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    “L’Italia chiede l’accesso universale ai vaccini”: il debutto di Draghi al G7

    Mario Draghi alla Camera per il voto di fiducia. Credit: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

    Il premier Mario Draghi ha espresso la linea italiana sui vaccini nel suo esordio da primo ministro al pre-vertice del G7

    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 19 Feb. 2021 alle 11:30 Aggiornato il 19 Feb. 2021 alle 20:02

    Il premier italiano Mario Draghi ha debuttato oggi, venerdì 19 febbraio 2021, al G7 dedicato all’emergenza Covid. Dopo aver incassato la fiducia al Senato e alla Camera, Draghi si è collegato online al summit presieduto dal Regno Unito, che rappresenta un pre-vertice in vista dell’appuntamento di giugno in Cornovaglia.

    Draghi al G7: accesso universale ai vaccini

    “La salute deve essere intesa come un bene pubblico globale e per questo l’Italia chiede che l’accesso equo, universale e di massa ai vaccini sia un imperativo non negoziabile”: questa la linea che il Presidente del Consiglio ha espresso oggi al suo esordio da premier al vertice. Draghi ritiene che, mai come oggi, esercitare leadership significhi essere solidali.

    La salute sarà al centro dell’impegno internazionale italiano, come dimostra il prossimo Global Health Summit di Roma: un momento decisivo per la definizione di una strategia comune mondiale contro la pandemia. Quanto fatto finora da tutti i Paesi, ovvero mitigare le conseguenze immediate della crisi sociale con politiche espansive, deve essere integrato con un’efficace campagna vaccinale – necessaria per stabilizzare il trend sanitario ed evitare ulteriori mutazioni del virus.

    Per l’Italia trasformare la crisi in opportunità significa concentrare gli sforzi su una ricostruzione che, a livello globale, sia capace di prendersi cura del Pianeta ed intervenire laddove la faglia della diseguaglianza è più accentuata.

    Draghi al G7: l’impegno per il clima

    Sul clima Draghi ha sottolineato l’attenzione del Governo italiano ai temi dell’ambiente. Il premier ha richiamato l’esigenza di riservare attenzione ai cambiamenti climatici e alle biodiversità la cui tutela è essenziale per prevenire future pandemie. L’attenzione alla sfida del climate change è un punto fermo cui è necessario rispondere in maniera decisa.

    A questo proposito, la COP 26 sul cambiamento climatico – che l’Italia organizza in partnership con il Regno Unito – e la COP 15 (sulla biodiversità) saranno appuntamenti cruciali per testare la comune capacità di risposta.

    Draghi al G7: i temi in agenda

    Quello di oggi è stato il primo vertice del G7 per il presidente del Consiglio Draghi, ma anche per il presidente Usa Joe Biden e per il premier giapponese Yoshihide Suga. Oltre a loro, partecipano anche il premier britannico Boris Johnson, la cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente francese Emmanuel Macron, e il primo ministro canadese Justin Trudeau.

    Il vertice straordinario ha affrontato i temi delle risposte alla crisi economico-sanitaria dovuta alla pandemia e come porre le basi per una ripresa sostenibile, inclusiva e resiliente.  Alla fine delle sessioni di lavoro è stata adottata una dichiarazione congiunta che richiama i principali temi dell’agenda G7: salute globale, partnership con l’Africa e sostegno ai Paesi più vulnerabili, climate change, tassazione e commercio internazionali. Si tratta di temi che troveranno ampio spazio nel programma di Presidenza italiana del G20.

    L’Italia sta lavorando ad un nuovo contributo economico all’ACT-Accelerator (meccanismo all’interno delle Nazioni Unite per l’accelerazione della campagna vaccinale). In qualità di Presidenza del G20, l’Italia sta anche valutando la proposta avanzata mercoledì dal Segretario Generale delle Nazioni Unite Guterres per istituire una “Task Force di emergenza G20” volta a sviluppare un Piano vaccinale globale.  Il vertice finale del G7 a presidenza britannica è previsto l’11-13 giugno a Carbis Bay, in Cornovaglia.

    Draghi guarda alla campagna messa in atto da Boris Johnson come un modello, tanto che nel suo discorso in Senato ha esortato a “imparare dai Paesi che si sono mossi più rapidamente di noi, disponendo subito di quantità di vaccini adeguate”.

    Sulla questione dei vaccini Draghi potrebbe avere già la prossima settimana un incontro a Bruxelles con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, anche se si è ancora al lavoro per fissare il vertice.

    Come ha anticipato al Senato, inoltre, Draghi intende strutturare un rapporto “strategico e imprescindibile” con Francia e Germania, per rilanciare l’economia europea dopo la pandemia.

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