Sono oltre 50 mila le firme che Fratelli d’Italia ha raccolto lo scorso weekend per chiedere al Presidente Sergio Mattarella di chiudere la crisi con nuove elezioni. TPI ha chiesto al responsabile nazionale dell’organizzazione del partito di Giorgia Meloni, Giovanni Donzelli, deputato alla prima legislatura, di tracciare l’identikit di chi vorrebbe tornare alle urne.
Le firme crescono di ora in ora. Si tratta di simpatizzanti del centrodestra che vivono l’ipotesi di un Pd che ha perso le elezioni per l’ennesima volta al governo come uno schiaffo, ma anche tanti simpatizzanti dei 5 stelle che avevano scelto il Movimento in opposizione a Letta e Renzi.
È l’alleanza di chi ha paura del voto degli italiani. Ovviamente hanno sempre gridato al pericolo della democrazia nei confronti della destra. L’unica cosa che li unisce, non sono i 10 punti, ma l’obiettivo d’impedire a Fratelli d’Italia e alla Lega di andare al governo. Alle elezioni perderebbero in malo modo, perdendo molti parlamentari. Sono uniti dal terrore della democrazia.
Forza Italia non ha chiarito alcune cose. In Europa ha votato esattamente con il Pd e il Movimento e noi vogliamo capire da che parte stanno. Anche in questi giorni, leggiamo dichiarazioni dei parlamentari di Forza Italia più attente a spiegare cosa li distingue dalla destra piuttosto che dal Pd. Sono loro che sembrano voler fare un percorso diverso.
È molto diverso da quello che ha pensato per una vita Berlusconi che aveva creato un centrodestra che per primo aveva provato a dare all’Italia dignità in Europa. Tanto è vero che gli fecero le risatine e lo fecero cadere perché aveva una sua indipendenza. Fecero la tempesta dello spread, il suo governo fu cancellato da Francia e Germania. Quindi, oggi, è Berlusconi che è contro se stesso. È invecchiato e ha perso la sua spinta.
Come ha spiegato bene Giorgia Meloni in un’intervista a Libero, noi ci auspichiamo che sia una tattica per cercare di ostacolare il governo tra Pd e Movimento 5 Stelle. Ci auguriamo che sia un gioco a scacchi, una tattica e non ci sia la vera convinzione di voler perseverare nel governo precedente.
Non mi impunto sulle parole, sicuramente dobbiamo pensare agli interessi dell’Italia e degli italiani, che non è diverso da quello che fa la Merkel per la Germania. Il problema è che i nostri in Europa fanno gli interessi della Francia e della Germania. Non è una questione di termini, ma di rappresentare chi ti ha dato il voto.
Siamo preoccupati sul tema della sicurezza e dell’immigrazione. Sul tema economico ciò che li può unire può essere solo il “no”. Siamo preoccupati che si arrivi ad una tassa patrimoniale, che si arrivi a considerare il merito e la ricchezza come dei crimini.
Ribadiremo elezioni subito.
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