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    Elezioni Europee 2019, la peggior campagna elettorale degli ultimi anni

    Era la grande occasione per parlare d'Europa. E invece: niente temi, nessuna presentazione dei candidati. Solo slogan e referendum su se stessi. E sulla propria popolarità

    Di Giulio Cavalli
    Pubblicato il 25 Mag. 2019 alle 02:19 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 02:01

    Elezioni Europee – La peggior campagna elettorale degli ultimi anni. Signori e signore eccola qua, servita su un piatto d’argento. Si conclude oggi a mezzanotte, e difficilmente vedremo i fuochi artificiali. Questa campagna elettorale era la grande occasione per parlare d’Europa, per spiegare cosa fosse l’Europa (uscendo dalla descrizione paradossale che spesso ci viene raccontata).

    Queste Elezioni Europee erano l’occasione per parlare di risorse, di lavoro, di programma europeo su corruzione e riciclaggio, sulle conversione ecologica (per cui i nostri figli scendono in piazza e la politica intanto s’accapiglia su una ragazzina) e invece niente. Niente di niente.

    Una campagna elettorale, quelle delle Elezioni Europee 2019, che è stata per i due vicepremier di governo la rincorsa a trasformarla in un referendum su se stessi, prendendosi a calci un giorno sì e l’altro pure come due discoli che si preparano pre lo scontro finale. Nessun discorso più ampio della nostra italiota e del nostro cortile. Anzi, a ben vedere solo i sovvenisti hanno cercato un internazionalismo che è un paradosso nei termini. Gli altri nemmeno quello.

    Il Movimento 5 Stelle impegnato a posizionarsi e a cerca di staccarsi dalla sanguisuga Salvini. Salvini, intanto, che in nome del buonsenso parla dell’istituzione europea come in un discorso da lavanderia. Il Partito Democratico fermo, immobile, senza riuscirsi ad inserire nel discorso se non infilando il dito nei litigi dei due litiganti e senza mai la forza di inserire nell’agenda del dibattito qualche tema proprio.

    A sinistra del PD, come al solito, non se ne parla nemmeno. Trasmissioni televisive che per mesi hanno sdoganato la peggiore feccia fascista si sono dimenticate di invitare rappresentanti della Sinistra e di Europa Verde, come se nemmeno esistessero. Giorgia Meloni impegnata più a sognare la possibilità di accasarsi al governo in Italia.

    E poi gli slogan, penosi. Slogan sul mangiare italiano trattato come se se fosse una fiera culinaria. Slogan sull’ambientalismo da parte di chi ha fatto tutt’altro fino a poco tempo fa.

    Come la si pensi, qualsiasi partito si decida di votare, la campagna letterale di queste Elezioni Europee è stata l’ennesima dimostrazione del rifiuto dell’approfondimento e della complessità. Si è preferito fare gossip sui rapporti personali tra qualcuno con qualcuno piuttosto che parlare di temi.

    Ed è vero che è un vizio atavico tutto italiano ma per queste Europee sembra che siamo riusciti a dare il davvero il peggio. E in tutto questo, nell’ombra c’è anche Forza Italia, ormai preoccupata più di fare da balia a uno stanco Berlusconi che altro. Buon voto, se ci avete capito qualcosa.

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