Di Maio: “Calenda snob radical chic, ferisce i lavoratori umili”
“S’andasse a mangiare una pizza, andasse a vedere cosa succede nel mondo reale”. Luigi Di Maio torna sui commenti di Carlo Calenda riguardo i “venditori di bibite”, accusando il leader di Azione di vedere il mondo “alla rovescia”. Intervistato su RaiNews24, il ministro degli Esteri ha rivendicato le esperienze che hanno preceduto il suo arrivo in parlamento con il Movimento 5 stelle: lavori come “il cameriere, lo stewart, il muratore” che faceva fino a “10 anni fa”.
“Quando Calenda utilizza quello snobismo radical chic, sta ferendo quei lavoratori umili”, ha detto Di Maio, ribadendo che “non hanno nulla di cui vergognarsi, soprattutto se mandano avanti la loro famiglia”.
“Vedo un mondo alla rovescia in cui vedo politici che attaccano giovani che fanno lavori umili perché fanno lavori umili”, ha aggiunto l’ex leader del M5s, oggi alleato del Partito democratico con Insieme per il futuro.
Martedì scorso Calenda aveva sostenuto che un imprenditore non prenderebbe a gestire un’impresa “una persona che, ad esempio, ha fatto il venditore di bibite”, e lo stesso dovrebbero fare i cittadini quando votano. “Caro Calenda, anche un ‘venditore di bibite’ merita rispetto”, aveva risposto sui social Di Maio. “La cultura dell’odio e del disprezzo che tu alimenti è classista e discriminante. Chi nella vita è stato meno fortunato di te, e ha fatto lavori umili, non può essere denigrato e messo ai margini della società”. Pronta la risposta dell’ex ministro dello Sviluppo economico: “‘ogni lavoro ha la stessa identica dignità, che tu faccia l’operatore ecologico o il fisico nucleare hai diritto allo stesso rispetto. Ma non ogni lavoro prepara per governare un paese’. Questo è quello che ripeto e tu ne sei la dimostrazione vivente Luigi Di Maio”, aveva detto Calenda.