Governo Draghi, le ultime notizie
GOVERNO NEWS – Sono ore decisive per la formazione del Governo Draghi. Chiuso il primo giro di consultazioni, il premier incaricato domattina riceverà le parti sociali e dal pomeriggio avvierà il secondo giro di colloqui con i partiti, che si concluderà nel pomeriggio di martedì. Il nuovo governo dovrebbe vedere la luce entro la fine della prossima settimana.
Resta da definire, però, la composizione della nuova maggioranza. Draghi ha incassato finora l’appoggio del Partito democratico e di Forza Italia e il Sì incondizionato di Italia Viva. Anche il Movimento 5 Stelle – sebbene diviso al suo interno – si è detto disponibile a sostenere il governo, auspicando peraltro che si tratti di un esecutivo politico che parta dall’alleanza con Pd e Leu.
E allora il principale nodo da sciogliere riguarda il ruolo della Lega: Matteo Salvini ha dichiarato che con Draghi sono emersi punti di “sintonia” e che il Carroccio “a differenza di altri non pone veti”, lasciando intendere quindi che la Lega è pronta a entrare nel governo [Leggi anche: Ecco cosa si nasconde dietro la svolta della Lega su Draghi: qual è il vero obiettivo di Matteo Salvini].
Questo scenario, tuttavia, non entusiasma il centrosinistra, in particolare il Pd – che, comunque vada, sosterrà il Governo Draghi – e Liberi e Uguali, la cui delegazione l’altro giorno ha dichiarato la propria contrarietà a governare con i sovranisti. Quanto a Fratelli d’Italia, infine, Giorgia Meloni ha già chiarito che il suo partito sicuramente non farà parte del nuovo governo: da stabilire se opterà per un voto contrario o per l’astensione.
Di seguito le ultime notizie di oggi, aggiornate in tempo reale.
Governo Draghi, news in diretta
Ore 15,00 – Zingaretti: “Salvini? Ha dato ragione a noi, non spostato il Pd” – “Salvini ha dato ragione al Pd. Non ci siamo spostati noi Oggi siamo un punto di riferimento nella costruzione di questa operazione di governo, a cui collaboriamo. La linea del Pd è con Draghi con le nostre idee e i nostri valori, che la storia conferma hanno avuto fondamento”. Lo ha detto il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, ospite del programma tv Mezz’ora in più in onda su Rai3.
Ore 14,00 – Retroscena TPI – Mattarella consiglia Draghi: “Non fare ministri leader di partito”. Voci di una telefonata di Conte a Salvini: “Entra nel governo”. Leggi l’articolo integrale.
Ore 12,30 – Salvini: “Spero che il Governo Draghi non si divida fra destra e sinistra” – “Non faccio partire un governo per vendetta nei confronti di qualcuno o per togliermi delle soddisfazioni. Io credo che si sommino i voti di tutte le forze che daranno vita a questo governo”. Lo dice il leader della Lega, Matteo Salvini, in una intervista a Radio24. “All’ordine del giorno ci sono salute, lavoro, scuola e portafoglio degli italiani: su questi temi spero che il Governo, se andrà a nascere, non si divida in fazioni, fra destra e sinistra”.
Ore 10,00 – Renzi: “Adesso tutti dicono meno male che c’è Draghi” – “Adesso tutti dicono: meno male che c’è Draghi. Credo che il salto sul carro diventerà quest’anno una specialità olimpica”. Lo dice Matteo Renzi, leader di Italia Viva, in una intervista a Quotidiano Nazionale. “L’importante è che il Paese sia in buone mani. All’Italia arrivano 209 miliardi, tanti soldi quanti mai ne abbiamo avuti: e secondo me Conte non era la persona giusta per spenderli. Draghi sì”. Le trattative fallite per il Conte ter? “Non c’era nessuna volontà di cambiare”, osserva Renzi. “Loro pensavano che io fossi come loro: pensavano di potermi accontentare con qualche ministero. Quando ho capito che non solo si stavano arroccando, ma tentavano pure di comprarmi, ho rotto tutto”.
Ore 09,00 – Molinari (Lega): “Se entriamo nel governo vogliamo Salvini ministro” – “Se il governo Draghi sarà un governo politico, mi sembrerebbe normale che tra i ministri ci fosse anche Matteo Salvini”. Lo dichiara Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera, in una intervista al Corriere della Sera. “In segreteria abbiamo deliberato che il nostro appoggio non potrà essere né esterno, né un’astensione”, sottolinea il presidente dei deputati leghisti. “Non potremmo assumerci responsabilità senza poter dire una sillaba. E dunque, la mia opinione è che il primo a dover entrare in squadra debba essere Matteo Salvini, segretario del partito di maggioranza relativa”. Leggi l’articolo integrale.
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