Dl Recovery (decreto Semplificazioni), l’ok in Cdm
Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto Recovery che unisce Semplificazioni e governance per il Pnrr. Lo rende noto, al termine della riunione, il ministro per lo Sviluppo economico Giorgetti. “Adesso attendiamo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale – dice Giorgetti – e poi le opere”. Il ministro leghista conferma che il decreto legge prevede che il 50% delle opere possa essere assegnato in subappalto, ma solo fino al 31 ottobre 2021.
Arrivato a 65 articoli nel dl Semplificazioni sparisce il passaggio che introduceva la possibilità di aggiudicare al massimo ribasso le grandi opere del Pnrr, in caso di assegnazione dell’appalto su progetto di fattibilità, ma resta l’ampliamento del subappalto. Stralciato il superbonus agli alberghi, c’è per ospedali e caserme. Ecco i punti principali.
Appalti
Come dicevamo, nel decreto Semplificazioni sono saltate le gare d’appalto con il criterio del massimo ribasso. In discussione la soglia e le regole per i subappalti. Si va verso la modifica alla disciplina del subappalto: la mediazione del ministro del Lavoro Andrea Orlando prevede che rimanga in vigore la disciplina della soglia che si alza al 50% del totale dei contratti dei lavori fino al 31 ottobre. Dal 1 novembre le stazioni appaltanti indicano nei documenti di gara i requisiti a tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori, del rafforzamento dei controlli sui cantieri, al fine di prevenire il rischio di infiltrazioni criminali.
Vietato l’affidamento “a terzi” della “integrale esecuzione delle prestazioni o lavorazioni oggetto del contratto di appalto” e “la prevalente esecuzione dei contratti ad alta intensità di manodopera”. Al subappaltatore si impongono “gli stessi standard qualitativi e prestazionali previsti nel contratto di appalto” e ai lavoratori il riconoscimento di un “trattamento economico e normativo non inferiore a quello che avrebbe garantito il contraente principale”. Confermata l’estensione al 2023 delle proroghe agli affidamenti senza gara.
Occupazione giovanile e femminile
Per le aziende che partecipino alle gare del Recovery plan vige l’obbligo di assumere una quota, non inferiore al 30%, di giovani under 36 e donne. Sono norme per garantire pari opportunità generazionale e di genere nella realizzazione del Pnrr. Le aziende coinvolte nel piano sono tenute a presentare relazioni sulla situazione del loro personale e a garantire quote di giovani e donne nelle assunzioni per l’esecuzione dei contratti. Le stazioni appaltanti prevedono specifiche clausole, nei bandi, per “promuovere l’imprenditoria giovanile, la parità di genere e l’assunzione di giovani, con meno di 36 anni, e donne“. Ci sono penali per gli inadempienti e meccanismi premiali, ad esempio per chi non discrimini e assicuri conciliazione vita-lavoro.
Superbonus 110%
Tra gli obiettivi principali del nuovo decreto c’è la semplificazione delle procedure di richiesta e ottenimento del Superbonus 110%. Prevista l’eliminazione dei vincoli per edifici unifamiliari e complessi abitativi plurifamiliari “che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi all’esterno”. Potranno fruire del Superbonus anche le società per azioni, srl, cooperative, trust per immobili con attività d’impresa o industriale o agricola ed altri enti pubblici e privati. Come riporta Money.it, non è stato raggiunto l’accordo per ampliare la misura agli alberghi e alle pensioni, fino ad ora esclusi dalle agevolazioni fiscali. Arriva invece una estensione a case di cura, ospedali, poliambulatori ma anche collegi, ospizi e caserme.
Certificazioni verdi Covid
Arrivano 866mila euro per realizzare la piattaforma tecnologica nazionale per le certificazioni verdi Covid: lo stanziamento è previsto nella bozza del decreto con le semplificazioni e la governance del Recovery. Il testo affida la realizzazione della piattaforma a Sogei, la società del Mef che gestisce il sistema informativo dell’amministrazione fiscale, e prevede che sia alimentata con i dati del Sistema Tessera sanitaria. Sogei gestirà la piattaforma per conto del ministero della Salute che rimane “titolare del trattamento dei dati generati dalla piattaforma” stessa. Le risorse arrivano da un fondo speciale del Mef.
Banda larga
Tempi dimezzati per la posa della banda larga: nel decreto Recovery si conferma l’accelerazione per le infrastrutture necessarie ad estendere la connessione veloce in tutta Italia e taglia da 6 mesi a “90 giorni” i tempi per ottenere le autorizzazioni necessarie.
Il nuovo Spid
Semplificazione per rendere più facile l’accesso dei cittadini alla pubblica amministrazione come il nuovo codice “spid”. Per chi non ha familiarità con il digitale come gli anziani.
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