ex governatore Raffaele Fitto, sostenuto dal centrodestra. I sondaggi danno un testa a testa tra i due, con il presidente uscente leggermente avanti. Il M5s, che non ha trovato un accordo con gli alleati di Governo del Partito democratico, presenta un candidato proprio, Antonella Laricchia, mentre Italia Viva e +Europa sostengono Ivan Scalfarotto (Tutto sulle regionali in Puglia).

    In Valle d’Aosta si tiene un voto anticipato rispetto ai tempi istituzionali. Le ultime regionali si sono svolte nel 2018. Da allora, il presidente (qui eletto a votazione dai consiglieri e non dai cittadini) è cambiato più volte. Al momento la presidenza ad interim è affidata a Renzo Testolin, assessore del gruppo Union Valdôtaine. Dal momento che, come anticipato, il sistema elettorale della Valle d’Aosta permette il voto alla lista, mentre il governatore viene scelto dai consiglieri, i candidati sono le 13 liste presentate con l’obiettivo di ottenere più consiglieri possibile (i candidati consigliere sono 391). La Lega si è presentata da sola, visti i buoni risultati ottenuti alle scorse elezioni, mentre il centrodestra è composto solo da Fratelli d’Italia e Forza Italia (Tutto sulle regionali in Valle d’Aosta).

    Il referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari

    Tutti gli italiani sono chiamati al voto per il referendum costituzionale sul taglio del numero dei parlamentari (cosa c’è da sapere sulla consultazione). Agli elettori viene chiesto di esprimersi, confermandola o bocciandola, sulla riforma della Costituzione approvata dal Parlamento l’8 ottobre 2019: la riforma prevede un taglio dei parlamentari dagli attuali 945 a 600: i deputati, infatti, scendono dagli attuali 630 a 400, mentre i senatori calano dagli attuali 315 a 200.

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