Decreto sicurezza bis | Consiglio dei Ministri | Oggi | Decreto Salvini | News
Lunedì 20 maggio era atteso il Consiglio dei ministri per l’approvazione, tra le altre cose del decreto sicurezza bis, fortemente voluto dal ministro dell’Interno Matteo Salvini e che contiene una serie di norme in tema di sicurezza e immigrazione (qui il decreto punto per punto).
Tra queste, previste multe fino a 5.500 euro per chi, nello svolgimento di operazioni di soccorso in acque internazionali, non rispetta gli obblighi previsti dalle Convenzioni internazionali.
Il decreto trasferisce anche alcune competenze del ministero dei Trasporti a quello dell’Interno.
Il Cdm si è però concluso con un nulla di fatto: Conte ha preferito rimandare tutto a un nuovo Consiglio dei ministri che si dovrebbe tenere mercoledì 22 o giovedì 23 maggio.
Il premier è preoccupato dai rilievi di costituzionalità mossi dal Colle e ha deciso di chiedere un chiarimento al Quirinale prima di procedere.
Rinviato anche il decreto Famiglia (qui cosa prevede).
L’avvertimento di Conte
Il Consiglio dei ministri ha preso il via alle 21, mezz’ora dopo l’orario previsto, e durante la discussione del decreto Sicurezza bis il premier, secondo quanto si apprende da fonti governative, avrebbe evidenziato come alcune criticità sul provvedimento siano state segnalate anche dal Quirinale.
Il decreto sicurezza bis era stato trasmesso al Quirinale “per conoscenza” prima dell’inizio del Cdm insieme a quello Famiglia.
Decreto Sicurezza bis | Salvini | Lettera Onu
Questi e altri aspetti hanno sollevato dubbi di costituzionalità e critiche non solo da parte delle opposizioni, ma anche delle Nazioni Unite. L’Onu ha infatti inviato una lettera al governo italiano in cui sostiene che il decreto violi i diritti umani.
Secondo quanto riportano diversi quotidiani, il premier Giuseppe Conte sarebbe intenzionato a rinviare l’approvazione del decreto sicurezza bis (qui tutte le ultime news sul governo). Nel Consiglio dei ministri di oggi, insomma, il presidente del Consiglio vorrebbe porre fine allo scontro tra M5s e Lega su questo tema.
Il testo del decreto, infatti, non piace ai pentastellati, contrari all’inasprimento delle norme nei confronti di chi presta soccorso in mare, ma anche alla sottrazione di competenze al Ministero dei Trasporti, oggi guidato da Danilo Toninelli.
Il Cdm rischierebbe addirittura di non essere convocato: in alternativa, potrebbe tenersi ma limitarsi ad approvare alcune nomine e dei provvedimenti minori.
L’obiettivo di Conte sarebbe quello di calmare le acque tra gli alleati di governo. Una posizione che però non piace affatto al leader della Lega. Salvini infatti vuole accelerare sul decreto sicurezza bis anche in vista delle elezioni europee.
Cosa prevede | Testo | Cdm
Decreto sicurezza cosa prevede –Il “decreto sicurezza bis”, messo a punto dal ministro dell’Interno il 10 maggio scorso, prevede multe per chi soccorre i migranti, ma non solo. Il decreto si compone di 12 articoli.
Il nucleo centrale prevede l’inasprimento delle misure contro i trafficanti di esseri umani e il potenziamento delle operazioni sotto copertura per contrastare l’immigrazione clandestina. Sono contemplate multe fino a 5500 euro per ogni migrante trasportato, con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. (Qui cosa prevede il decreto sicurezza bis, punto per punto).
Decreto sicurezza | Articolo 21 Costituzione
Come detto, ci sono diversi dubbi di costituzionalità sul decreto sicurezza bis. In particolare, diversi costituzionalisti ritengono illegittimo il trasferimento di competenze dal ministero dei Trasporti a quello dell’Interno.
Alcuni costituzionalisti ritengono che il decreto rappresenti anche una violazione dei principi fondamentali espressi dalla Carta Costituzionale.
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