Elezioni regionali Emilia-Romagna 2020: i dati sull’affluenza
Il governatore uscente del Pd, Stefano Bonaccini, contro la candidata leghista Lucia Borgonzoni: oggi, domenica 26 gennaio 2020, è il giorno delle elezioni regionali in Emilia-Romagna e tra i dati sotto la lente di ingrandimento ci sarà anche quello dell’affluenza.
Un po’ perché mai come questa volta le elezioni in Emilia (una regione considerata “rossa” e storicamente in mano al centrosinistra) non hanno un risultato così scontato. Un po’ perché è ancora ben visibile lo spettro dell’affluenza bassissima del voto del 2014. Allora, infatti, si recò alle urne solo il 37,71 per cento degli aventi diritto, contro il 68 per cento della volta precedente.
Regionali Emilia-Romagna, l’affluenza
ore 00.30: il dato definitivo dell’affluenza: Alle ore 23 l’affluenza alle urne per le elezioni regionali in Emilia Romagna è stata del 67,67%, 30 punti in più rispetto al 37,76% della precedente consultazione di riferimento del 2014.
Ore 23,00: i dati provvisori dell’affluenza: Affluenza del 66,49 per cento, alle 23, alla chiusura dei seggi, per le elezioni regionali in Emilia Romagna quando sono giunti i dati di 184 Comuni su 328.
Ore 19,00 – Secondo dato sull’affluenza – Affluenza superiore al 59,29 per cento, alle 19, per le elezioni regionali in Emilia-Romagna quando sono giunti i dati di 172 Comuni su 328. Nella precedente consultazione regionale, alla stessa ora, era stata del 31,13%.
Ore 12,00 – Primo dato sull’affluenza – Affluenza in forte aumento in Emilia-Romagna: alle ore 12,00, infatti, ha votato il 23,44 per cento degli aventi diritto. Nella precedente consultazione, alla stessa ora, l’affluenza era stata del 10,77 per cento.
Emilia-Romagna, chi sono i due candidati principali
Ma chi sono i candidati al ruolo di presidente della regione? Da un lato c’è Stefano Bonaccini, sostenuto da una coalizione di centrosinistra con in testa il Pd. Governatore uscente, modenese di 53 anni, viene da una lunga carriera dirigenziale e amministrativa nel centrosinistra: prima di diventare presidente della Regione Emilia-Romagna, è stato assessore ai Lavori pubblici del Comune di Modena, segretario regionale del Pd dell’Emilia-Romagna (sostenendo la mozione Bersani) e consigliere regionale.
La sua avversaria principale è la leghista Lucia Borgonzoni, sostenuta da una coalizione di centrodestra con Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e altre liste. Bolognese di 43 anni, è stata consigliera provinciale e comunale di Bologna e sottosegretaria al Ministero per i Beni e le Attività culturali.