Elezioni europee Olanda 2019 risultati | Exit poll | Risultati voto
Elezioni europee Olanda 2019 risultati – L’Olanda, insieme al Regno Unito, è stato il primo Paese ad andare al voto per le elezioni europee, ieri 23 maggio 2019. I numeri mostrano anche che è aumentata l’affluenza alle elezioni europee rispetto a quelle del 2014.
Il partito laburista olandese (PvdA) sconvolge i pronostici sulle elezioni europee e nell’exit poll si piazza davanti a liberali (VVD) e populisti (FVD). Ma chi ha vinto le elezioni? Qual è il partito vincitore? Vediamo insieme i dati:
I dati disponibili finora – I risultati ufficiali delle elezioni nei Paesi Bassi usciranno domenica 26 maggio nella notte, esattamente insieme agli altri 27 paesi europei.
Secondo prime stime, i laburisti guidati da Frans Timmermans, vicepresidente della Commissione europea, con il 18,1 per cento dei voti, dovrebbero aggiudicarsi cinque dei 26 seggi assegnati ai Paesi Bassi.
Quattro posti per il Partito popolare per la libertà e la democrazia (VVD) con il 15 per cento dei voti, tre per il Forum per la Democrazia (FVD) populista di Thierry Baudet con l’11 per cento dei voti. Tre seggi andrebbero anche ai Verdi, uno al partito anti-immigrazione di Geert Wilders.
Elezioni europee Olanda 2019 risultati | Exit poll
Le previsioni – L’Olanda già nelle elezioni europee del 2014 aveva rotto il silenzio elettorale, pubblicando gli exit poll senza aspettare la fine del voto di tutti i paesi dell’Ue.
Le stime uscite finora sono di Ipsos per la televisione pubblica olandese Nos. Anche se secondo un nuovo exit poll, quello del GeenPeil, che utilizza il risultato ufficiale di 732 seggi su 9000, i laburisti avrebbero ottenuto sei seggi, mentre il partito di Wilders ed il Partito socialista (Sp) potrebbero non ottenere neppure un seggio.Frans Timmermans, la sorpresa.
L’inatteso primo posto che l’exit poll olandese assegna al Partito del Lavoro in Olanda invita alla prudenza su come andrà a finire la partita europea.
Elezioni europee Olanda 2019 risultati | Laburisti Olanda
Presidenza di Commissione – Le chance che lo Spitzenkandidat dei Socialisti e Democratici europei la spunti su Manfred Weber per la presidenza della Commissione sono molto basse. Ma il dato dell’Olanda, se confermato, è un indizio che il vice-presidente dell’esecutivo europeo abbia ancora qualche possibilità. Non c’è dubbio che la forbice tra il Partito popolare europeo e il fronte socialdemocratico si stia riducendo a vista d’occhio.
Timmermans – “Siamo testa a testa con i conservatori”, ha detto ieri Timmermans al seggio elettorale. Un sorpasso sul filo di lana sembra improbabile, ma anche una vittoria di misura dei cristiano-democratici basterebbe a fermare Weber.
Capace di dialogare alla perfezione in inglese, tedesco, italiano, francese e russo, Timmermans ha mostrato piena padronanza dei dossier. Questa forza è però anche la sua principale debolezza, incarnando plasticamente il prototipo del funzionario cosmopolita, immerso nella bolla di Bruxelles, che i suoi avversari hanno vita facile a descrivere come elitario e arrogante.
Chi sono i laburisti – Il partito laburista olandese, Partij van de Arbeid, abbreviato in PvdA, è un partito politico social-democratico dei Paesi Bassi (qui un approfondimento sul partito laburista olandese).
Il partito dei laburisti è stato fondato nel 1946 come fusione del Partito socialdemocratico dei lavoratori, della Lega democratica libera e dell’Unione democristiana. I primi ministri del partito laburista sono stati Willem Drees (1948-1958), Joop den Uyl (1973-1977) e Wim Kok (1994-2002).
Dal 2012 al 2017, il PvdA ha formato la seconda più grande fazione parlamentare ed è stato l’alleato minore nel secondo governo di Rutte. Dal 2016, il vice primo ministro Lodewijk Asscher è leader del partito laburista.
Il Partito laburista è membro del Partito europeo dei socialisti europei e dell’Alleanza progressista globale. Nel Parlamento europeo, dove il partito laburista attualmente ha 3 seggi, fa parte del gruppo parlamentare Progressive Alliance of Socialists and Democrats.
Chi è Frans Timmermans? Non tutti sanno che il politico olandese, nato a Maastricht il 6 maggio 1961, parla molto bene l’italiano ed è molto affezionato al nostro Paese dove ha passato diversi anni della sua infanzia. Nel 1972, a undici anni, infatti, si trasferì a Roma presso l’ambasciata olandese dove il padre era archivista.
Elezioni europee 2019 Olanda 2019 risultati | Risultati del voto
Contro i pronostici – La prima indicazione che il voto olandese può dare agli europei è che gli elettori non obbediranno necessariamente ai pronostici. Il focoso dibattitto della vigilia del voto tra Rutte e Baudet non sembra infatti essere riuscito a spostare in modo determinante la bilancia delle preferenze. Fino all’ultimo l’ondata populista era sembrata più forte.
Il PvdA dovrebbe raggiungere i 5 seggi, 2 in più rispetto a 5 anni fa. Un exploit rispetto alle previsioni che gliene attribuivano tre (e con difficoltà).Gli antieuropei di estrema destra, con posizioni radicali su razza, immigrazione, difesa dei valori “bianchi”, di Thierry Baudet, entreranno sì a Strasburgo, ma –se i risultati definitivi confermeranno questi exit poll- con una forza di fuoco meno potente del previsto.
I dati provvisori (raccolti da un campione di 56 mila elettori in 35 seggi) attribuiscono tre seggi a Baudet, comunque sotto ai Cristiano-democratici del CDA e soprattutto dietro ai liberali del PVV del premier Mark Rutte, grande alleato di Macron.
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Elezioni europee Olanda 2019 risultati | Populisti
Gli xenofobi crollano – A perdere sono i populisti di Wilders, esponente politico vicino alla Lega di Matteo Slavini, considerati ormai troppo contagiati dall’establishment, che devono accontentarsi di un seggio, e soprattutto i liberali storici di D66 che dimezzano il loro risultato passando da 4 a due seggi.
l capolista del Forum per la Democrazia Derk Jan Eppink, pur invitando ad accogliere con prudenza risultati non definitivi, si è comunque congratulato con gli avversari laburisti per la vittoria ma, con i primi tre seggi conquistati all’europarlamento, ha dichiarato il suo partito “il vero vincitore dell’elezione”. Attenzione però: il margine di errore di questi exit poll è stato stimato in più o meno un seggio.
Continua intanto il voto negli altri paesi europei. L’Italia vota domenica 26 maggio: qui il calendario completo.
Qui una serie di link utili sulle elezioni europee 2019:
• Quando si vota in Italia
• Come si vota: la guida al voto
• Quali sono i documenti da portare al seggio
• Chi sono i candidati di ogni partito
• Cosa dicono gli ultimi sondaggi elettorali
• Quali sono i gruppi politici del Parlamento Ue
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