Crisi di governo, vertice M5S con Di Maio, Casaleggio e Di Battista
Continuano il confronto politico dopo la spaccatura M5S-Lega e l’apertura di una crisi politica, con Matteo Salvini che chiede le elezioni anticipate: i vertici pentastellati Luigi Di Maio, Davide Casaleggio e Alessandro Di Battista sono impegnati in un vertice.
L’incontro tra i massimi esponenti del Movimento 5 Stelle arriva in una giornata in cui la Lega ha ribadito l’intenzione di accelerare i tempi per elezioni anticipate.
“Oggi – ha spiegato il M5S – c’è stata una riunione a Roma. Tra i presenti, oltre a Luigi Di Maio: Alessandro Di Battista, Paola Taverna, Nicola Morra, Riccardo Fraccaro, Alfronso Bonafede, Massimo Bugani, Francesco D’Uva, Giancarlo Cancelleri, Stefano Patuanelli, Davide Casaleggio. Al centro della riunione il futuro del movimento e i problemi del Paese. L’incontro è stato molto positivo. Tutti concordano che contestualmente al ritorno al voto sia prioritario approvare con l’ultimo voto la riforma per il taglio dei 345 parlamentari”.
E ancora: “Andiamo al voto – è stato il ragionamento dei presenti – tagliando 345 poltrone. Completiamo l’opera. Tagliamo il prima possibile quelle poltrone, anche prima delle discussioni in Parlamento sulle mozioni di sfiducia a Conte. Ci manca un voto e taglieremo 345 stipendi, 345 poltrone e gli italiani avranno un Paese che spreca di meno e investe di più, visto che si risparmieranno 500 milioni di euro da investire in strade, scuole e abbassamento delle tasse”.
Berlusconi: “Accordo nel centrodestra prima del voto”
Acque agitate intanto anche in Forza Italia. In una nota l’ex premier ha chiesto un accordo prima del voto, proprio come alle Elezioni Politiche del 2018. “Non saranno adesso le manovre di palazzo, i disperati tentativi propri del peggior teatrino della politica a risolvere i problemi degli italiani”, ha detto Berlusconi, ricordando che la coalizione di centrodestra governa “la maggior parte delle Regioni e dei Comuni con successo”. Il Cavaliere chiede di “non fare perdere al Paese altro tempo” con “avventurismi”. “Scegliamo la via della chiarezza: sottoscriviamo un accordo prima del voto”, “scriviamo un programma tutti insieme” per mettere in campo “la squadra dei sì”.
Sul fronte Pd, intanto, il capogruppo del Pd Andrea Marcucci chiederà in conferenza di capigruppo al Senato di calendarizzare prima della mozione di sfiducia della Lega al premier Giuseppe Conte, la mozione di sfiducia del Pd a Salvini, che era stata depositata sia alla Camera che al Senato. Lo si apprende da fonti parlamentari Dem.