Ddl Zan: Fedez in diretta col deputato del Pd, Marco Cappato e Pippo Civati
“Faccio un cappello introduttivo. Ho appena finito di leggere un articolo fantastico del giornalista Stefano Feltri, il quale accendeva un riflettore sul fatto che io e mia moglie, con i nostri milioni di follower, saremmo da regolamentare. Trovo assurdo che Berlusconi possa fare l’imprenditore e il politico e io e mia moglie no. Siamo cittadini, entriamo nel dibattito pubblico. De Benedetti, Briatore, Montezemolo possono fare gli imprenditori e dire la propria, Fedez e Ferragni no”. Dopo le schermaglie di ieri tra Matteo Renzi e i Ferragnez, Fedez prosegue la sua battaglia per l’approvazione del Ddl Zan, che sarà sottoposto al voto del Senato il 13 luglio, e conduce una diretta Instagram con il deputato del Pd Alessandro Zan, Marco Cappato e Giuseppe Civati. Nella diretta si parla anche di eutanasia, tema sul quale il rapper si è speso, e sul referendum che sta promuovendo Cappato.
“Tutti possono dire la loro e anche Fedez e Chiara Ferragni. Oggi offro la mia piattaforma per dare il mio contributo con coscienza civica da cittadino. Continuerò a fare quello in cui credo. Oggi ho invitato Alessandro Zan, creatore della legge, e Marco Cappato e Giuseppe Civati che sono persone che fanno politica fuori dal palazzo”, dice Fedez in apertura della diretta.
Il primo intervento è quello del deputato del Pd Alessandro Zan: “La legge alla Camera ha seguito un iter durato un anno a cui Italia viva ha dato un contributo importante, abbiamo costruito una sintesi che raccoglieva le diverse proposte”, spiega Zan ricostruendo l’iter della legge.
Fedez chiede al deputato di spiegare meglio ai follower la posizione di Matteo Renzi: “La tesi di Renzi è che la legge così non passa e se non riusciamo a costruire una mediazione con la Lega la legge non passa, ma non è stata una passeggiata alla Camera e non lo sarà al Senato. Ma se invece di dire così non passa si dicesse noi vogliamo difendere questa legge perché l’abbiamo fatta e ci crediamo. Renzi invece vuole portare alla mediazione la Lega che è nel governo, ma questa è una legge di iniziativa popolare, che viene approvata in modo trasversale”, risponde Zan.
Fedez: “Come si può pensare di mediare con una forza che sta con Orban, pensa che le donne siano più adatte all’accudimento, butterei mio figlio nel forno se fosse gay. Lo trovo paradossale mediare con loro”. Zan: “Esatto, oltretutto la Lega ha presentato una proposta di mediazione che toglie identità di genere. Tutti noi abbiamo un’identità di genere, la percezione del nostro genere, ma qualcuno già da bambino lo percepisce diverso da quello biologico. È un diritto umano”.
E Fedez: “Io mi chiedo perché mediare ancora su un disegno di legge che è già una mediazione. Mi assumo le responsabilità di quello che dico: c’è un protagonismo intrinseco di Renzi, che vuole dire “Sono arrivato io, Napoleone”. C’è la mania di mettere il cappello su questa legge. Renzi è un politico con manie accentratrici. Non ha a cuore la legge, vuole mettersi il gagliardetto“. Zan: “Qui si pensa che per portarla a casa si possono fare tutte le mediazioni”. Fedez: “Io penso che sia andato tutto a gambe all’aria“. Zan .”A Renzi va riconosciuto il merito sulle unioni civili, ma qui è diverso”.
Si collega nella diretta anche Marco Cappato: “Grazie per l’invito. Il principio in teoria potrebbe avere senso se si parlasse di unioni civili o testamento biologico. In politica il compromesso non è una cosa sporca, ma qui il compromesso che si disegna vuole buttare via la parte educativa. La questione dell’identità di genere è irrinunciabile: come mi sento io lo decido io. Il ragionamento di Renzi è quello della politica, ma nel merito è un compromesso che butta via la parte dell’educazione e della prevenzione che è quella che ha fatto intervenire il Vaticano è ovvio che diventa una cosa sbagliata. Bisogna salvare il cuore della formazione e dell’educazione. Salvini è stato esplicito, se si tratta di alzare le pene siamo tutti d’accordo, ma non è questo il punto. Noi vogliamo intervenire sulla prevenzione non per indottrinare ma per educare alla libertà e alla tolleranza“. Zan precisa: “I voti ci sono, dobbiamo soffermarci sul merito. Il Parlamento è il luogo della mediazione, ma questa deve essere una legge che tutela tutte le persone. Troviamo un’altra forma di mediazione, quella della Lega è una trappola“. Fedez: “Marco Capato è un cittadino che si fa un c…così. Da oggi fino al 30 settembre ha il tempo di raccogliere le firme per il fine vita, ma per farlo deve fare dei banchetti con un pubblico ufficiale che certifica la firma. Ma se andate all’anagrafe e chiedete il modulo si può fare e lo farò vedere io nei prossimi giorni”.
Interviene Civati: “È tutto il giorno che mi insultano perché sono per la libertà di espressione. Non capisco perché i cittadini non possono partecipare al dibattito pubblico. In Italia si fa fatica in politica a parlare di trans perché non si può dire. È un questione culturale di un paese che sceglie sempre la paura. È molto sbagliato togliere quelle cose dalla legge”. Fedez: “Io offro la mia piattaforma per parlare, ho una mia coscienza politica e se qualcuno pensa che lo faccio per interesse sti c…..: La televisione non è depositaria dell’esclusiva per parlare della politica. Ma parlami del Renzi pensiero”, chiede Fedez a Civati.
Civati risponde: “Io penso una cosa banale, che la posizione di Scalfarotto e di altri parlamentari di Iv era la stessa nostra fino a poco tempo fa, lo sguardo di Renzi è al posizionamento suo, al suo flirtare con la destra, parla continuamente di Quirinale“. Fedez: “Secondo voi così com’è Iv lo voterebbe o no? Perché il voto segreto? Io cittadino, io Federico comunista col Rolex voglio sapere cosa hanno votato…” E Poi Fedez affonda: “Quanto l’intervento del Vaticano ha influito?“. Civati risponde: “Molto. ma dovrebbe essere una cosa buona questa legge per tutti”. Zan ringrazia Fedez per la mobilitazione e l’impegno. E Civati conclude sull’autodeterminazione delle persone. Fedez chiude: “Un politico ha voluto cambiare le carte in tavola, mando un messaggino all’ego di Renzi che si vuole fregiare di essere un paladino dei diritti riuscirebbe facendo diventare il suo partito pro ddl Zan dopo l’Arabia Saudita, potrebbe riscattarsi“.
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