Elezioni Emilia-Romagna, la Lega: “Aboliremo la legge contro l’omofobia”
A luglio 2019 in Emilia-Romagna è stata approvata una legge regionale di portata storica contro l’omofobia, ma in vista delle elezioni del prossimo 26 gennaio c’è qualcuno che vorrebbe abolirla: la Lega.
A dirlo è stato il consigliere regionale Massimiliano Pompignoli, che a ottobre scorso ha annunciato l’intenzione di abolire la legge sull’omofobia in caso di vittoria della candidata del Carroccio, Lucia Borgonzoni. “Non possiamo riconoscere – aveva detto Pompignoli in un’intervista a una tv locale – dei diritti a persone che comunque hanno già dei diritti. È stata una legge che ha dato un qualcosa che già c’è. Non era necessario istituire una legge sull’omofobia per rimarcare alcune questioni legate agli omosessuali. I diritti le persone ce li hanno di qualsiasi tipo di orientamento sessuale. Questa è stata una legge marchetta per loro. Non era necessaria”.
Il provvedimento, che si pone l’obiettivo di contrastare la violenza contro le persone gay, trans, lesbiche, bisessuali, queer, intersessuali sostenendo anche economicamente le associazioni impegnate nel contrastare questi fenomeni e aiutando chi ne è vittima, era stato approvato dall’Assemblea legislativa emiliana dopo un dibattito durato ben 39 ore. L’iter era iniziato addirittura nel 2014.
A garantire il loro sì alla legge contro l’omofobia erano stati Pd, M5s, Sinistra italiano e Misto, mentre Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia avevano votato no. Con una eventuale maggioranza in Assemblea, però, le prospettive della Lega sarebbero diverse. E, se venisse dato seguito alle parole di qualche mese fa del consigliere regionale Pompignoli, la legge contro l’omofobia diventerebbe uno dei primi bersagli del nuovo consiglio a trazione leghista.