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    Crisi di governo, ultime notizie. Draghi si è dimesso al Quirinale. Mattarella ha annunciato lo scioglimento delle Camere: si vota il 25 settembre. Di Maio: “L’Italia ha ancora bisogno di Draghi”

    Credit: ANSA/CLAUDIO PERI
    Di Redazione TPI
    Pubblicato il 21 Lug. 2022 alle 07:13 Aggiornato il 21 Lug. 2022 alle 20:23

    Crisi di governo, le ultime notizie di oggi 21 luglio 2022

    Oggi, giovedì 21 luglio 2022, Mario Draghi terrà un nuovo discorso di fronte alla Camera, dopo la fiducia incassata ieri al Senato senza i voti di Movimento 5 stelle, Lega e Forza Italia. Oggi Draghi è atteso al Quirinale per discutere del futuro della legislatura e dell’ipotesi di un nuovo governo da lui presieduto, come chiesto dal centrodestra.

    Crisi di governo, le ultime notizie

    Ore 20.18Di Maio: “L’Italia ha ancora bisogno di Draghi” – “Non starò  mai con populisti e sovranisti”, lo ha detto Di Maio in un’intervista al Corriere della Sera

    Ore 20.17 – Elezioni, Mattarella conferma la data del 25 settembre. Prima riunione nuove Camere il 13 ottobre – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha fermato il decreto che convoca le elezioni per la data del 25 settembre.

    Ore 19.45 – Mara Carfagna prende le distanze ma non lascia Fi 

    Ore 19.27 – Mara Carfagna lascia Forza Italia – Anche la senatrice Mara Carfagna ha annunciato di voler lasciare il suo partito perché il mancato voto in Senato a Draghi andrebbe “contro gli interessi del Paese” e i suoi valori.

    Ore 18.26 – L’intervento di Draghi in Cdm – “Buonasera a tutti, come sapete, questa mattina ho rassegnato le mie dimissioni nelle mani del Presidente della Repubblica, che ne ha preso atto, chiedendo di restare in carica per gli affari correnti”. Lo ha dichiarato Mario Draghi al consiglio dei Ministri”.

    “Voglio ringraziare prima di tutto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per la fiducia accordatami e per la saggezza con cui ha gestito questa fase di crisi. Voglio poi ringraziare voi tutti, per la dedizione, la generosità, il pragmatismo che avete dimostrato in questi mesi”.

    “Dobbiamo essere molto orgogliosi del lavoro che abbiamo svolto, nel solco del mandato del Presidente della Repubblica, al servizio di tutti i cittadini. L’Italia ha tutto per essere forte, autorevole, credibile nel mondo. Lo avete dimostrato giorno dopo giorno in questi mesi di Governo. Ora dobbiamo mantenere la stessa determinazione nell’attività che potremo svolgere nelle prossime settimane, nei limiti del perimetro che è stato disegnato. In particolare, dobbiamo far fronte alle emergenze legate alla pandemia, alla guerra in Ucraina, all’inflazione e al costo dell’energia”.

    “Dobbiamo portare avanti l’implementazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – anche per favorire il lavoro del Governo che ci succederà. Porterò con me un ricordo molto bello di queste riunioni, degli scambi che ho avuto individualmente con voi.
    Ci sarà ancora tempo per i saluti. Ora rimettiamoci al lavoro”.

    Ore 18.22 – Si vota il 25 settembre – Mario Draghi ha confermato in Consiglio dei ministri la data delle nuove elezioni: si vota il 25 settembre.

    Ore 17.45 – Mattarella ha sciolto le camere – Sergio Mattarella ha ufficialmente convocato nuove elezioni dopo che il premier Mario Draghi ha controfirmato il decreto di scioglimento delle Camere. Queste si terranno entro 70 giorni a partire da oggi. Nel discorso pronunciato al Quirinale il presidente della Repubblica ha sottolineato l’importanza di proseguire celermente verso la formazione di un nuovo esecutivo per mettere in sicurezza il Paese e realizzare le azioni necessarie a contrastare l’inflazione e ricevere le prossime tranches del Pnrr. “Il periodo che attraversiamo non ammette pausa”, ha dichiarato Mattarella, auspicando che vi sia da parte di tutti un contributo costruttivo “nell’interesse superiore dell’Italia”. Il discorso integrale

    Ore 17.30 – Draghi al Quirinale per lo scioglimento delle Camere – Draghi è arrivato al Quirinale per controfirmare il decreto di scioglimento delle Camere del presidente Sergio Mattarella

    Ore 16.00 – Macron: “Draghi grande uomo di Stato” – “Draghi grande uomo di Stato e partner affidabile”, lo ha detto il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron nelle ore successive alle dimissioni dell’ex capo della Bce, rimasto in carica alla guida dell’Italia per 17 mesi.

    Ore 15.55 – Crisi di governo e Bce, lo spread vola e tocca i 244 punti – Lo spread tra Btp e Bund, vola e tocca i 244 punti dopo la conferenza stampa della presidente della Bce, Christine Lagarde, in cui ha annunciato per la prima volta dal 2011 un aumento dei tassi, pari a 50 punti base. Dopo un iniziale calo seguito al balzo dell’apertura di stamattina, la differenza tra i rendimenti sui titoli di stato decennali di Italia e Germania raggiunge di nuovo i massimi di giornata scontando, più di altri, anche le tensioni politiche con le dimissioni di Mario Draghi. Il rendimento del decennale italiano è sempre superiore quello della Grecia.

    Ore 15.50 – Bce: Lagarde non si esprime su dimissioni Draghi – La Bce “non si esprime su temi politici”. Così la presidente dell’Eurotower, Christine Lagarde, a chi chiedeva un commento sulle dimissioni di Mario Draghi, da presidente del Consiglio.

    Ore 15.40 – FI, Gelmini: ministri esclusi da vertici, io convinta e addolorata – “Siamo sempre stati esclusi da qualunque vertice che discutesse del futuro del governo”. Così Maria Stella Gelmini, ministra per gli Affari regionali parlando dell’esperienza di ministro e di quella del collega Renato Brunetta che, come lei, ha lasciato Forza Italia. Gelmini l’ha detto in collegamento con Skytg24. E sul cosiddetto ‘fuoco amico’ nei suoi confronti ha respinto le critiche intese come un modo per “derubricare a questioni personali ragioni politiche, come le mie e quelle di Brunetta, rispetto alla scelta scellerata” di far cadere il governo. Infine ha ribadito la decisione presa: “Sono convinta, anche se addolorata, ma non mi riconosco in un movimento che ha svenduto la sua storia accodandosi alla Lega e con scelte che non rimandano più al credo riformista e liberale che Forza Italia ha sempre avuto”.

    Ore 15.20 – Letta ai partiti: “Si firmi un patto sulle riforme del Pnrr” – “Tutti i partiti devono rispettare il processo delle riforme legate al Pnrr, è impossibile non farlo con questi soldi”. Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, aggiungendo che proporrà a tutte le formazioni politiche in campagna elettorale “di firmare un patto, affinché tutti rispettino questo programma e queste scelte, perché questi soldi sono per l’Italia ma sono soldi europei. Spero che tutti lo firmino”.

    Ore 14.10 – Anche Cangini lascia FI: “Fiducia presupponeva uscita”- Anche Andrea Cangini lascia Forza Italia. Lo conferma il senatore azzurro, che ieri ha votato la fiducia al governo Draghi in dissenso dal partito restando in aula a differenza dagli altri forzisti.   “Sono consapevole del fatto che, rinnovando la fiducia al presidente del Consiglio in coerenza con quanto detto e fatto da Forza Italia fino a due giorni fa, mi sarei messo automaticamente fuori dal partito”, ha aggiunto.

    Ore 13.30 – Tajani: “Letta non si preoccupi di Fi, faccia mea culpa” – “Enrico Letta invece di preoccuparsi di Forza Italia, faccia mea culpa perché il suo progetto di campo largo ha provocato le dimissioni di Mario Draghi e poi ha impedito la nascita di un Governo Draghi senza M5S come avevamo chiesto noi”. Lo scrive su Twitter il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani.

    Ore 13.00 – Di Maio: “Conte e Salvini vogliono destabilizzare Paese”- Far cadere il governo Draghi “e’ stato solo il primo atto di un percorso che vede uniti Conte e Salvini nel cercare di portare l’Italia fuori dalle alleanze storiche, di destabilizzarla da un punto di vista economico”. Lo dice Luigi Di Maio, ministro degli Esteri, incontrando i cronisti. L’esecutivo, sottolinea, “aveva una chiara posizione internazionale che collocava l’Italia con i suoi alleati storici. E non e’ un caso che questo governo sia stato buttato giu’ da due forze politiche che strizzano l’occhiolino a Putin”.

    Ore 12.21 – Governo, fonti: verso elezioni il 18 settembre – A quanto apprende l’Adnkronos da autorevoli fonti di governo, è il 18 settembre la data sulla quale si sta ragionando in queste ore per il ritorno alle urne. Una data che da alcuni viene data ormai per certa e che dovrebbe essere ufficializzata già nelle prossime ore, dopo gli incontri del Capo dello Stato Sergio Mattarella con i presidenti delle Camere.

    Ore 11.16 – Brunetta ha lasciato FI – “Forza Italia ha tradito i suoi valori”, avrebbe detto il senatore ed ex ministro.

    Ore 11.15 – Conte a M5s: “Noi costretti a giocare sempre in difesa” – “Ieri abbiamo affidato il nostro intervento a Ettore Licheri. La nostra strategia era costruita su due pilastri: un’agenda sociale e una garanzia di un perimetro di leale collaborazione. Abbiamo sempre dovuto giocare in difesa, perché tante altre forze politiche attaccavano le nostre misure”, dice Giuseppe Conte ai deputati M5S riuniti in assemblea.

    Ore 10.50 – Casellati al Colle alle 16.30, alle 17 sale Fico – A quanto si apprende da ambienti parlamentari il presidente del Senato Elisabetta Casellati salirà al Quirinale alle 16.30. Alle 17 toccherà invece al presidente della Camera Roberto Fico.

    Ore 10.40 – Mattarella vede presidenti Camere in base art.88 sullo scioglimento – Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella,  ricevera’ nel pomeriggio al Palazzo del Quirinale i Presidenti delle Camere, ai sensi dell’art. 88 della Costituzione.

    Ore 10.12 – Draghi si è dimesso e ha lasciato il Quirinale – Il presidente del consiglio Mario Draghi ha lasciato il Quirinale dopo il colloquio con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il colloquio e’ durato poco meno di mezz’ora. Mattarella ha ricevuto il Presidente Draghi che ha reiterato le dimissioni del Governo da lui presieduto Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto al Palazzo del Quirinale il Presidente del Consiglio dei Ministri, Prof. Mario Draghi, il quale, dopo aver riferito in merito alla discussione e al voto di ieri presso il Senato, ha reiterato le dimissioni sue e del Governo da lui presieduto. Il Presidente della Repubblica ne ha preso atto. Il Governo rimane in carica per il disbrigo degli affari correnti.

    Ore 09.10 – Draghi: “Mi sto recando dal presidente della Repubblica per comunicare le mie determinazioni” – “Alla luce dei fatti di ieri al Senato, “chiedo di sospendere la seduta recarmi al Quirinale e comunicare le mie determinazioni”. Queste le parole del Presidente del Consiglio, Mario Draghi, in aula a Montecitorio. L’intervento preceduto da un lungo applauso e da un momento di commozione del presidente.

    Ore 08.48 – Draghi arrivato a Palazzo Chigi – Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, è appena arrivato a Palazzo Chigi. Alle 9 il premier è atteso alla Camera per le comunicazioni, a seguire -dopo un probabile Cdm lampo- dovrebbe recarsi al Quirinale per le dimissioni. Nella sede del governo è arrivato da pochi minuti anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Roberto Garofoli.

    Ore 07.15 – Il premier Draghi annuncerà le dimissioni alla Camera – Il presidente del Consiglio Mario Draghi stamattina alla Camera annuncia la propria intenzione di andare a dimettersi al Quirinale. Non è bastata la fiducia incassata in Senato, arrivati con soli 95 voti favorevoli: il risultato più basso che il governo ha ottenuto in questa legislatura. Un numero esiguo per proseguire il cammino del governo. A mettere la parole fine non è solo il Movimento 5 stelle che non partecipa al voto ma pesano sull’esito le assenze di Lega e Forza Italia che lasciano l’emiciclo. I senatori di Conte però garantiscono il numero legale rimanendo in Aula, come “presenti non votanti”.

    Ore 7.00 – Forza Italia: “Gelmini, non ho parlato con Berlusconi” – “Ho ascoltato le dichiarazioni dei rappresentanti di Forza Italia che hanno – francamente con una leggerezza colpevole – consegnato il Paese all’instabilità”. Così il ministro degli Affari regionali Maria Stella Gelmini intervistata allo Speciale Tg1, dopo l’addio a Forza Italia. “Trovo che nel momento in cui si decide di mettere una forza politica che ha la storia di Forza Italia – che è sempre stata moderata, europeista, atlantista – sullo stesso piano del M5S francamente non posso riconoscermi in questa scelta. Credo che non sia attribuibile direttamente al presidente Berlusconi”, precisa. “Sono convinta che se il presidente Berlusconi avesse potuto non essere spettatore, ma avesse potuto valutare l’operato del governo Draghi e al tempo stesso la crisi da Roma, in presenza, durante queste giornate infinite credo che l’esito della crisi sarebbe stato diverso”. Con Berlusconi “io non ho parlato, anche perché devo dire che sono stati fatti incontri tardivi con i gruppi parlamentari, solo oggi”, spiega.

    Ore 06.00 – Ue: ‘Attendiamo con ansia di continuare cooperazione con Italia’ – “La Commissione europea non commenta mai gli sviluppi politici nei Paesi membri”, ma la presidente Ursula von der Leyen “ha più volte sottolineato la cooperazione stretta e costruttiva con il premier Mario Draghi”. Lo ribadisce il portavoce capo della Commissione, Eric Mamer, in un riferimento agli ultimi sviluppi politici in Italia, riaffermando che von der Leyen “attende con ansia di continuare la cooperazione con le autorità italiane su tutte le politiche e priorità Ue”.

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