Donne in vetrina per favorire il turismo
“Donne in vetrina per rilanciare il turismo“: è la proposta shock del consigliere regionale della Lega in Toscana Roberto Salvini, presentata alla Commissione per lo Sviluppo economico. Si tratterebbe un modo per favorire la prostituzione.
A denunciare l’episodio è stata un altro consigliere regionale, Monia Monni, del Pd, presente in commissione, che ha pubblicato su Facebook il video con le affermazioni di Roberto Salvini, per le quali si è detta indignata e disgustata.
“Se mezza Europa ci investe in quell’indirizzo… – ha detto Roberto Salvini – Non ce lo vogliamo togliere il prosciutto dagli occhi? Io sono stato 20 anni fa alle fiere in Germania, in Olanda è uguale, in Austria è uguale, in Francia è uguale: troviamo le donne in vetrina. È un turismo anche quello”.
“Ancora una volta la Lega dimostra di essere un partito contro le donne”, ha detto Monni nel video pubblicato su Facebook. “Voglio stendere un velo pietoso sulla ridicolizzazione dell’offerta turistica di tipo enogastronomico che tanta bellezza e tanta ricchezza porta a questo territorio e sulla definizione di beoni dei fruitori di questo tipo di turismo che è davvero irricevibile. Gravissima è la visione che hanno dell’universo femminile perché questa proposta è davvero offensiva e grave. Volete metterci in vetrina? Bene, in Toscana vi garantisco che non ci riuscirete mai”.
Donne vetrina Lega, le reazioni politiche
Non si sono fatte attendere le reazioni politiche alla proposta delle “donne in vetrina” avanzata dal consigliere leghista, a partire proprio dal suo partito. “La Lega prende le distanze dai contenuti e dai toni del consigliere Roberto Salvini, che ha parlato esclusivamente a titolo personale”, è quanto si legge in una nota diffusa dal gruppo Lega in Consiglio regionale. “La Lega è in prima linea per difenderne dignità e diritti, sotto tutti i punti di vista, familiare, sociale e lavorativo”.
La senatrice toscana Laura Bottici, capogruppo M5S in Commissione Finanze di Palazzo Madama, ha definito “agghiacciante” la proposta del consigliere regionale toscano Salvini. “È l’ennesimo sintomo – ha continuato – di una cultura profondamente sessista che si propaga attraverso un linguaggio discriminatorio e offensivo, purtroppo sempre più tipico di alcuni partiti. Una cultura che ci vuole imprigionate in ruoli predeterminati: compiacere l’uomo, curare il nostro aspetto, sorridere e obbedire”.
Sulla vicenda delle donne in vetrina senatrice del Pd Caterina Biti ha commentato: “Lo sfruttamento della prostituzione è una forma di schiavitù del nostro tempo e non è ammissibile sentirne parlare diversamente”.
Anche Barbara Masini, senatrice di Forza Italia si è espressa sulla vicenda: “Salvini parla di una Toscana che per fortuna esiste solo nella sua fantasia, una Toscana dove un turista straniero dovrebbe venire non per le sue meravigliose eccellenze ma per fare, ad esempio, del turismo sessuale. Dichiarazioni aberranti dalle quali chiedo una forte presa di distanza da parte di tutti”.
Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha commentato le parole del consigliere della Lega dichiarandosi “molto contrario a questo pensiero aberrante. Tuttavia – ha continuato -, per il principio di parità uomo-donna, in vetrina nudo propongo che intanto cominci lui”.
Daniele Belotti, commissario della Lega in Toscana ha dichiarato di aver dato indicazioni alla capogruppo leghista Elisa Montemagni di procedere alla sospensione del consigliere Salvini dal gruppo. “Toni e contenuti delle dichiarazioni del consigliere Roberto Salvini – ha detto Belotti – sono di una gravità tale che non possono essere sottovalutati e presi alla leggera. La Lega da sempre ha una linea politica, con i fatti ancor più che con le parole, di assoluta difesa del ruolo delle donne”.
“Il nostro Movimento vuole la riapertura delle case chiuse – ha continuato Belotti – non per mettere le donne in vetrina, ma, anzi, sull’esempio di società civilmente evolute come Svizzera e Austria, per toglierle dallo squallore delle strade al fine di garantire più sicurezza nelle città, eliminare il degrado, stroncare radicalmente l’indegno sfruttamento delle donne da parte di organizzazioni criminali, prevenire malattie a trasmissione sessuale e far emergere l’enorme ed incontrollata evasione fiscale, garantendo, in tal modo, entrate tributarie miliardarie per lo Stato”.