Decreto crescita 2019 testo | Testo decreto crescita | Conversione decreto crescita | Decreto crescita novità
Decreto crescita 2019 testo | Il decreto crescita arriva il 19 giugno 2019, alla Camera dei deputati per la conversione in legge. Il governo metterà la fiducia sul provvedimento, che sarà votata giovedì 20 giugno, mentre venerdì 21 potrebbe arrivare il voto finale. Poi passerà a Palazzo Madama per l’ok definitivo. Il decreto scade sabato 29 giugno.
La discussione generale sul decreto doveva iniziare nel pomeriggio del 18 giugno, ma è slittata al giorno successivo.
Il dl 30 aprile 2019, n. 34 riguarda le “Misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi”.
Il decreto nasce con lo specifico obiettivo di stabilire misure per la crescita economica e prevedere misure per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi.
Il decreto si compone di 51 articoli: dall’1 al 16 sono quelli che si occupano di misure fiscali per la crescita economica, dal 17 al 30 sono quelli sulle misure per il rilancio degli investimenti privati. E ancora, 31 e 32 sono quelli che riguardano la tutela del made in Italy, e infine, dal 33 al 51 sono gli articoli che riguardano ulteriori misure per la crescita.
Testo decreto crescita | Le novità del decreto crescita, per punti
Compromesso Salva-Roma e salva-comuni – Era stato uno dei punti più controversi del decreto. Una parte del debito storico della Capitale passerà a carico dello Stato ma i risparmi derivanti dalla rinegoziazione dei mutui dell’amministrazione capitolina saranno utilizzati per andare incontro alle esigenze degli altri Comuni capoluogo in dissesto. La proposta di modifica chiede al Campidoglio di “promuovere le iniziative necessarie per l’adesione dei possessori delle obbligazioni City of Rome” per 1,4 miliardi, in scadenza il 21 gennaio 2048, all’accollo del prestito obbligazionario da parte dello Stato. Stato che, in caso di adesione, si assumerà gli oneri derivanti dal pagamento degli interessi e del capitale del prestito. È istituito un fondo con una dotazione di 74,83 milioni all’anno, per ciascuno degli anni dal 2020 al 2048. Arriva poi un fondo ad hoc “per il concorso al pagamento del debito dei Comuni capoluogo delle città metropolitane” alimentato con i minori esborsi derivanti dalle operazioni di rinegoziazione dei mutui in essere con istituti di credito di competenza della gestione commissariale. Previste norme ad hoc per Alessandria, Catania e i Comuni della provincia di Campobasso.
3 milioni a Radio Radicale – Un finanziamento di 3 milioni per il 2019 per salvare Radio Radicale. L’obiettivo è quello di favorire la conversione in digitale e la conservazione degli archivi multimediali delle imprese radiofoniche che abbiano svolto attività di informazione di interesse generale. Su questo emendamento la maggioranza si è spaccata: la Lega ha votato con le opposizioni per salvare la radio mentre i 5 stelle hanno votano contro. (Qui i dettagli)
Taglio Ires – Dal 2023 Taglio dell’Ires dal 20,5% al 20% dal 2023. La proposta di modifica prevede l’applicazione dell’aliquota Ires del 20% dal 2023 sugli utili di esercizio accantonati a riserve diverse da quelle di utili non disponibili, nei limiti dell’incremento di patrimonio netto, a esclusione delle banche. Le risorse per coprire la misura arriveranno dal Fondo per quota 100 previsto in manovra.
Scivolo aziendale – Arriva il contratto di espansione che sostituirà i contratti di solidarietà espansiva. Le grandi imprese con più di mille dipendenti potranno licenziare i lavoratori più anziani offrendo loro in cambio ‘uno scivolo’ di 5 anni – a carico delle aziende stesse – con un’indennità commisurata al trattamento pensionistico lordo maturato al momento della cessazione del rapporto di lavoro. La precedente versione della proposta di modifica prevedeva uno scivolo di 7 anni.
Taglio Imu sui capannoni – Dal 2023 Deducibilità Imu al 100% sugli immobili strumentali, come i capannoni industriali, a partire dal 2023. La proposta di modifica stabilisce l’innalzamento della deducibilità dell’Imu relativa agli immobili strumentali dal 70% al 100% dal 2023. Il decreto al momento prevede una deducibilità pari al 50% nel 2019, al 60% nel 2020 e 2021 e al 70% dal 2022. La proposta normativa renderebbe deducibile un ulteriore 30%, consentendo quindi la deducibilità integrale dell’Imu dalle imposte dirette, a partire dall’anno di imposta 2023.
Rottamazione cartelle – Riaperti i termini della rottamazione-ter delle cartelle e del saldo e stralcio per i contribuenti che non sono riusciti a presentare la domanda di adesione entro lo scorso 30 aprile. Il debitore potrà presentare domanda di adesione entro il 31 luglio e il pagamento potrà essere effettuato in un’unica soluzione entro il 30 novembre o in massimo di 17 rate, la prima delle quali (pari al 20% dell’importo complessivo dovuto) in scadenza sempre al 30 novembre. Riaperti anche i termini per il saldo e stralcio.
Stretta su affitti brevi e tassa soggiorno – Arriva la stretta sugli affitti brevi con misure tese a contrastare l’evasione sulla tassa di soggiorno. Viene istituito il Codice identificativo unico nazionale per le strutture ricettive da utilizzare per le offerte e la promozione dei servizi offerti oltre l’accesso dell’Agenzia delle Entrate ai dati delle comunicazioni trasmessi dalle stesse strutture. Chi non rispetterà le nuove norme rischierà una multa da 500 a 5.000 euro.
Rimborsi banche – Una corsia preferenziale per erogare più rapidamente ai risparmiatori truffati i rimborsi sotto i 50.000 euro. Via libera anche alla proposta di modifica dei relatori che allarga la platea dei risparmiatori che avranno diritto agli indennizzi escludendo dal computo del limite di reddito eventuali prestazioni di previdenza complementare erogate sotto forma di rendita. Escluse inoltre le polizze vita dal tetto del patrimonio mobiliare posseduto al 31 dicembre 2018.
Proroga bond Banca Carige – Arriva la proroga sino a fine anno delle garanzie di Stato concesse dal Mef sulle emissioni obbligazionarie di Banca Carige in scadenza al 30 giugno. Il decreto Carige varato a gennaio dal Consiglio dei ministri autorizzava il Mef fino al 30 giugno 2019 a concedere la garanzia dello Stato sulle passività di nuova emissione di Banca Carige nel rispetto della disciplina europea in materia di aiuti di Stato, fino a un valore nominale di 3 miliardi di euro. La garanzia vale anche sui finanziamenti erogati discrezionalmente dalla Banca d’Italia per fronteggiare gravi crisi di liquidità. Finora la banca ha emesso bond per due miliardi e quasi tutti collocati presso investitori istituzionali. Il governo sposta ora dal 30 giugno al 31 dicembre 2019 il limite entro il quale può essere concessa la garanzia dello Stato nei limiti dell’ammontare ancora disponibile, pari a circa un miliardo.
Norma Salva Banca Popolare di Bari – Arriva la norma per ‘salvare’ la Banca Popolare di Bari e favorire le aggregazioni bancarie nel Mezzogiorno. Consentita la trasformazione delle Dta (attività fiscali differite) in credito d’imposta in caso di aggregazioni di imprese finanziarie (come le banche) e non finanziarie effettuate nelle regioni del Sud. La proposta di modifica approvata concede la possibilità di trasferire al soggetto derivante dall’aggregazione le attività fiscali differite dei singoli e trasformarle in credito di imposta, non superiore a 500 milioni, a fronte del pagamento di un canone annuo determinato applicando l’aliquota dell’1,5% alla differenza tra le Dta e le imposte versate.
Decreto crescita 2019 testo | Taglio strutturale tariffe Inail dal 2023 – Ok al taglio da 600 milioni delle tariffe Inail che diventa strutturale dal 2023 ma con l’esclusione per l’anno 2022. Lo prevede un emendamento al decreto crescita riformulato e approvato nelle commissioni Bilancio e Finanze della Camera che rende strutturale il taglio del costo del lavoro, ma con lo stop di 1 anno durante il quale le tariffe non saranno scontate. Fino al 2021 la riduzione è finanziata dall’ultima Legge di Bilancio. Le risorse vengono pescate dal fondo di quota 100. A partire dal 2023, sparisce invece il riferimento al Fondo che alimenta il reddito di cittadinanza.
Stop scontrini di carta, invio telematico all’Agenzia delle entrate – Anche i piccoli esercizi, che finora avevano beneficiato di una deroga, dovranno trasmettere gli scontrini in via telematica all’Agenzia delle Entrate. Concesso più tempo per l’invio a chi è sprovvisto di copertura Internet: avranno 12 giorni dall’effettuazione della cessione o della prestazione anche se, l’obbligo di memorizzazione dei dati deve continuare ad avvenire con cadenza giornaliera. Prorogati al 30 settembre 2019 i versamenti legati agli Isa, i nuovi indici sintetici di affidabilità fiscale.
Lotteria scontrini – Aumenta del 100% la probabilità di vincita dei premi per chi partecipa alla lotteria degli scontrini, che partirà nel 2020, pagando con bancomat o carte di credito. La legge di bilancio per il 2017 prevedeva una probabilità di vincita aumentata del 20% per chi usa queste forme di pagamento rispetto alle transazioni in contante.
Norma ponte per Inpgi – Arriva la norma ponte per l’Inpgi, tesa al riequilibrio finanziario dell’istituto, che sospende il commissariamento sino a fine anno. L’Istituto di previdenza dei giornalisti dovrà, entro 12 mesi dalla conversione del decreto, procedere alla riforma del proprio regime previdenziale volta al riequilibrio finanziario della gestione sostitutiva dell’Assicurazione generale obbligatoria, ed entro 18 mesi trasmettere un apposito bilancio tecnico attuariale ai ministeri vigilanti.
Norma salva fornitori Mercatone Uno – Arriva la norma per ‘salvare’ i fornitori di Mercatone Uno. Viene esteso l’accesso al Fondo per le vittime di mancati pagamenti anche ai fornitori, così come annunciato dal vicepremier Luigi Di Maio. Si amplia la platea dei potenziali beneficiari inserendo anche i professionisti, attualmente esclusi, prevedendo che i debitori delle pmi e professionisti richiedenti possono essere anche diversi dalle aziende purché imputati in procedimenti penali, ed estendendo il novero dei reati commessi alla bancarotta fraudolenta, la bancarotta semplice e al ricorso abusivo al credito disciplinati dalla legge fallimentare.
Fondo salva-opere – Arriva il Fondo per garantire il “rapido completamento” delle opere, tutelare i lavoratori e le imprese sub-appaltatrici che vantano crediti. Il fondo è alimentato dal versamento di un contributo pari allo 0,5% del valore del ribasso offerto dall’aggiudicatario delle gare di appalti pubblici di lavori di importo pari o superiore a 200 mila euro a base d’appalto, e di servizi e forniture di importo pari o superiori a 100 mila euro a base d’appalto.
Sandbox per il fintech – Viene costituito un Comitato con il compito di individuare obiettivi, definire programmi e porre in essere azioni per favorire lo sviluppo della tecno-finanza, anche in cooperazione con entità estere. Il Sandbox dovrà anche formulare proposte di intervento normativo ed agevolare il contatto degli operatori del settore con le istituzioni e le autorità.
Agevolazione Sexy shop – I sexy shop potranno beneficiare delle agevolazioni per la promozione dell’economia locale nei piccoli Comuni. (Qui i dettagli)
Eco incentivi per moto e microcar elettriche – Vengono estesi anche a motorini, moto, tricicli e microcar elettrici e ibridi gli incentivi per la rottamazione. Nello specifico, a coloro che nel 2019 acquistano e immatricolano in Italia un veicolo elettrico ibrido (motorini, moto, tricicli e microcar senza limiti di kilowatt) e che rottamano un veicolo euro 0,1,2 e 3 viene riconosciuto un contributo pari al 30% del prezzo di acquisto fino a un massimo di 3.000 euro. Il bonus vale solo se si rottama un motorino, una moto, un triciclo o una microcar e non un’auto. Una delle novità consiste nel fatto che il veicolo rottamato può essere anche intestato a un familiare convivente.
Decreto crescita 2019 testo | Rottamazione vecchi motorini – Per acquistare moto e motorini elettrici o ibridi con l’ecobonus sarà possibile rottamare anche i vecchi motorini, immatricolati prima del 2006, privi di classe di inquinamento.
5 milioni al comune di Campione d’Italia – In arrivo fino a 5 milioni di euro annui, dal 2019, per il Comune di Campione d’Italia per far fronte alle “esigenza di bilancio, con priorità per le spese di funzionamento dell’ente”.
Incentivi fiscali per sottoscrittori Eltif – Incentivi fiscali sugli investimenti nei fondi di investimento europeo a lungo termine (Eltif). Prevista un’esenzione fiscale per i capital gain percepiti da persone fisiche che investono in Eltif somme annue fino a 150.000 euro e fino a un totale di un milione e mezzo complessivi. Per beneficiare del vantaggio fiscale, l’investimento dovrà essere detenuto per almeno 5 anni e il patrimonio raccolto dal gestore non dovrà essere superiore a 200 milioni all’anno fino a un tetto di 600 milioni.
Bonus assunzioni per chi “dona alle scuole” – Un nuovo bonus dal 2021 per favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. A coloro che donano almeno 10.000 euro, nell’arco di un anno, alle scuole con percorsi di istruzione tecnica o professionale, anche a indirizzo agrario, per la realizzazione, riqualificazione e l’ammodernamento di laboratori, e assumono, con contratto a tempo indeterminato, gli studenti delle stesse scuole al termine del ciclo scolastico, sarà riconosciuto uno sconto sui contributi previdenziali da versare per i neoassunti fino a un massimo di un anno.
Sconti per il rientro degli sportivi – Si riduce, per gli sportivi professionisti, l’agevolazione fiscale concessa dal dl crescita ai cosiddetti “impatriati”. Per gli sportivi si prevede che la tassazione sia applicata al 50% del reddito complessivo e non solo sul 30% come per tutti gli altri lavoratori impatriati. Chi opta per il regime agevolato dovrà versare un contributo pari allo 0,5% della base imponibile. Le entrate di tale contributo saranno destinate a un fondo per potenziare i settori giovanili.
Leggi l'articolo originale su TPI.it