Il giudizio di Brunetta su Giggino – “è un vero leader”- ha suscitato scene di entusiasmo nel popolo grillino. Che Renatino fosse stato guidato dal Berlusca e da Tajani non è particolare degno da ricordare. Nell’internet delle cose la memoria sarà riscrivibile, l’identità fusibile.
Se lo scoglio prossimo futuro sarà la dittatura finanziaria, il conflitto di interessi e la ristrutturazione del debito i grillini-lemmings si tufferanno entusiasticamente dalla scogliera, in nome del Pd e di Forza Italia.
Ma qualche opposizione interna sembra manifestarsi. Per questo Giggino ha fondato già un suo movimento “Uno vale uno di Pomigliano”, a cui il vecchio amico Dibba sembra opporre una nuova corrente che farà presa. “Nell’internet delle cose Alessandro ci metterà le dita dentro” ha dichiarato il ministro degli Esteri italiano ma ormai anche un po’ egiziano.
Leggi anche: 1. Conte, una task force anche per la toilette di Palazzo Chigi / 2. Il Natale con “Gesù vaccino”. E Speranza ringrazia / 3. Lo Zangrillo parlante è tornato a far danni / 4. Di Maio e le Guerre Cinquestellari