Manca un mese alle elezioni politiche del 25 settembre e i tanti italiani che vivono “fuorisede” cominciano a organizzare il rientro nel proprio comune di residenza per le votazioni. Le deroghe che permettono di votare nel Comune di domicilio, infatti, sono poche. Possono farlo, per esempio, i militari, le forze dell’ordine o chi è ricoverato in ospedale. Chi vive all’estero può votare per corrispondenza se iscritto in specifiche liste elettorali. Sono invece 4,9, secondo le stime Istat, gli italiani domiciliati in un’altra città e che dovrebbero viaggiare per raggiungere il proprio seggio. Molti di questi sono studenti universitari. Per questo motivo, sono previsti sconti sui biglietti di treni, aerei e traghetti.
Con Trenitalia le riduzioni saranno del 70% sul prezzo base per i treni a media-lunga percorrenza nazionale – Frecciarossa, Frecciargento, Frecciabianca, Intercity e IntercityNotte – e del 60% per i treni Regionali. Lo sconto sul biglietto sarà valido “esclusivamente per i viaggi di andata e ritorno in seconda classe”, “su tutti i treni del servizio nazionale e per il livello Standard dei Frecciarossa”. Il viaggio di andata – con la riduzione – potrà essere effettuato dal decimo giorno prima del voto, mentre quello di ritorno fino alle ore 24 del decimo giorno successivo alle elezioni. Il biglietto potrà essere acquistato nelle biglietterie di Trenitalia, nelle agenzie viaggio e nei punti vendita delle reti ferroviarie estere abilitate a vendere la tariffa “Italian Elector” (valida per i viaggi internazionali da/per l’Italia con gli Eurocity Italia-Svizzera). Nei punti autorizzati alla vendita – come le biglietterie Trenitalia – sarà necessario presentare un documento d’identità e la tessera elettorale. Questi dovranno essere esibiti anche a bordo del treno. Al ritorno la tessera elettorale dovrà avere il timbro del seggio.
Anche Italo permette di acquistare biglietti con le riduzioni “in tariffa Flex o Economy, in ambiente Smart e Comfort”. Lo sconto sarà del 60% e l’acquisto potrà essere effettuato online. La data del viaggio di andata deve essere compresa tra il 16 e il 25 settembre, mentre il ritorno deve avvenire tra il 25 settembre e il 5 ottobre. Anche in questo caso la tessera dovrà essere timbrata.
La compagnia di traghetti Grimaldi Lines applicherà uno sconto del 60% sulla tariffa ordinaria per raggiungere la Sardegna. Le rotte sono: Napoli-Cagliari, Palermo-Cagliari, Civitavecchia-Cagliari e Civitavecchia-Arbatax. La riduzione si applica “al passaggio nave, ai supplementi sistemazione e veicoli al seguito” e “non si applica ai diritti portuali, all’assicurazione per l’annullamento del viaggio e ai servizi di bordo”, come pasti e kit animali. Questo è specificato sul sito della compagnia. Lo sconto sarà valido per le prenotazioni fino al 27 settembre 2022 e per le partenze dal 1 al 27 settembre. “Non è cumulabile con la tariffa Residenti”. La tessera elettorale dovrà essere esibita al ritorno con il timbro.
Al momento con ItaAirways – la compagnia aerea di bandiera italiana – non sono previste tariffe scontate. Ma per le scorse elezioni c’era stata una riduzione di 40 euro sulla tariffa del biglietto di andata e ritorno.
L’ASTENSIONISMO “FORZATO” DEI FUORISEDE
Nonostante le riduzioni, sono tanti i “fuorisede” che potrebbero decidere di non andare a votare. Oltre al fenomeno dell’astensionismo volontario potrebbe aggiungersi anche quello “forzato”. Perché i costi e le ore di viaggio potrebbero bloccare i tanti fuorisede – 5 milioni – contro la loro volontà. Per molti sarà impossibile raggiungere il proprio seggio, tra chi lavora e chi è piena sessione d’esami o di laurea. La pagina Instagram “Un terrone a Milano” ha chiesto ai propri seguaci quanti faranno ritorno nel proprio comune di residenza. “Il 64% ha dichiarato che non pensa di tornare a votare. Tra le principali motivazioni ci sono la questione economica (57%) e la mancanza di tempo (31%). Solo il 12% dei partecipanti ha dichiarato che non voterà per disinteresse politico”, ha scritto il salernitano Stefano Maiolica, 27 anni, di “Un terrone a Milano”. L’Italia, oltre a Cipro e a Malta, è l’unico Paese in cui non è possibile votare a distanza. Il sito “The Good Lobby“, insieme al comitato IoVotoFuorisede, ha lanciato un appello affinché venga approvata entro sei mesi una legge sul voto a distanza. Un report dell’associazione ha sottolineato, inoltre, che in Francia gli elettori possono votare per delega: nominano una persona per sostituirli. Lo stesso accade in Belgio o in Svezia. In Spagna, invece, è possibile votare per corrispondenza. In Paesi come Danimarca o Finlandia c’è il voto anticipato in un seggio speciale. L’elettore deve presentarsi nel luogo dove può votare il giorno prima delle elezioni. L’Estonia consente anche il voto elettronico – i-voting – che permette di votare via Internet dal 2005.