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    Crisi di governo, vertice tra Salvini e Conte. Di Maio non partecipa

    La convocazione dopo l'incontro tra il premier e il capo dello Stato Mattarella

    Di Maria Teresa Camarda
    Pubblicato il 8 Ago. 2019 alle 17:09 Aggiornato il 9 Ago. 2019 alle 16:09

    Crisi di governo, vertice tra Salvini e Conte. Di Maio non partecipa

    Crisi di governo, ancora alta la tensione nell’esecutivo del premier Giuseppe Conte. Dopo aver incontrato questa mattina al Quirinale il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il presidente del Consiglio ha convocato il vicepremier Matteo Salvini per un vertice che è durato circa un’ora. Poi, il ministro dell’Interno ha lasciato la sede della presidenza in auto senza rilasciare dichiarazioni.

    Il vicepremier e leader della Lega è giunto a Palazzo Chigi nel pomeriggio e prima di salire da Conte è rimasto a lungo in auto, nel cortile, a parlare al telefono, così come ha fatto anche alla fine dell’incontro con il premier.

    Salvini: “Subito al voto, non c’è più la maggioranza”

    Il leader della Lega Matteo Salvini ha ribadito al premier Giuseppe Conte la sua richiesta: “Andiamo subito in Parlamento per prendere atto che non c’è più una maggioranza, come evidente dal voto sulla Tav, e restituiamo velocemente la parola agli elettori”.

    Per la Lega quindi non c’è altra soluzione se non il voto anticipato e questa è la proposta che il ministro dell’Interno ha fatto al presidente del Consiglio durante il vertice che si è svolto oggi a Palazzo Chigi.

    Leggi QUI la dichiarazione completa di Matteo Salvini

    Di Maio: “Sono tranquillo”

    A Palazzo Chigi c’era anche l’altro vicepremier e ministro del Lavoro. “Il vicepremier Di Maio è nel suo ufficio, al lavoro”, ha fatto sapere lo staff. Anzi, in serata Di Maio è uscito da Palazzo per andare a prendere un caffè e ha rilasciato una dichiarazioni ai cronisti che si trovavano lì: “Sono tranquillo, stiamo lavorando per il Paese. Ci sono dei colloqui in corso ma io sono pagato per lavorare per gli italiani”.

    A chi gli ha chiesto di un’eventuale parlamentarizzazione della crisi Di Maio ha replicato: “Non ragiono con i ‘se'”.

    “Più tardi vado al compleanno di mio fratello, tra l’altro sarà una festa plastic free”, ha scherzato Di Maio con i giornalisti, a cui ha detto: “Vi ringrazio per il lavoro che fate, mi dispiace che vi stiamo rovinando qualche giorno di ferie”.

    Intanto il presidente della Camera, Roberto Fico, e la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, sono stati convocati al Quirinale per un incontro con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella [qui la diretta].

    > Qui tutte le ultime news in diretta sulla crisi di governo

    Sono le ultime battute di una nuova giornata in quella che ormai è una palese spaccatura tra le due forze di maggioranza. Il tentativo, a meno dell’arrivo di dimissioni, sembra quello di verificare quali soluzioni sono sul tavolo.

    La posizione di Lega e M5s

    La giornata era iniziata con le voci di un possibile rimpasto nella squadra di Giuseppe Conte, una richiesta che, si diceva, fosse stata avanzata dal ministro dell’Interno e leader della Lega Salvini. nel primo pomeriggio, però, la Lega con una nota ha fatto sapere: “Non ci interessano rimpasti e rimpastini – ha scritto, facendo eco alle parole di Salvini ieri a Sabaudia -. Per noi l’unica alternativa è il voto”.

    La chiusura della Lega sembra netta: “C’è la consapevolezza e la presa d’atto che, dopo le tante cose buone fatte, da troppo tempo su temi fondamentali per il Paese come grandi opere, infrastrutture e sviluppo economico, shock fiscale, applicazione delle autonomie, energia, riforma della giustizia e rapporto con l’Europa tra Lega e 5 Stelle ci sono visioni differenti. Il voto di ieri sulla Tav ne è solo l’ultima, evidente, irrimediabile certificazione”.

    “Leggiamo dai giornali di possibili crisi di governo. Il M5S è al lavoro come ogni giorno per il Paese e dunque lo è anche il capo politico, Luigi Di Maio. Chiunque oggi aprisse una crisi di governo, l’8 agosto, si assumerebbe la responsabilità di riportare in Italia un governo tecnico. Sarebbe folle”, hanno riferito invece fonti M5S.

    La Lega però smentisce indiscrezioni secondo cui Matteo Salvini avrebbe chiesto le dimissioni del premier Giuseppe Conte o starebbe valutando l’ipotesi di ritirare la delegazione dei suoi ministri dal governo. “Parliamo solo attraverso note e fonti ufficiali”, sottolineano da via Bellerio. Gli alleati di governo chiedono chiarezza. “La nota della Lega è incomprensibile. Dicano chiaramente cosa vogliono fare. Siano chiari”. Così invece il M5S in una nota.

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