Crisi governo: la Lega presenta mozione di sfiducia a Conte
Primo atto formale della crisi di governo con la Lega che presenta una mozione di sfiducia in Senato al premier Giuseppe Conte.
Lo ha comunicato in una nota il partito guidato dal ministro dell’Interno Matteo Salvini.
“Troppi no (da ultimo il clamoroso e incredibile no alla Tav) fanno male all’Italia che invece ha bisogno di tornare a crescere e quindi di andare a votare in fretta. Chi perde tempo danneggia il Paese e pensa solo alla poltrona” si legge nel comunicato diffuso alla stampa.
Nella tarda mattinata del 9 agosto è stata depositata la mozione con, a prima firma del capogruppo Massimiliano Romeo.
Ecco il testo della mozione:
“Il Senato, premesso che: l’esame in aula delle mozioni riguardanti la TAV ha suggellato una situazione di forti differenze di vedute, tra le due forze di maggioranza, su un tema fondamentale per la crescita del paese come lo sviluppo delle infrastrutture; tenuto conto che: il Presidente del Consiglio non era presente in aula, nel momento delle votazioni sulle citate mozioni, per ribadire l’indirizzo favorevole alla realizzazione dell’opera che egli stesso aveva dichiarato pochi giorni prima nell’altro ramo del Parlamento e si è verificata la situazione paradossale che ha visto due membri del governo presenti esprimere due pareri contrastanti; preso atto che: le stesse divergenze si sono registrate su altri temi prioritari dell’agenda di governo quali la giustizia, l’autonomia e le misure della prossima manovra economica; visto l’articolo 94 della Costituzione e visto l’articolo 161 del Regolamento del Senato della Repubblica, esprime la propria sfiducia al Governo presieduto dal Prof. Giuseppe Conte”
La decisione del Carroccio ovviamente non è inaspettata, anzi. Si tratta del primo atto formale della Lega dopo le parole di Matteo Salvini che aveva affermato la fine dell’esecutivo gialloverde, invocando il ritorno alle urne.
Il premier Conte, dal canto suo, aveva chiesto che la crisi venisse “parlamentarizzata”. Non è ancora, comunque, quando avverrà il voto di fiducia. L’aula del Senato, infatti, è attualmente chiusa per ferie e, prima di procedere alla votazione, bisogna dare il tempo necessario ai senatori di ritornare dalle ferie.
Anche su questo, nelle prossime ore, potrebbe aprirsi una vera e propria battaglia politica. Salvini, infatti, preme affinché si voti prima di Ferragosto affinché si possa andare al voto entro il 13 ottobre. Il premier Conte, invece, non avrebbe nessuna fretta e potrebbe rinviare il tutto al 20 agosto, con le camere che a quel punto potrebbero essere sciolte intorno al 23.
Le prossime ore, dunque, saranno caldissime sul fronte politico.
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