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    Salvini chiede incontro a Mattarella: si apre la crisi di governo? Lui però smentisce: “Vado avanti tranquillo”

    Il ministro dell'Interno sarebbe pronto ad andare al Quirinale per rassegnare le sue dimissioni

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 18 Lug. 2019 alle 21:38 Aggiornato il 18 Lug. 2019 alle 22:57

    Salvini avrebbe chiesto un incontro a Mattarella: si apre la crisi di governo?

    Matteo Salvini sarebbe pronto ad aprire la crisi di governo: a conferma di ciò vi sarebbe un incontro che il vicepremier avrebbe chiesto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

    Indiscrezioni provenienti sia dal Quirinale che dalla Lega dicono che il Capo dello Stato e il ministro dell’Interno potrebbero vedersi già nella tarda serata di giovedì 18 luglio o, al più tardi, venerdì 19.

    L’intenzione del vicepremier sarebbe quella di rassegnare le sue dimissioni a Mattarella, aprendo di fatto, la crisi di governo.

    D’altronde l’ultima data utile per andare a votare a settembre scade il 20 luglio: ecco perché, se volesse ritornare alle urne, il leader della Lega non avrebbe altra scelta che staccare subito la spina.

    Con i sondaggi che danno il Carroccio stabile al 37 per cento, Salvini è padrone del proprio destino e può decidere di interrompere l’esperienza di governo con il Movimento 5 Stelle in qualsiasi momento.

    L’indiscrezione arriva al termine dell’ennesima giornata ricca di fibrillazioni all’interno dell’esecutivo.

    L’ennesima giornata di scontro tra Lega e M5S

    Dopo il voto del M5S a sostegno di Ursula von der Leyen alla presidenza della Commisione europea, Salvini aveva attaccato l’alleato di governo scrivendo sul suo profilo Twitter: “M5s e Pd? Da due giorni sono già al governo insieme, per ora a Bruxelles”.

    Le dichiarazioni fanno il paio con quelle in cui il leader della Lega aveva avvertito il premier Conte affermando: “Se arrivano altri no cade il governo”.

    Il Movimento 5 Stelle, dal canto suo, aveva intimato a Salvini, attraverso le parole del capo politico Luigi Di Maio di “scegliere tra l’interesse del suo partito e quello del Paese – aggiungendo che – così non si può andare avanti”.

    Il vicepremier d’altronde deve far fronte al caso dei presunti fondi russi alla Lega, con l’opposizione e persino i suoi alleati di governo, che gli hanno chiesto di riferire in Parlamento.

    Fondi russi alla Lega, tutta la storia in 40 punti

    Intervenuto nella serata di giovedì 18 a un comizio a Lecco, intanto, il ministro dell’Interno ha ribadito che “se le cose si fanno si va avanti, altrimenti si va a casa”.

    E alla folla che gridava “elezioni, elezioni”, Salvini ha risposto con un sibillino “vediamo”.

    Concetto poi ribadito anche alla trasmissione di Rete 4 Fuori dal Coro durante la quale è intervenuto.

    “Domani non cade nessun governo semplicemente vado avanti tranquillo ma se ci sono dei si” ha dichiarato Salvini.

    Le prossime ore potrebbero essere caldissime sul fronte politico.

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