Luigi Di Maio risponde all’aut aut del premier Giuseppe Conte a sua volta con un aut aut. “Se non passano le nostre proposte non esiste la manovra”, attacca il ministro degli Esteri, capo politico del Movimento 5 Stelle. E “se va a casa il M5S non c’è il governo”, avverte.
La manovra continua dunque ad agitare la maggioranza. La resa dei conti potrebbe avvenire domani, lunedì 21 ottobre, in un vertice convocato da Conte appositamente per discutere della Legge di Bilancio.
“Qui bisogna fare squadra, chi non la pensa così è fuori dal governo”, aveva detto ieri il premier replicando duramente alle critiche alla manovra arrivate dai Cinque Stelle e da Italia Viva di Renzi.
“I toni ‘o si fa così o si va a casa’ fanno del male al Paese, fanno del male al governo”, è la contro-replica, oggi, di Di Maio. “In politica si ascolta la prima forza politica che è il M5s, perché se va a casa il M5s è difficile che possa esistere ancora una coalizione di governo”, aggiunge il leader pentastellato.
In un post pubblicato sulla sua pagina Facebook Di Maio elenca le tre priorità del M5S per la manovra: carcere ai grandi evasori, abbattimento dei costi delle carte di credito, mantenimento del regime del 15 per cento per le giovani partite Iva.
Il vertice di governo, avverte il ministro, “deve servire a mettere nella Legge di Bilancio 3 proposte che per noi sono imprescindibili”. “O si fanno o non esiste la manovra”, avverte.
“Io mi auguro che poi nei prossimi giorni queste questioni possano essere chiarite”, prosegue il capo politico M5S. “L’obiettivo adesso per noi è aiutare gli imprenditori, le partite Iva, i commercianti e fare una vera lotta all’evasione: ai piccoli come ai grandi evasori. Non c’è nessun ultimatum contro l’ultimatum. Io credo soltanto che bisogna fare in modo che in questo governo ci sia meno nervosismo, meno prese di posizione dure e mettere al centro le persone e non le proprie opinioni”.