Elezioni in Calabria, il candidato del centrosinistra è l’imprenditore Talarico
Per le prossime elezioni in Calabria scende in campo Maurizio Talarico, imprenditore della moda noto per la produzione di cravatte. “Mi candido alla presidenza della Calabria con una lista civica, sostenuta dal Pd e su cui può esserci la convergenza M5s”, spiega.
“Avevo in un primo momento rifiutato per ragioni di lavoro ma dopo la rinuncia di Rubbettino, ho ritenuto mettere da parte gli impegni aziendali per amore della mia terra. Penso che essendo io un civico, M5S possa abbracciare la mia candidatura che ha tra i valori del programma la legalità, la lotta alla burocrazia e l’acqua pubblica”, puntualizza Talarico.
Chi è Maurizio Talarico
Originario di Pizzo Calabro, Talarico si è trasferito vent’anni fa a Roma, dove ha fondato Talarico Cravatte, oggi guidata dal figlio Tiziano, in pochi anni diventata punto di riferimento internazionale per l’eleganza maschile (vanta clienti come Bush, Prodi, Letta, Berlusconi, Scaroni, Conti, Sarmi, l’ex ministro Russo Igor Ivanov che si dice ami regalarle a Putin).
In Calabria però Talarico è comunque di casa e l’impegno che intende mettere in campo per la sua terra, dice, è “assoluto e viscerale come l’amore che mi lega a questo territorio che oggi merita più che mai un riscatto, anche sul fronte internazionale”.
Alleanza Pd-M5S in Calabria
“Zingaretti non l’ho ancora sentito – spiega Talarico – ma la proposta di candidarmi arriva da lui, quindi non c’è dubbio sul sostegno del Pd. Io comunque mi sto candidando da civico, con una lista indipendente aperta a tutti i movimenti, le associazioni e i partiti che credono in un progetto che vedrà nella crescita e nella legalità i suoi due cardini principali”.
L’imprenditore garantisce sulla possibilità di apertura ai pentastellati: “Assolutamente – assicura Talarico – Anzi, per me il sostegno del M5s rappresenterebbe un valore aggiunto importante, come movimento portatore di valori che a me stanno particolarmente a cuore, legalità prima di tutto. E questo vale ancora di più in una Regione come la Calabria, che ha diritto a una classe dirigente sana e propositiva”.