Dl Rave, al voto con la ghigliottina: approvato con 183 sì
Sì definitivo della Camera al dl Rave, approvato con 183 voti favorevoli, 116 no e un astenuto. È stata applicata la ghigliottina.
La decisione è stata presa dalla conferenza dei capigruppo di Montecitorio dopo una maratona durata 20 ore. Dopo la seduta di questa mattina era stata chiesta una pausa. Al rientro, si è passati subito al voto.
Il decreto Rave doveva infatti essere approvato entro le 24 di oggi, 30 dicembre, pena la decadenza. Ma il rischio che si potesse sforare con i tempi era alto.
I lavori a oltranza sarebbero infatti stati un ostacolo per raggiungere l’obiettivo nei tempi previsti, dal momento che le opposizioni si erano iscritti in massa in dichiarazione di voto finale.
Gli unici deputato di opposizione a non protestare sono stati quelli del Terzo Polo, i quali avevano ottenuto il supporto del governo per la richiesta di eliminare la Spazzacorrotti.
Durante il voto finale il Pd ha mostrato la Costituzione per protesta sul merito del decreto.
Il ricorso alla ghigliottina
La ghigliottina è prevista dal regolamento del Senato della Repubblica. Alla Camera, non senza polemiche, venne utilizzata per la prima volta dalla presidente Laura Boldrini a gennaio 2014 per contingentare i tempi del decreto Imu-Bankitalia.
L’approvazione del decreto Rave è stata una corsa contro il tempo. Dopo la maratona andata avanti tutta la notte, alle 8 di questa mattina c’è stata una breve pausa per sanificare l’aula.
Alla ripresa dei lavori i deputati dem, cinque stelle e sinistra erano 134. Ognuno aveva a disposizione 10 minuti di intervento, circa 22 ore in totale.
Ai 134 deputati delle opposizioni, col passare delle ore si sono aggiunti 38 esponenti di maggioranza che hanno richiesto di intervenire, estendendo ulteriormente i tempi. Da qui, dopo ripetuti no del presidente Fontana alle richieste delle opposizioni per una pausa tecnica, la conferenza dei capigruppo che ha deciso per il ricorso alla ghigliottina.
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