Ultimatum di Di Maio a Salvini: “Scelga tra la Lega e l’interesse del Paese”
Ultimatum di Luigi Di Maio a Matteo Salvini: “Scelga tra l’interesse del suo partito e quello del Paese, ma così non si può andare avanti”.
La crisi tra i due vicepremier è ormai aperta. In poche ore, nella mattina di oggi, giovedì 18 luglio, la tenuta del governo gialloverde è stata messa seriamente a rischio.
Prima sono arrivati i tweet del ministro dell’Interno leghista, che accusa il M5s di aver stabilito un asse col Pd “tradendo il voto degli italiani”. Poi, il ministro per le Attività produttive grillino, in una diretta su Facebook, attacca: “Da Salvini falsità volgare verso il M5S”.
“La Lega governa con Berlusconi e Renzi”
“Si deve portare rispetto al M5S e oggi se vogliamo seguire questo schemino di Salvini”, attacca Di Maio, “chi è al governo con Berlusconi, in tutte le Regioni, è la Lega. Chi sta al governo con Renzi sull’affossamento del salario minimo, sul Tav, su Radio Radicale, ovvero “Radio Soros”, è sempre la Lega”.
E al centro della polemica politica tra Lega e M5S c’è ancora il caso dei finanziamenti russi alla campagna elettorale per le Europee della Lega. Nonostante la posizione garantista finora assunta dai rappresentanti del Movimento 5 stelle nell’esecutivo, oggi Di Maio ha accusato Salvini: “Qui si attacca il M5s per fare notizia e coprire il caso dei fondi russi ma questa è una falsità, una falsità volgare che ci ritroviamo ogni giorno”.
“La Lega vuole la crisi di governo?”
La spaccatura è ormai evidente. Le due forze politiche sono sempre più distanti. “Se la Lega vuole far cadere il governo lo dica chiaramente e se ne prenda la responsabilità”, chiede Di Maio. E aggiunge: “Io non dico che abbiamo fatto male per l’Italia in questi mesi, ogni giorno cerco di portare a casa i risultati ma con questo clima si fa male al Paese”.
“Quando si minaccia di far cadere il governo il risultato è che gli investitori non investono, perché si ritrovano un clima di incertezza e attendono il governo successivo”, prosegue Luigi Di Maio.
I motivi della crisi di Palazzo Chigi
A far tremare le fondamenta di Palazzo Chigi non c’è solo il caso dei fondi russi alla Lega e il rifiuto di Salvini di riferire in Parlamento. Né soltanto la preparazione della manovra economica, con Salvini che ha in modo inusuale incontrate le organizzazioni sindacali al Viminale.
Adesso, a preoccupare il versante di destra della maggioranza di governo c’è l’inaspettato fronte comune M5s-Pd che si è creato nell’emiciclo di Strasburgo al momento della fiducia a Ursula Von der Leyen.
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