Perché oggi c’è la crisi di Governo: i motivi dello scontro Renzi-Conte
Perché oggi potrebbe essere formalizzata la crisi di Governo? Dopo il Consiglio dei ministri di ieri (12 gennaio 2021) che ha portato all’approvazione del Recovery Fund, il leader di Italia viva, Matteo Renzi, potrebbe ritirare la delegazione del suo partito al governo. Per l’esattezza: le ministre Teresa Bellanova e Elena Bonetti e il sottosegretario Ivan Scalfarotto. Tutto sarà ufficializzato nel pomeriggio di oggi, 13 gennaio 2021, alle ore 17,30 quando Renzi e i suoi si presenteranno in conferenza stampa. Ma perché siamo arrivati alla crisi di Governo? Quali sono i motivi? Vediamolo insieme.
La gestione del Recovery, piano “Ciao”, MES e delega ai servizi segreti
A far scattare la miccia della crisi di Governo è stata la gestione del piano nazionale di ripresa e resilienza, cioè il piano di gestione del Recovery Fund, lo strumento comunitario fortemente richiesto dal governo per contrastare la crisi economica provocata dalla pandemia scatenata dal coronavirus. Conte, in una prima fase, ha ipotizzato una cabina di regia guidata da Palazzo Chigi con l’ausilio di alcuni ministri e, soprattutto, di sei super manager e una squadra di tecnici. L’idea però ha creato tensioni nella maggioranza. Il 16 dicembre Renzi ha inviato una lettera al premier. “Non si chiede al Consiglio dei Ministri di approvare un documento condiviso all’ultimo momento”, ha scritto. Il senatore ha poi ipotizzato il ritiro della delegazione di Italia Viva e sostenuto che la sua battaglia non sia legata alla richiesta di più posti per il suo partito al governo.
Il 28 dicembre 2020 Italia viva ha presentato le sue proposte (63 per la precisione) per il rilancio del Paese. Il piano si chiama “Ciao”, acronimo di Cultura Infrastrutture Ambiente Opportunità. Intanto nello scontro politico si è aggiunto l’utilizzo dei fondi legati al Mes (sui quali c’è il veto M5S) e la delega ai Servizi segreti che è in mano al premier.
L’11 gennaio è stata inviata una nuova bozza del Recovery ai componenti del governo in vista del Consiglio dei ministri andato in scena ieri sera, 12 gennaio. Un piano da 222 miliardi di euro in cui diverse richieste di Italia Viva sono state accolte. Il piano è stato approvato, ma le ministre renziane si sono astenute.
Scontri personali
Tra i motivi della crisi di Governo ci sono poi gli scontri personali tra Matteo Renzi, che è stato tra i principali fautori della nascita del governo giallorosso, e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il leader di Italia Viva negli ultimi mesi ha spesso avuto una serie di duri scontri con il premier, che ha accusato spesso di eccessivo protagonismo nelle scelte.
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