Crisi di governo, Di Maio all’assemblea M5s: “Salvini è disperato”
“Salvini è disperato”. E la crisi di governo sembra ormai arrivata a un punto di non ritorno. Ad attaccare il leader della Lega, Matteo Salvini, con parole così dure, infatti, è l’ex alleato Luigi Di Maio all’assemblea del M5s. Il capo politico del Movimento 5 stelle ha incontrato oggi, 19 agosto, a Montecitorio, in un’assemblea congiunta, i parlamentari pentastellati di Camera e Senato, in vista della giornata campale di domani. È previsto, infatti, domani, 20 agosto, a Palazzo Madama il voto sulla mozione di sfiducia al presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Mozione che è stata presentata proprio dalla Lega (qui tutti gli ultimi aggiornamenti in diretta sulla crisi di governo).
“La Lega ha ancora depositata la mozione di sfiducia al Governo e Salvini ha aumentato il livello di attacco nei nostri confronti. Ha bisogno di parlare di noi per fare notizia, è disperato. Spero che nella Lega si apra un dibattito sul disastro che ha compiuto, in pochi giorni e in totale autonomia, Salvini”, sono state le parole del vicepremier Di Maio. Che, poi, ha aggiunto: “Molti leghisti mi hanno scritto che non sapevamo nulla. È colpa di Salvini e lo si vede anche da alcune interviste rilasciate da altri esponenti leghisti”.
Di Maio all’assemblea M5s: “Crisi aperta in spiaggia”
L’appuntamento in Senato per il voto sulla mozione di sfiducia segnerà l’epilogo della crisi. Anche se ancora non è chiaro quale sarà l’epilogo di una crisi che Luigi Di Maio, ancora, non si sa spiegare. “Non si sa cosa sia successo tra un mojito e l’altro. Hanno aperto una crisi in spiaggia, noi la stiamo portando in Parlamento perché è il luogo democratico dove dibattere”, ha spiegato. E ha ribadito l’intenzione di sostenere il premier.”Quello che vi chiedo di condividere oggi – ha detto ai parlamentari – è prima di tutto la piena fiducia nel discorso che farà Giuseppe Conte. Giuseppe non merita di essere trattato come in questi giorni. E neanche di essere accusato di trame segrete. È un uomo di una rettitudine che non ho mai visto in nessuno”.
Di Maio sa bene, tra l’altro, che in questo momento il vero anti-Salvini, per il suo “popolo” è proprio il presidente del Consiglio, come dimostrano alcuni recenti sondaggi condotti sugli elettori del Movimento 5 stelle.
Dopo il voto sulla mozione di sfiducia, tutte le carte saranno sul tavolo. Comprese quelle che riguardano un eventuale accordo tra M5s e Pd per un governo di legislatura. “Un governo Renzi, Lotti e Boschi è frutto solo delle bufale della Lega e nemmeno gli rispondiamo. Lanciano bufale per nascondere la coltellata data al Paese”, riferisce Di Maio. “Noi dobbiamo affidarci al presidente della Repubblica e al percorso istituzionale che vorrà delineare”, ha proseguito.
Lega e M5s, il taglio dei parlamentari
“Il taglio dei parlamentari deve essere un obiettivo di legislatura. Ma non dobbiamo fermarci, dobbiamo puntare a tagliare anche gli stipendi, c’è una nostra proposta”. Lo ha ribadito Di Maio all’assemblea M5s con i parlamentari del Movimento. Quel momento segnerà inevitabilmente i rapporti tra Lega e M5s. “Taglio dei parlamentari? La Lega è pronta al voto, il PD invece no. Incredibile che i 5Stelle preferiscano Renzi a Salvini, purtroppo la voglia di poltrone è più forte della voglia di cambiare.” È quanto filtra da fonti della Lega.
Crisi di governo, Di Maio e Tria lavorano alla manovra
La preoccupazione di tutte le forze politiche – eccetto della Lega che, invece, ha più volte ribadito di aver già pronta una manovra da presentare in caso di vittoria a eventuali elezioni anticipate – sono l’aumento dell’Iva e le ripercussioni sull’economia di una sessione di bilancio che sfori le scadenze. “Non vogliamo che aumentino le tasse. Per colpa della Lega ora c’è il rischio che aumenti l’IVA. Faremo di tutto per evitare l’aumento dell’IVA alle famiglie”, ha detto il ministro del Lavoro, che oggi ha incontrato il ministro dell’Economia, Giovanni Tria. Secondo quanto riferiscono fonti del Mef, il titolare del Tesoro sta portando avanti, al rientro dalle vacanze e alla vigilia di giorni fondamentali per la politica, una serie di interlocuzioni per fare il punto sulla situazione economica italiana ed internazionale, dal rallentamento della Germania ai rischi legati alla Brexit e ai dazi Usa-Cina.