Il capo politico del Movimento 5 Stelle e ministro degli esteri del Conte bis, Luigi Di Maio, ha preso parte alla puntata di questa sera, 3 dicembre 2019, di diMartedì, programma tv in onda su La7. “Il Mes? Io non ho mai parlato di far cadere il governo. Ho detto che questa cosa non va bene così e va migliorata. Non ho mai parlato di crisi di governo in questo momento. Se qui non si può neanche più dire che una cosa rischia di far male all’Italia allora stiamo zitti…”.
“Conte? Siamo in piena sintonia. Mi fido di tutti i componenti di questo governo e il ministro Gualtieri è sempre stato molto bravo a intercettare le sensibilità di tutte le forze politiche di questo governo ma non ha un mandato di firma, perché non è nella legge”.
Poi ancora: “Noi diciamo che qualsiasi decisione prenda il rappresentante dell’Italia che sta nel board del Mes passi per il Parlamento. Vogliamo limitare i superpoteri di un direttore generale che ha anche l’immunità”.
Di Maio ha poi parlato della riforma della giustizia: “Se il Pd vota insieme a Salvini e Berlusconi una riforma della giustizia, è il Nazareno 2.0. Non credo sia possibile. Noi dal primo gennaio disinneschiamo una follia, dopo il primo grado di giudizio non c’è più possibilità di farla franca. Poi bisogna restringere i tempi dei processi? Sono d’accordo”.
Sul taglio dei parlamentari il leader del Movimento 5 Stelle ha detto che “era una nostra battaglia, ma non era la nostra unica missione. La scorsa settimana abbiamo fatto saltare i ricorsi sui vitalizi. Forse tenere il M5s al governo aiuta ad evitare i danni”.
“Sardine? Vedo tanti che provano a metterci il cappello, è una realtà da lasciare libera”.