Crisi di governo: le ultime news del 16 agosto
Un’altra giornata di passione si è consumata sul fronte politico. Dopo aver lanciato un segnale a Luigi Di Maio, affermando nella giornata di giovedì 15 di “avere il telefono sempre acceso”, Matteo Salvini avrebbe addirittura offerto al capo politico del M5S il ruolo di premier al posto di Giuseppe Conte, facendo rientrare, così, la crisi di governo. Le indiscrezioni si sono rincorse per tutto il giorno e non sono mai state smentite dal ministro dell’Interno, mentre Di Maio le ha bollate come “fake news”. Intanto, mentre il M5S continua a chiedere a tutti i partiti di votare la riforma del taglio dei parlamentari, il Pd sta alla finestra con Nicola Zingaretti che ha affermato che “eventuali maggioranze verranno verificate solo con Mattarella e che comunque il Pd è pronto ad andare a elezioni”. A dividere le forze politiche della compagine di governo, intanto, è ancora il caso Open Arms.
Qui di seguito le ultime notizie sulla crisi di governo.
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Governo news: ultim’ora
18.15- Zingaretti: “Verifica maggioranze solo con Mattarella”. “Solo nello sviluppo dell’eventuale crisi di Governo sotto la guida autorevole del presidente Mattarella si potranno verificare, se esistono, le condizoni numeriche e politiche di un Governo diverso con una larga base parlamentare”: è quanto afferma il segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti su Facebook. “Il Pd – aggiunge Zingaretti – è pronto per andare alle elezioni e proporre un’idea diversa rispetto al Paese dell’odio e in questo senso si sta organizzando”.
18.00 – Fonti Pd: “No a governicchi”. “Non si capisce più se c’è la crisi di governo o se Lega e 5Stelle hanno fatto la pace in nome delle poltrone. La posizione del Pd è chiara: no a governicchi per fare la manovra e basta”: è quanto si apprende da fonti della segretaria Pd, interpellate dall’Ansa. “Se ci sono condizioni per un’altra maggioranza le verificheremo insieme al presidente Mattarella nelle consultazioni, ma devono essere condizioni vere e serie di alto profilo”.
16.45 – Salvini: “La Lega ha già votato per il taglio dei parlamentari, il Pd no”. Matteo Salvini torna a punzecchiare l’alleato di governo attraverso Facebook. Il ministro dell’Interno, infatti, ha scritto: “A differenza del Pd, la Lega ha già votato e voterà ancora per il taglio dei parlamentari. Bene il risparmio di mezzo miliardo di euro per gli italiani, ancora meglio il risparmio di due miliardi di euro grazie alla politica seria e coraggiosa dei porti chiusi, che qualcuno in queste ore vorrebbe cancellare”.
15.00 – Salvini pensa a Di Maio premier per far rientrare la crisi, ma i 5 Stelle smentiscono. Secondo l’indiscrezione di Luca Telese per TPI, Salvini sarebbe intenzionato a far rientrare la crisi di governo offrendo a Luigi Di Maio il ruolo di premier al posto di Giuseppe Conte. La notizia è stata subito smentita dai pentastellati che hanno parlato di “fake news”. Concetto ribadito poco dopo anche da Luigi Di Maio attraverso un post sul suo profilo Facebook.
13.15 – Renzi: “Salvini deve scegliere se perdere la poltrona o perdere la faccia”. “Prima l’Italia. Poi il Pd, le correnti, le esigenze personali: prima l’Italia. Prima le Istituzioni”. Lo scrive Matteo Renzi su Facebook. “Siamo pronti a un Governo Istituzionale per salvare le famiglie dall’aumento dell’Iva e per evitare che l’Italia sia isolata in Europa. E siamo ancora più pronti a fare un’opposizione ancora più dura se grillini e leghisti si rimetteranno insieme per una banale esigenza di poltrone”, prosegue l’ex segretario del Pd. Che su Twitter avvisa il ministro dell’Interno Matteo Salvini: “Salvini deve scegliere se perdere la poltrona o perdere la faccia. Potrebbe perdere entrambe”. Poi lancia la sfida: “Adesso vedremo che cosa farà il M5s: può davvero accadere di tutto”.
12.45 – Faraone: “Anche oggi Salvini si dimette domani”. “Martedì scorso tutti al Senato per votare in fretta e furia la fine del governo. Ha gridato a destra e a manca ‘Non siamo attaccati alle poltrone’. Però la sua ancora non la molla. Salvini dimettiti!”. Lo scrive su Twitter il senatore del Pd Davide Faraone, che pubblica una sua foto con il cartello “E anche oggi si dimette domani #SalviniBugiardo”.
12.30 – Bernini: “Accordicchio Pd-M5s”. “La mossa di Renzi rischia di aprire due scenari entrambi osceni: un accordicchio Pd-Cinque Stelle che non sta né in cielo né in terra, o un ritorno in tutta fretta al governo gialloverde, dal quale non a caso nessuno si è ancora dimesso. Renzi ha così restituito centralità politica a un Movimento in piena crisi di consensi, col solo intento di impedire agli italiani di esprimere democraticamente la loro volontà di cambiamento. E tutto in nome di una presunta salvezza nazionale”. Lo scrive in una nota la capogruppo di Forza Italia al Senato Anna Maria Bernini.
12.10 – Di Maio: “Non molliamo ora”. “Un paio di giorni di relax anche per me, nella bellissima Palinuro. Grazie per l’affetto. Grazie per il sostegno che ci state dando. Vedo tanto entusiasmo negli occhi delle persone. Siete la nostra carica. Noi non molliamo, soprattutto ora!”. Lo scrive il vicepremier Luigi Di Maio in un post su Facebook, a cui aggiunge un video girato in spiaggia con simpatizzati alle prese con foto e strette di mano.
11.40 – Morra: “Accordo con Pd? Con chiunque riformi giustizia”. “Noi siamo impegnati a modificare la mentalità politica. Siamo entrati in parlamento nel 2013 a marzo, proponendo di fare cose: se si fa la riforma della giustizia, a me interessa poco che si faccia con alfa beta o gamma. A me interessa che si faccia con chiunque sia disposto a votare a favore”. Così Nicola Morra, presidente della Commissione parlamentare antimafia e senatore del M5s, intervistato nel programma ‘Ma cos’è quest’estate’ di Radio 24, sull’ipotesi di accordi con il Pd. E ha aggiunto: “Io direi che non si farà alcun accordo con il Pd; io direi che si fa un accordo con i cittadini italiani”.
11.20 – Bonisoli: “A rischio le assunzioni al Mibac”. Con la crisi di governo aperta dalla Lega “sono a rischio alcuni importanti provvedimenti messi in campo dal ministero dei beni culturali, a partire dalle assunzioni di personale, “3 mila ad ottobre, altre 1000 a dicembre” e altre ancora, insieme “a investimenti per un totale di 10 milioni di euro in finanziaria”. Lo denuncia il ministro della cultura Alberto Bonisoli, del Movimento 5 stelle, che affida le sue considerazioni ad un video postato sui suoi social. “È un danno per il Paese, per il Mibac, per la cultura”.
11.00 – Delrio: “Serve un accordo scritto Pd-M5s”. “Salvini ha fatto un errore clamoroso, un autogol e ora è terrorizzato dall’idea di un accordo tra noi e il Movimento 5 stelle”. Così Graziano Delrio, capogruppo del Pd alla Camera, ha commentato le ultime mosse del vicepremier e ministro dell’Interno, ospite di Circo Massimo su Radio Capital. “Ciò che serve però – prosegue l’ex ministro – è un accordo alla tedesca, come Cdu e Spd, una cosa scritta. Ci si mette a sedere, si tratta, si analizza ogni punto per il bene del Paese, convocando le menti migliori, per dare un’impronta diversa”.
10.20 – Renzi a Le Monde: “Crisi folle, debacle del governo evidente”. Quella in corso è “la crisi politica più folle del mondo. L’Italia è abituata alle convulsioni governative, ma quella scatenata da Matteo Salvini è senza precedenti. Nessuno aveva mai provocato una crisi in piena estate per non dover fare la manovra di bilancio”: lo ha dichiarato l’ex premier del Pd Matteo Renzi in un’intervista a Le Monde, nella quale ribadisce che il 20 agosto voterà la sfiducia. Perché – spiega Renzi – dopo 14 mesi, la debacle del governo “è evidente”.
08.50 – Come finirà la crisi di governo, i sondaggi. Negli ultimi giorni YouTrend ha condotto una expert survey sulla crisi di governo, chiedendo l’opinione di giornalisti e addetti ai lavori di ben 26 testate. Nell’ultimo aggiornamento del survey di poche ore fa, fra elezioni anticipate e un governo istituzionale sembra prevalere il secondo (ecco i risultati).
Crisi di governo: la giornata di ieri
Continuano le schermaglie tra Movimento 5 stelle e Lega. Se quel “vedremo, il mio telefonino è sempre acceso” pronunciato da Matteo Salvini in risposta a chi gli chiedeva se è davvero tutto finito nel governo gialloverde è una disponibilità al dialogo, di certo – almeno per ora – la replica dell’ex alleato, il leader del M5s Luigi Di Maio, è senza appello: “Ormai la frittata è fatta”.
La giornata politica di ieri, 15 agosto (qui la sintesi della giornata di ieri), è stata scossa dal duro botta e risposta tra il premier Giuseppe Conte e il ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Conte ha scritto una durissima lettera al leghista accusandolo di “sleale collaborazione” e parla di “esperienza di governo agli sgoccioli”. Da Castel Volturno, dove ha partecipato al consueto ferragostano Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza, il ministro dell’Interno replica: “Poteva dirmelo in faccia”. Poi critica i ministri della Difesa Elisabetta Trenta e delle Infrastrutture Danilo Toninelli che non hanno firmato il secondo stop alla nave Open Arms carica di migranti.
Salvini è tornato a chiedere le elezioni anticipate: “O c’è un governo che governa o si va al voto. Se si sciolgono le Camere la prossima settimana si può andare a elezioni a fine ottobre”.
Di Maio dal canto suo in un lungo post su Facebook ribadisce la vicinanza al presidente del Consiglio e promette che tutti i ministri M5s martedì prossimo saranno al fianco di Conte durante le comunicazioni che renderà nell’Aula del Senato. “Saremo al suo fianco per sostenerlo contro la sfiducia della Lega. Li aspettiamo al varco”, spiega.
- L’alleanza Pd-M5S? Una grande operazione politica, culturale, umana e sociale (di L. Telese)
- In questa crisi di governo non si parla della cosa che più preoccupa Salvini: Moscopoli (di Giampaolo Pansa)