“Non sto guidando nessuna scissione, non intendo fondare alcun partito. Qualcuno nel M5S vuole mettermi in mezzo per avvelenare i pozzi, ma è un atteggiamento sciocco”. Parola di Alessandro Di Battista.
A poco più di una settimana dall’addio al Movimento – deciso dopo che nei Cinque Stelle ha prevalso la linea di sostegno al Governo Draghi – l’ex deputato torna a parlare. E lo fa già da ex. Le espulsioni dei parlamentari dissidenti? “Io mi sono fatto da parte”, risponde, intervistato da Ilfattoquotidiano.it. “Queste sono responsabilità dei dirigenti del M5S. Certo, sono scelte più da burocrati che da politici. Ma affari loro”.
Una cosa, però, Di Battista ci tiene a dirla ai suoi ex compagni di viaggio. Ci sono “esponenti del Movimento che stanno dando veline di nascosto false sul mio conto, mettendomi in mezzo a cose in cui c’entro”, attacca. “Sono stupidaggini, messe in giro da qualcuno che evidentemente vuole avvelenare i pozzi”.
“È un atteggiamento sciocco”, prosegue. “Io non sto facendo scissioni, non c’entro nulla con i voti dei parlamentari, che sono responsabili del loro voto. Non sto capitanando correnti”.
“Ho solo preso una posizione perché non apprezzo questo governo e penso che il M5S abbia condotto le trattative in modo pessimo”, osserva Di Battista. “Mi sono fatto da parte quando il Movimento, o una parte di esso, ha deciso di sostenerlo. Auguri, ma lasciatemi in pace. Sto vivendo la mia vita e prendo le mie posizioni politiche come ho diritto di fare da libero cittadino. Non ho nessun interesse a capitanare scissioni o fondare partiti”.
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