“Perché non acquisti una bella casa in zona? Sai, i problemi li potresti toccare con mano”. Questo uno dei commenti che si ritrovano solo all’ultimo post su Facebook di Marco Marsilio, simile ai tanti altri che con l’avvicinarsi delle elezioni il Senatore di Fratelli d’Italia sta collezionando sotto le sue sortite online. (In questo articolo tutto ciò che c’è da sapere sulle elezioni regionali in Abruzzo).
E neanche i post di Giorgia Meloni, la sua leader di partito, e Silvio Berlusconi, vecchio leader un po’ affannato del centrodestra che nelle elezioni locali ancora si riunisce, sono risparmiati dai follower della politica sui social nei loro riepiloghi delle comparsate fatte accanto al loro candidato.
Alla prima viene fatto notare che “Marsilio non sa nemmeno dove sta di casa l’Abruzzo”, al secondo invece viene chiesto: “Silvio, ma te l’hanno detto che è di Roma?”.
Già la settimana scorsa una indagine demoscopica dell’Istituto Quorum relegava Marsilio all’ultimo posto nelle opinioni degli abruzzesi per quanto caratteristiche essenziali, pre-politiche, come l’onestà, l’autorevolezza, la capacità di amministrare, la rappresentatività.
E lo faceva sì rispetto alla candidata del Movimento Cinque Stelle Sara Marcozzi, ma soprattutto rispetto a quello del centrosinistra rinnovato, inedito, di Giovanni Legnini.
Ora potrebbe essere la voglia degli abruzzesi di avere un Presidente davvero abruzzese, a prendere il sopravvento, diversamente da un Senatore di Roma che fa fatica a capire come girare gli arrosticini sulla griglia – “Li rustil si girano 4 pe’ volta” è il commento ironico di un commentatore esperto, che poi chiosa così: “Abruzzo agli abruzzesi”. Un motto della destra che proprio alla destra può far male, stavolta.