Renzi: “Ho tempo per tornare al governo”
Non penso di candidarmi premier, “ho 44 anni, ho tempo per tornare al governo. Credo che il mio compito oggi sia dare una mano al Paese a uscire dalla crisi”. Matteo Renzi, in piena crisi di governo, è sempre più determinato a portare avanti l’ipotesi di un governo “che eviti il voto a ottobre e che costruisca una manovra che non sia lacrime e sangue, ma scongiuri l’aumento dell’Iva”. E, in un’intervista al quotidiano La Repubblica, accusa il leader della Lega Matteo Salvini: il voto immediato “non è un obbligo costituzionale, è una pretesa di Salvini. Gli serve per avere mani libere con l’estrema destra, eleggersi un presidente della Repubblica sovranista, portare l’Italia fuori dall’euro”.
L’ex segretario del Pd, ormai pronto a firmare una scissione definitiva dal partito con cui nel 2014 è diventato premier, si dice pronto a passare sopra agli insulti personali per il bene del Paese, per arrivare a una manovra che scongiuri l’aumento dell’Iva. “Puoi sopportare un insulto, ma non puoi sopportare una recessione causata dalla stupidità e dalla cialtroneria”, dice Renzi. E aggiunge che se si va a votare “quando lo dice ‘capitan Fracassa’ Salvini, non evitiamo l’innalzamento dell’Iva e arriva la recessione”.
M5s e Pd insieme per la legge di bilancio
La prospettiva di Renzi è, innegabilmente, quella di un eventuale governo M5S-Pd, che prepari però una manovra che non può essere “di lacrime e sangue. Non ci possiamo permettere un governo dell’austerity e dei tecnici. Per farlo bisogna essere credibili in Europa, cosa che questo Governo non è”.
La prossima legge di bilancio, per Renzi, “può essere un’opportunità per cambiare politiche economiche: nel 2015 abbiamo ottenuto da soli la flessibilità. Ora abbiamo anche Francia e Spagna che possono combattere con noi per avere misure espansive”. Sui rapporti con l’Ue, poi, “vogliamo cambiare l’Europa insieme a Francia e Germania, non insultando Francia e Germania. Su questo punto i 5stelle sono passati dal No euro al Sì euro, mentre Salvini è passato dal No euro al Sì rublo. Quel ragazzo ci nasconde qualcosa”.
Renzi: “Non faccio totonomi”
E se non pensa all’ipotesi di andare direttamente alla guida di un esecutivo giallo-rosso coi pentastellati, allora a chi sta pensando Matteo Renzi? Il suo gradimento per Raffaele Cantone, ex presidente dell’Anac, è indubbio, visto che fu proprio lui, da presidente del Consiglio a sceglierlo per quell’incarico. “È un ottimo magistrato ed è stato un ottimo presidente dell’Anticorruzione, ma se mi mettessi a fare il totonomi farei un pessimo servizio a tutti”.