Crisi di governo, le ultime notizie di oggi 16 luglio 2022
CRISI GOVERNO ULTIME NOTIZIE – Dopo le dimissioni rassegnate dal premier Draghi, ma respinte dal Capo dello Stato, i partiti cercano una soluzione allo stallo politico. Al momento il Draghi Bis appare sempre più difficile, e le elezioni anticipate più vicine. In una nota congiunta Lega e Forza Italia hanno chiuso la porta ai 5 Stelle dichiarando che “Non si può più contare su di loro”. Giorgia Meloni, che si è detta sicura che la crisi non rientrerà, continua a invocare le elezioni, mentre il Pd, così come Renzi che ha lanciato una petizione per un Draghi-bis, è al lavoro per ricomporre la frattura. Per Letta “ci sono le condizioni per andare avanti, il M5S resti della partita mercoledì per rilanciare il governo”. “L’Italia non vuole il voto il 25 settembre”, spiega il segretario dem, ma in caso di elezioni “noi ci saremo”. Il Movimento 5 Stelle, dopo il non voto alla fiducia al Senato che ha di fatto aperto la crisi di governo, appare sempre più diviso al suo interno: Patuanelli ha detto che se Conte lo chiederà, i ministri grillini sono pronti a dimettersi. Intanto undici sindaci, tra cui quelli di Roma e Milano, hanno scritto a al premier: “Vai avanti”. Ultimatum di Forza Italia: “Draghi bis senza grillini o elezioni”. Di seguito, le ultime notizie di oggi, sabato 16 luglio 2022, sulla crisi di governo.
Ore 20 – Intervento di Conte sui social: “Siamo stati noi a subire un ricatto. Il nostro no non era alla fiducia ma una reazione alle umiliazioni subite. Senza risposte chiare sui nostri 9 punti nessun appoggio a Draghi” – Il presidente del M5S parla in streaming dall’assemblea congiunta dei parlamentari M5s: “Il nostro no non era alla fiducia ma una reazione alle umiliazioni subite”. “Qualcuno ha parlato di ricatto? Lo abbiamo subito, quando abbiamo partecipato alla votazione è chiaro che abbiamo provato a circoscrivere al minimo il significato politico di questa linearità e coerenza. Non era un’astensione né una mozione, ma il premier ne ha tratto le conseguenze che ha dovuto. Ritenevamo che potesse operare in maniera diversa. Ma abbiamo ricavato che quella nostra mancata partecipazione sia stata interpretata come una rottura”. Secondo Conte, i margini numerici del governo ci sono, “ma quest’esecutivo è nato con un voto online della comunità 5 Stelle che ha condizionato il nostro appoggio alla transizione ecologica”. “Draghi ne ha tratto le conseguenze che ha ritenuto, confidavamo potesse optare per un percorso diverso” rispetto alla scelta di dimettersi, ma il non voto del Movimento al Senato “non era il significato di un voto contrario alla fiducia, ma dal comunicato di Draghi abbiamo visto che la nostra linearità è stata intesa come elemento di rottura, ne prendiamo atto”. “Tutti stanno facendo pressione perché Draghi prosegua, noi non vogliamo tirarlo per la giacchetta, ma non potremo condividere alcuna responsabilità di governo se non ci sarà chiarezza sul documento politico consegnato e indicazione concreta sulla risoluzione di quelle questioni – ha detto il leader M5S Conte- Purtroppo non è più tempo dichiarazioni di intenti, ma definire un’agenda di governo chiara e un cronoprogramma specifico, valuterà Draghi se ci sono le condizioni per il M5S di inserire la sua azione politica in un contesto che si sta rivelando poco coeso”. “Abbiamo invitato il presidente Draghi a confrontarsi con noi sulle urgenze da noi indicate che esprimono il nostro disagio politico nei confronti di questo perimetro di maggioranza ed esprimono anche le forme per superare l’emergenza. La risposta non è ancora avvenuta, c’è stata qualche generica apertura, ma non un’indicazione concreta sulla soluzione di esse. Noi chiediamo risposte risolutive”, ha sottolineato Conte. Senza risposte chiare, “è evidente che il M5S non potrà condividere una responsabilità diretta di governo, ci sentiremo liberi e sereni di votare e partecipare quel che serve al Paese di volta in volta, quel che serve ai cittadini portando avanti la nostra azione politica del tutto disinteressatamente”.
Ore 19:33 – Berlusconi e Salvini: “Piena sintonia” Nuova telefonata oggi tra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi: i due leader confermano piena sintonia. Lo riferiscono fonti leghiste, senza specificare se i leader della Lega e di Forza Italia, finora in bilico, propendano più per il sì al voto, o i “tempi supplementari” per il governo Draghi. Lunedì dalle 20:30 il segretario della Lega vedrà a Roma i suoi parlamentari. La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni , attraverso il Corriere della Sera, si è rivolta proprio a Lega e Forza Italia dopo lo scoppio della crisi: “Grave se volessero portare avanti il governo Draghi”.
Ore 19:30 – La petizione di Italia viva per il Draghi bis supera le 50mila firme La petizione rilanciata da Italia viva per il ”Draghi bis” ha superato le cinquantamila firme. Questa sera dalle 21 alle 24 microfoni aperti su Radio Leopolda per la maratona a favore di Draghi con Matteo Renzi e Roberto Giachetti .
Ore 19:13 – Conte: “Parlerò tra poco” – “Vi parlerò tra poco” ha detto Giuseppe Conte ai cronisti uscendo dalla sede del Movimento cinque stelle in via di Campo Marzio a Roma e recandosi all’assemblea congiunta dei parlamentari M5s prevista per le 19.30.
Ore 19:06 – Pd: costo della crisi rovinoso, non è il momento di salti nel buio – Il conto di questa crisi di governo è rovinoso già ora. Il Pnrr e l’Agenda sociale, pensata per aiutare milioni di persone in difficoltà, rischiano di andare in fumo. La lista di ciò che stiamo per perdere è lunga e dolorosa. È il momento della serietà, non del salto nel buio». Lo scrive il Partito democratico su Twitter, postando l’elenco delle misure che rischiano di saltare in caso di caduta del governo.
Ore 18:36 – Orlando: ogni ipotesi senza M5s non è percorribile – Secondo il ministro del Lavoro Andrea Orlando, che è intervenuto a margine della Festa dell’Unità in corso a Napoli, “tutte le ipotesi diverse da un governo con dentro i Cinquestelle sono a fortissimo rischio e non mi paiono percorribili”. “Non posso che unirmi all’appello del segretario Letta – ha aggiunto Orlando – chiedendo al M5s di non indebolire la possibilità di realizzare un’agenda sociale che oggi è sul tavolo, che è oggetto del confronto con le parti sociali, e che rischia di bloccarsi se dovesse venire meno il loro contributo alla squadra di governo e fatalmente dovesse venire meno il governo”.
Ore 18:17 – Gualtieri: prospettiva sciagurata da scongiurare – “Una crisi di governo in questo momento è una prospettiva sciagurata che noi dobbiamo scongiurare con tutto il nostro impegno e con tutta la nostra iniziativa politica”. Lo ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, nel corso del suo intervento al congresso nazionale del Psi.
Ore 18 – Slitta alle 19.30 l’assemblea congiunta del M5S – L’assemblea congiunta del Movimento 5 stelle, inizialmente fissata alle 18,30, slitta di un’ora alle 19,30. La riunione dovrebbe durare fino alle 23 di questa sera e non si esclude che possa proseguire nella giornata di domani.
Ore 17:27 – Calenda, responsabilità crisi è anche di Pd e FI – “È incredibile che anche di fronte al baratro rappresentato dalle conseguenze delle dimissioni di Draghi i partiti che si dichiarano europeisti non riescano a parlare con una voce sola. Forza Italia e Pd continuano a blandire i loro alleati populisti invece di chiedere insieme con forza a Draghi di restare e dare disponibilità a sostenere un’agenda riformista. La responsabilità di questa crisi è loro tanto quanto dei 5S e della Lega”. Lo afferma il leader di Azione Carlo Calenda.
Ore 17:24 – Di Maio: “Se non si supera prova mercoledì al voto il 25 settembre” – “Se salta il Governo Draghi salta il tetto massimo al gas a livello europeo”. Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, in collegamento al congresso del Partito socialista italiano. Se non si supera la prova di mercoledì “si va al voto il 25 settembre”, ha aggiunto. “Serve maturità, basta veti e bandierine”.
Ore 15.55 – Concluso dopo 5 ore Consiglio nazionale del M5s. Assemblea dei parlamentari con Conte alle 18.30 – Si è concluso il Consiglio nazionale del M5s. La riunione è durata circa cinque ore. Alle 18.30 l’assemblea congiunta di deputati e senatori M5S con il leader Giuseppe Conte per fare il punto della situazione sulla crisi di governo.
Ore 15.50 – Salvini lunedì sera incontrerà i parlamentari della Lega – Matteo Salvini incontrerà lunedì sera, alle ore 20.30, tutti i parlamentari della Lega a Roma. Il segretario federale intende fare il punto con deputati e senatori all’inizio della settimana che sarà risolutiva per le sorti del governo Draghi, atteso in Parlamento mercoledì 20.
Ore 15.30 – D’Incà: “Riforme Pnrr a rischio, da giustizia a concorrenza” – Uno scenario “estremamente critico” con i decreti legge pendenti in Parlamento che potrebbero subire uno stop e con le “riforme abilitanti per raggiungere gli obiettivi del Pnrr entro dicembre 2022” che non giungerebbero al traguardo, dalla concorrenza, ancora da approvare in Parlamento, alla giustizia, che aspetta invece i decreti attuativi. E’ l’allarme che lancia il ministro 5S per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà in caso di “dimissioni del governo” mentre è in corso il Consiglio nazionale del Movimento 5 Stelle per decidere la linea da tenere sulla crisi in corso. Al palo resterebbe anche la riforma del fisco.
Ore 14.45 – Renzi: “Obiettivo petizione pro-Draghi 100mila firme” – “Non è il momento di arrendersi alla rassegnazione. Va fatto di tutto per arrivare al Draghi bis a cominciare dal firmare la petizione (obiettivo 100mila firme). È il tempo della responsabilità, non del rancore grillino”. Lo scrive su Twitter Matteo Renzi.
Ore 14.30 – Renzi: “Bis con i 5S? Decide Draghi. Un danno voto ora” – “Penso che andare a votare adesso sarebbe un danno per il Paese. Il Movimento 5 Stelle ha creato un disastro al Paese, dopodiché se Draghi ritiene di voler ripartire tocca lui, per me decide Draghi”. Lo ha detto il leader di Iv Matteo Renzi a margine dell’assemblea del partito, rispondendo a chi chiedeva se ci siano i margini per ricucire includendo anche il Movimento 5 Stelle, sottolineando di “avere come unico obiettivo” il ritorno di Draghi a Palazzo Chigi “con le forme che decide Draghi: Draghi, Draghi bis, rinvio alle Camere. Io non mi impicco alle formule”.”Non è il momento di arrendersi alla rassegnazione. Va fatto di tutto per arrivare al Draghi bis, a cominciare dal firmare la petizione, obiettivo 100 mila firme”, scrive Matteo Renzi su Twitter. “E’ il tempo della responsabilità, non del rancore grillino”, aggiunge il leader Iv.
Ore 13.45 – Tajani (FI): “Crisi irresponsabile. Mai più con M5S” – “Provocare una crisi di governo in un momento così complicato a livello nazionale e internazionale è veramente da irresponsabili. Tutto ciò che di negativo accade e accadrà è responsabilità esclusiva del Movimento 5 stelle. Noi abbiamo le idee molto chiare, non possiamo continuare a governare con i cinque stelle, la nostra presenza è alternativa alla loro. Se non ci sarà un altro governo Draghi senza i 5 stelle, si tornerà a votare”. Così, Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia.
Ore 12.20 – Renzi: “Bis di Draghi o voto. Referendum in Cassazione per stop a reddito di cittadinanza” – “Oggi è il momento di dimostrare che lo statista Draghi è diverso dallo stagista Conte. Draghi ha mostrato una visione, Conte ha messo in campo un’invidia. O Draghi fa il bis, alle sue condizioni, o si va a votare”. Lo ha detto Matteo Renzi intervenendo all’assemblea di Italia Viva. “Al M5s dico: state provando a distruggere ogni speranza per l’Italia. Chi alle elezioni andrà con il M5S, andrà senza di noi”, ha chiarito l’ex premier, che annuncia: “Martedì mattina alle 10 saremo a depositare in Cassazione il quesito referendario per abolire il reddito di cittadinanza”.
Ore 11.50 – Letta: “Italia non vuole voto il 25 settembre. Mercoledì il M5S sia della partita per il rilancio” – “Faccio un appello a tutte le forze politiche e al Movimento 5 stelle perché sia della partita mercoledì, con la voglia di rilanciare l’azione di governo rispetto ai nuovi grandi contenuti intervenuti, per la sostenibilità e le riforme. Il rapporto con i sindacati si è finalmente aperto e scongelato”, ha detto il leader Pd Enrico Letta nel suo intervento al congresso del Psi. “Nel Paese non c’è nessuna voglia e nessuna spinta per una crisi che porterebbe a un avvitamento e alle elezioni il 25 settembre”, ha osservato il segretario dem. “Se le elezioni ci saranno il 25 settembre noi ci saremo e combatteremo con tutta la nostra determinazione”, ha spiegato Letta. Se dovesse cadere il governo Draghi “la prima reazione in Europa sarà quella di dire che gli italiani sono sempre gli stessi: ‘gli abbiamo dato l’occasione di una quantità di soldi mai vista prima da usare per quegli investimenti non fatti nel passato e invece…’. “Dobbiamo agire, assieme, perché siamo dentro questo casino incredibile”, ha aggiunto Letta.
Ore 11.40 – Salvini: “Capricci e minacce li lascio ai signori dei No” – “Gli Italiani meritano e chiedono certezze e lavoro, sicurezza e innovazione, coraggio e lavoro di squadra, riconoscimento del merito e lealtà. La Lega sceglierà per il bene dell’Italia, capricci e minacce li lasciamo ai signori del No, cioè ai 5Stelle, e ai loro amici del PD”. Lo scrive il leader della Lega Matteo Salvini su Facebook.
Ore 11 – Letta: “Ci sono condizioni per andare avanti” – “Sono contento di essere qui ed esprimere un forte appello alle forze politiche che hanno sorretto con successo il cammino del governo Draghi in quest’anno e mezzo, perché questo cammini non si arresti, perché questo cammino venga rilanciato a partire da mercoledì con un nuovo voto di fiducia che stabilisca un percorso importante per completare le riforme che sono in cantiere e questo è l’impegno che noi stiamo mettendo da qui a mercoledì prossimo”. Lo ha detto Enrico Letta a margine del congresso del Psi in corso a Roma. “Sono sicuro che ci sono le condizioni per continuare il lavoro del governo Draghi. L’Italia e gli italiani, nella loro larga maggioranza, vogliono questo e i politici devono interpretare il volere degli italiani, che non vogliono una crisi al buio ma un governo che lavori e che dia risposte ai grandissimi problemi dell’inflazione e quelli portati da questa situazione internazionale”, ha aggiunto il segretario Pd.
Ore 11.55 – Bonetti: “Partiti la finiscano con teatrini assurdi” – “Crediamo fermamente che il paese abbia bisogno della guida del presidente Draghi. Per questo abbiamo messa in campo la petizione, per chiedere a tutti davvero, al presidente Draghi ma anche alle forze politiche, perché la smettano con i teatrini assurdi e si stia sull’agenda che serve al paese”. Lo ha detto la ministra Elena Bonetti a margine dell’assemblea di Italia Viva.
Ore 10.50 – Al via il nuovo il Consiglio nazionale del M5S slittato ieri – È cominciato il Consiglio nazionale del M5S, slittato da ieri sera a questa mattina. Il leader del Movimento Giuseppe Conte sta partecipando in collegamento dalla propria abitazione.
Ore 10.30 – Patuanelli: “Se Conte chiede ci dimettiamo ma non lo ha fatto” – Il Presidente Conte non ha mai chiesto ai Ministri di dimettersi, qualora lo chiedesse ci dimetteremmo all’istante. Non siamo degli aspiranti Di Maio”. Lo afferma il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli, del M5s.
Ore 9.35 – Calenda: “Molto difficile ricompattare situazione” – Per Carlo Calenda, leader di Azione, è “molto difficile ricompattare la situazione. Conte e il Movimento Cinquestelle hanno voltato le spalle all’italiano che tutta la comunità internazionale, politica e finanziaria, apprezza. Una follia – dice in un’intervista a Il Messaggero -. E tuttavia ritengo che Draghi si sia infastidito anche dell’atteggiamento del centrodestra che, un minuto dopo le sue dimissioni, ha cominciato a gridare al voto, al voto”. L’unico modo di tenere Mario Draghi a palazzo Chigi è che “i leader dei partiti più responsabili gli assicurino un sostegno leale su un’agenda di riforme molto precisa – spiega -. E non so neppure se sarà sufficiente. E comunque questo ragionamento implica che nella Lega prevalga la linea dei governisti, quindi degli esponenti più responsabili, e che il Pd rinunci ad avere Conte in maggioranza, il che francamente non mi pare probabile. Senza queste condizioni eviterei la figuraccia di andare a chiedere a Draghi alcunché”.
Ore 9.30 – Di Maio: “Crisi politica italiana potrebbe privare l’Ucraina di armi” – La crisi politica italiana potrebbe privare l’Ucraina di armi e di un supporto militare fondamentale nella sua lotta contro la Russia. E’ l’avvertimento lanciato dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio in una intervista rilasciata a ‘Politico’, durante la quale ha accusato gli oppositori del premier italiano Mario Draghi di fare il lavoro del presidente russo Vladimir Putin. “I russi stanno proprio ora festeggiando per aver fatto cadere un altro governo occidentale”, ha detto Di Maio. ”Ora dubito che possiamo inviare armi” in Ucraina e questo ”è uno dei tanti problemi seri”, ha detto il titolare della Farnesina. Ma non solo. “Se il governo cade mercoledì, non avremo il potere di firmare nuovi contratti energetici e questo è grave perché siamo andando verso l’inverno.
Ore 8.30 – Renzi: “Al lavoro notte e giorno per Draghi bis” – Abbiamo “mesi di grande tensione davanti a noi. Guerra in Ucraina, crisi energetica, tensioni migratorie legate alla carestia, inflazione ormai vicina alla doppia cifra con conseguenze devastanti sul potere d’acquisto delle famiglie. Davanti a questo scenario l’uscita di scena di Draghi toglie all’Italia un paracadute decisivo. Dunque in queste ore siamo al lavoro notte e giorno per costruire il Draghi Bis”. Lo dice in un’intervista a Il Messaggero Matteo Renzi, leader di Italia Viva, secondo il quale ci sono margini per ricomporre ma “la mossa adesso tocca al Premier. Aver restituito centralità a quella calamità naturale che risponde al nome di Movimento Cinque Stelle è stato un errore politico compiuto da tanti a cominciare dal Pd”. I grillini “sono un disastro continuo e i danni che hanno fatto a questo Paese si trascineranno per una generazione intera. Tuttavia la palla ora è nelle mani di Draghi.
Ore 8 – Meloni: “Dubito che la crisi rientrerà” – Fdi non chiede “le elezioni soltanto adesso, per i sondaggi favorevoli: lo diciamo da tempo, quando c’erano altri numeri. Senza una maggioranza coesa a sostenere il governo, arrivano solo compromessi al ribasso e spreco di risorse. Senza riforme. Tre governi diversi e i risultati li vediamo”. Lo dice in un’intervista al Corriere della Sera la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. “Tutti i Paesi del mondo hanno la guerra, la pandemia, ma non si pongono il problema di quando ci sono le elezioni – ricorda – Non le hanno sospese. Il tema esiste solo in Italia. Le urne non sono buone solo per i giorni di sole. Anzi. Nella tempesta hai bisogno del capitano scelto dall’equipaggio con una rotta e una meta”.
Ore 7 – Conte: “Dimissioni? Scelta di Draghi” – Arrivando al Consiglio nazionale M5S, nella serata di ieri, Giuseppe Conte ha di nuovo smentito la richiesta di ritirare i ministri del Movimento 5 stelle dalla compagine di governo. E sulle dimissioni di Draghi, ha detto: “Noi rispondiamo solo dei nostri comportamenti. Le dimissioni erano nella disponibilità di Draghi e ne prendiamo atto”. Il Consiglio dei 5S si aggiornerà questa mattina.
Ore 6.15 – Di Maio accusa Conte: “Mette a rischio la sicurezza economica del Paese” – L’ex capo politico M5S, Luigi Di Maio, lancia un’accusa precisa al leader, Giuseppe Conte: “Io non me lo aspettavo che un ex presidente del Consiglio potesse mettere a repentaglio la sicurezza della nazione, parlo della nostra sicurezza economica: lo spread sale e i tassi sui mutui aumentano e se il governo cade non possiamo approvare più la riforma del fisco e la riforma della concorrenza”. Il ministro degli Esteri rincara la dose: “Il Movimento 5 stelle non esiste più, è diventata una forza politica che piccona il governo e mi pare che anche i ministri non siano d’accordo con la linea di Conte”.
Ore 6 – Di Maio: “Basta bandierine e veti o si va al voto” – Il ministro degli Esteri ed ex capo politico M5S, Luigi Di Maio, lancia un avvertimento ai 5Stelle: “Noi ci prepariamo ad affrontare un momento critico. Serve un governo con la capacità di approvare i provvedimenti emergenziali” sul fronte economico. Se invece i partiti “esibiranno bandiere o veti non ci sarà un governo la prossima settimana”.
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