Roberto Occhiuto, candidato del Centrodestra in Calabria, è il nuovo presidente della Regione con il 54,46 per cento di preferenze. Il candidato di Forza Italia ha evitato il ballottaggio e ha staccato Amalia Cecilia Bruni, appoggiata tra le altre liste da Pd e M5s, che si è fermata al 27,68 per cento e Luigi de Magistris che ha ottenuto il 16,17 per cento dei voti. Non abbastanza voti per l’ex magistrato che non riesce a entrare in consiglio regionale.
I numeri del successo di Occhiuto si traducono in venti seggi in consiglio: sette spettano a Forza Italia, quattro a Fdi, quattro a Lega Salvini, due a Forza Azzurri, due a Coraggio Italia e 1 a Unione di centro. La compagine guidata da Amalia Cecilia Bruni ottiene sette seggi: cinque vanno al Pd e due al Movimento 5 stelle. Per la lista De Magistris presidente i seggi sono soltanto due.
L’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano guidava, in tre circoscrizioni elettorali regionali, la lista di sinistra “Un’altra Calabria è possibile” che nel simbolo proponeva il suo volto e che sosteneva l’ex sindaco di Napoli De Magistris. La lista di Lucano non ha superato la soglia di sbarramento del 4 per cento, fermandosi al 2,3, cioè circa 18 mila voti. Lucano ha preso 4.400 voti nella circoscrizione Nord, 2.700 in quella di Centro e 2.600 nella Sud, per un totale di 9.779 preferenze.
Sulla mancata elezione di Lucano devono aver pesato le recenti vicende giudiziarie che lo hanno coinvolto: il primo ottobre la Commissione Parlamentare Antimafia aveva reso noti gli “impresentabili alle elezioni amministrative” e tra i nove nomi della lista c’era anche quello di Mimmo Lucano, condannato a 13 anni e due mesi di carcere lo scorso 30 settembre.
In Calabria ha votato soltanto il 44,36 per cento degli elettori, nelle elezioni regionali 2020 erano stati pochi di più, il 43,72%. Forza Italia è il primo partito della Calabria.