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    M5S, i dissidenti presentano la Carta di Firenze: “Stop al capo politico e proprietà di Rousseau al Movimento”

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 4 Ott. 2019 alle 12:25 Aggiornato il 4 Ott. 2019 alle 12:39

    M5S: online la “Carta di Firenze” redatta dai dissidenti del Movimento

    Nel giorno in cui il M5S compie 10 anni, è online la “Carta di Firenze”, un documento redatto dai dissidenti del Movimento, i quali richiedono un radicale cambiamento all’interno del partito.

    Sul sito, www.cartadifirenze2019.it, online dalla mezzanotte di venerdì 4 ottobre, si parla di un “nuovo Rinascimento 5 Stelle”.

    Questo è quello che si legge sulla home page: “10 anni dopo, il 4 ottobre 2019, vogliamo che quel nostro sogno diventi esempio concreto”.

    “Siamo attivisti e portavoce che credono nei valori fondativi del MoVimento 5 Stelle e li proteggono con passione”.

    “Siamo in tanti a volere un M5S unito e coerente, senza scissioni o correnti : “cittadini attivi” che guardano al futuro del MoVimento 5 Stelle, che hanno contribuito a creare e far crescere”.

    I dissidenti, attraverso la stesura del documento (consultabile a questo link), chiedono sostanzialmente tre cose: coerenza e trasparenza, democrazia interna e centralità degli attivisti.

    Un ritorno, insomma, ai principi identitari del M5S: “Crediamo che in questo momento così delicato per il futuro del M5S – si legge sulla Carta – si debba ristabilire un rapporto paritetico fra gli eletti a ogni livello e la base”.

    “Da tempo assistiamo al dissolversi di questo progetto politico in nome di una fraintesa responsabilità di governo”.

    “Riceviamo sia per strada che sul web accuse sempre più sferzanti sulle “promesse non mantenute” e sui compromessi al ribasso. La nostra coscienza di attivisti si ribella e ci impone di riportare il M5S al pieno rispetto dei suoi valori con perseveranza e soprattutto coerenza” si legge ancora sul sito.

    Per riuscirci, i dissidenti credono diverse cose, tra cui la convocazione di un’assemblea nazionale, la revisione dello Statuto e il superamento della figura del capo politico e l’attribuzione della piena proprietà e della gestione del Sistema operativo Rousseau al Movimento.

    I dissidenti del M5S si erano riuniti domenica 29 settembre in un hotel di Firenze per “la formulazione di una proposta per una nuova Carta di Firenze”.

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