Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto su sicurezza e immigrazione che riscrive i decreti Salvini. Lo si apprende mentre è in corso la riunione del Cdm.
“Approvato ora in Consiglio dei Ministri il decreto immigrazione. I decreti propaganda/Salvini non ci sono più. Vogliamo un’Italia più umana e sicura. Un’Europa più protagonista”, commenta il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, pochi minuti dopo l’approvazione in Cdm del Dl in materia di immigrazione, protezione internazionale e complementare.
“Stasera in Italia cade un muro. Ci abbiamo messo un po’, un po’ troppo, ma ora i cosiddetti decreti sicurezza di Salvini non esistono più. Anche le parole tornano al loro posto: migrazioni, protezione, accoglienza, legalità. Avanti ancora, verso un Paese con più diritti e più umanità”. Lo scrive sui social il ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano.
“Stasera abbiamo messo fine all’inciviltà dei Decreti in-sicurezza di Matteo Salvini ripristinando condizioni di civiltà giuridica e giustizia sociale. Chiudiamo una pagina buia che aveva rigettato nell’ombra e nell’invisibilità migliaia di uomini e donne trasformati da una norma sbagliata e malvagia in clandestini e privati, insieme all’identità, di quegli strumenti di integrazione e inclusione propri di un paese civile capace di discernere e di costruire percorsi efficienti ed efficaci di legalità e integrazione a tutto vantaggio della sicurezza dei cittadini”, commenta la Ministra Teresa Bellanova.
“Abbiamo mantenuto l’impegno preso subito dopo la nascita di questo Governo”, prosegue la Ministra, “e tenuto fede a principi per noi assolutamente fondanti. Reintrodurre la protezione umanitaria, ripristinare il sistema di accoglienza diffusa, rendere più semplici le procedure per accedere alla cittadinanza, riaffermare i principi su cui si fonda il Codice di navigazione. Elementi su cui aveva richiamato la nostra attenzione, con la giusta accortezza e competenza, anche il Presidente Mattarella. Oggi quel vulnus, ripeto giuridico e sociale, viene sanato e soprattutto ritorniamo ad affermare che chi arriva nel nostro Paese scappando da guerre, miseria, catastrofi climatiche, non è un nostro nemico e non è un nemico dell’Europa. Con cui, forti di questo principio, dovrà proseguire il confronto serrato per una politica comune europea all’altezza della sfida che le migrazioni impongono.Perché solo un’Europa capace di affrontare e gestire insieme questo tema, è un’Europa più sicura per tutte le persone che la animano. Allo stesso tempo”, prosegue Bellanova, “con la decisione di stasera, e senza abdicare ai principi richiamati prima, il governo ha varato misure di contrasto nei confronti di violenti aumentando le possibilità di intervento da parte degli organi di pubblica sicurezza, mediante una sorta di Daspo esteso anche a luoghi diversi da quelli delle manifestazioni sportive, affinché in ogni luogo sia garantita la convivenza civile e pacifica”.