Crisi di governo news: le ultime notizie di oggi in diretta
La crisi di governo si ferma per il Ferragosto. Ma solo all’interno delle istituzioni, perché le tensioni tra le forze politiche continuano. Il leader della Lega, Matteo Salvini, rimasto in minoranza al Senato con Fratelli d’Italia e Forza Italia, non è riuscito a far votare ieri, martedì 13 agosto, la mozione di sfiducia al premier Giuseppe Conte. E, in attesa del 20 agosto, giorno in cui Conte terrà le sue comunicazioni a Palazzo Madama prima del voto sulla mozione di sfiducia, resta solo una campagna elettorale già aperta che vede gli ex alleati di governo confrontarsi con toni alti da fronti opposti. Intanto, la riforma costituzionale per il taglio dei parlamentari arriverà in aula alla Camera il 22. E traballa già, prima ancora di nascere, la possibile coalizione di centrodestra, con Salvini che ha “sfidato” Berlusconi andando a incontrare il governatore ligure Giovanni Toti.
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Gli ultimi aggiornamenti
19.55 – Salvini: “Continuo e continuerò a negare lo sbarco a chi pretende di portare dei clandestini sempre e solo in Italia” – Lo ribadisce il ministro dell’Interno Matteo Salvini sottolineando che “se qualcuno la pensa diversamente se ne assuma la responsabilità”. La Open Arms, “nave spagnola di ong spagnola – aggiunge – era in acque maltesi e non si capisce perché un giudice italiano possa consentire l’ingresso nelle nostre acque”.
17.10 -Tar del Lazio sospende divieto di ingresso: Open Arms verso Lampedusa. Salvini: “C’è disegno per tornare ad aprire i porti” – Qui l’articolo completo
16.10 – Salvini: “Il 20 agosto costruiamo il futuro”. “Il 20 agosto saremo a Roma per costruire il futuro. Noi stiamo ragionando di futuro, temo che in questi minuti mentre noi ragioniamo di futuro, di ponti, strade e tasse, qualcuno stia ragionando di poltrone”. Lo ha detto il vicepremier Matteo Salvini oggi a Genova al temine di un pranzo con il governatore Giovanni Toti e il sindaco Marco Bucci. “Contiamo che non ci siano giochini di palazzo e che gli italiani possano essere governati da chi ha perso tutte le ultime elezioni. Sarebbe democraticamente curioso”.
16.00 – Il M5s: “Salvini incoerente, molli la poltrona”. “L’incoerenza di Salvini è davvero imbarazzante. Lui e i suoi ministri leghisti hanno annunciato la sfiducia a Giuseppe Conte e al Governo di cui ancora fanno parte. Ma allora perché continuano a rimanere incollati alla poltrona?”. Così il M5s sul blog delle Stelle. “Salvini molli la poltrona, lo faccia per coerenza. Passi dalle parole ai ‘fatti’ e dimostri – si legge ancora – che vengono prima gli italiani e non le poltrone!”.
15.40 – I “no” del Pd al M5s. “Molti di quelli che dicevano, ‘mai con i 5S’ e ‘se il governo cade ci sono solo le elezioni’ hanno cambiato idea nel giro di 24 ore. La mancanza di coerenza della politica è la principale ragione del discredito della politica. Per quanto mi riguarda in caso di alleanza Pd-M5s farò quello che ho sempre detto. E continuerò a lottare contro i populismi”. Lo scrive su Facebook l’eurodeputato Carlo Calenda, che cita due frasi di Matteo Renzi.
14.30 – Incontro Salvini-Toti. Il leader della Lega Matteo Salvini e il governatore ligure Giovanni Toti, fondatore del movimento ‘Cambiamo’ nato dopo la sua uscita da Forza Italia si stanno incontrando nella sede della Regione. Con loro ci sono il sindaco Marco Bucci e il segretario regionale della Lega e deputato, Edoardo Rixi. Nel colloquio non è escluso che Toti possa aver chiesto a Salvini se ha veramente abbia intenzione di riunire tutto il centrodestra e che ruolo possa giocare la neo formazione totiana su cui c’è il veto di Berlusconi, qualora si andasse al voto, ipotesi su cui il governatore non crede molto.
14.00 – Il bluff di Salvini sul taglio dei parlamentari. Il leader della Lega propone agli ex alleati del Movimento 5 stelle di votare la riforma costituzionale per il taglio dei parlamentari. Ma qualcosa non convince nei suoi piani.
13.15 – Zaia: “La Lega è coerente”. “La Lega ha un solo obiettivo, essere coerente con i cittadini, preso atto che non si lavora con chi dice, ad esempio, no alla Tav, no alla Pedemontana, no all’Autonomia, no alle Olimpiadi”. Lo ha detto il Governatore del Veneto, Luca Zaia, intervenendo sulla crisi di Governo. “Salvini – ha aggiunto – con grande coerenza ha detto basta: punto. Ora stiamo a vedere cosa accade”.
12.45 – Giorgetti: “Sulla crisi di governo ha deciso Salvini da solo”. “Quando è diventata conclamata la diversità di vedute su alcune cose, dalla giustizia alla Tav, Salvini ha deciso di aprire la crisi. Ma sono le decisioni di un capo, un capo decide sempre lui da solo”. Queste le parole del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, fuori da Palazzo Madama, a commento dell’attuale crisi di governo (guarda il video).
12.30 – Speranza: “Salvini ha sete di potere”. “Togliere la fiducia al governo, ma poi continuare a farne parte. Solo sete di potere e arroganza. Nessun senso dello Stato. È passata una settimana da quando la Lega ha sfiduciato il governo. Eppure Salvini è ancora ministro degli Interni. Ora basta. #SalviniDimettiti”. Lo scrive su Twitter Roberto Speranza, segretario nazionale di Articolo Uno e deputato di Leu.
11.13 – Schifani: “Centrodestra compatto”. “Oggi c’è un fatto nuovo e positivo: per la prima volta nella legislatura il centrodestra ha votato compatto. E non è un fatto marginale, ma strategico. Il quadro politico è cambiato”. Così il senatore di Forza Italia ed ex presidente del Senato, Renato Schifani, in un’intervista al Corriere della Sera. Per Schifani, poi, “nulla è mai uguale, ma noi siamo ben contenti di vedere Berlusconi tornare al centro della scena, con la sua figura che ci rappresenta tutti e che si impegna direttamente”.
11.10 – Salvini: “Sul taglio dei parlamentari ha deciso Fico”. “Non ho capito perché il presidente della Camera Fico, invece di mettere prima in agenda il taglio dei parlamentari, lo ha messo dopo la mozione di sfiducia. Non è colpa mia e non mi permetto certo di interpretare i pensieri del presidente Fico”, ha detto il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini, ospite di Rtl 102.5. Poi ha aggiunto: “Chiarisco: con le elezioni a ottobre o novembre non c’è in ballo nessun aumento dell’Iva. Entrerebbe in vigore dal primo gennaio 2020, il governo avrebbe tutto il tempo per fare una manovra senza aumentare l’Iva”.
11.00 – Salvini: “Il 20 sfiduciamo Conte e dopo no a governi strani”. “Il 20 agosto sfiduceremo il premier”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini a Non Stop News su Rtl 102.5. “In tantissimi chiedono che non ci siano giochini di palazzo, governi tecnici. La via maestra, democratica, trasparente, lineare, è quella delle elezioni. Stiamo facendo tutto il possibile perché gli italiani possano votare. No a governi strani, prima si vota, meglio è”, aggiunge.
10.50 – Centinaio: “Sfiducia a Conte? Di Maio chiami Salvini…”. “In questo momento non la ritiriamo, poi deciderà Matteo Salvini, sarà lui a valutare l’opportunità. Se Luigi Di Maio vuole che la Lega ritiri la mozione, prende in mano il telefono, chiama Matteo Salvini, si incontrano e decideranno insieme se è il caso di proseguire questa iniziativa di governo”. L’ha detto il ministro dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio, ospite di Radio Capital, a proposito della mozione di sfiducia al premier Giuseppe Conte.
10.35 – Minniti: “L’arbitro della crisi è il presidente della Repubblica, e lui valuterà”. “L’arbitro della crisi è il presidente della Repubblica, e lui valuterà. Se riterrà che ci sono le condizioni non per un accordo di basso profilo, tra due perdenti, ma per un accordo più ampio, di legislatura, il Pd ha il dovere di valutarlo nella maniera più aperta possibile, manifestando un senso forte di responsabilità, che d’altro canto è scritto nel Dna del partito”. Lo dice Marco Minniti, deputato dem ed ex ministro dell’interno, a Circo Massimo, su Radio Capital.
10.15 – Delrio: “Accordo Pd-M5s non a tutti i costi”. Per superare la crisi di governo bisogna cominciare “dal fatto che, in una democrazia parlamentare, se c’è una crisi di governo allora esiste anche la possibilità che quello stesso Parlamento possa garantire maggioranze alternative. Altrimenti si va al voto”. Così il capogruppo dem alla Camera, Graziano Delrio, in un’intervista al Corriere della Sera. Sulla possibilità di creare un governo di legislatura Pd-M5S, poi, dice di non essere mai stato pregiudizialmente contrario “a verificare convergenze programmatiche”. L’accordo “mi sembra molto complicato e, se ci sarà, andrà fondato sul bene degli italiani. E non va certo fatto a tutti i costi”.
09.45 – Centinaio: “Ma con chi c**** abbiamo governato?”. Il video di un labiale di Gian Marco Centinaio, ministro leghista dell’Agricoltura, lo mostra irritato dopo l’intervento del collega pentastellato Stefano Patuanelli, capogruppo del Movimento 5 stelle (guarda il video).
08.30 – Sondaggi politici: il centrodestra oltre il 50 per cento. Per Antonio Noto, della Noto Sondaggi, la coalizione di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, arriverebbe addirittura al 52,5 per cento. E con l’attuale legge elettorale avrebbe la maggioranza assoluta in entrambe le Camere. Più cauto Nicola Piepoli, che posiziona la coalizione di centrodestra al 47 per cento (35 per cento la Lega e 6 per cento sia Forza Italia sia Fratelli d’Italia).
07.30 Crisi di Governo, Salvini: “Il M5s ha detto solo dei no”. Matteo Salvini risponde alle critiche del M5S. “Ma che le devo dire? – dice al Corriere della Sera – Quel che ho già detto: non siamo al mercato del pesce. Forse che loro hanno cancellato tutti i no degli ultimi mesi?”.
07.20 – Di Maio: “Quello che dice Salvini non conta più nulla, la sua è la mossa della disperazione”. “Dopo quanto successo l’otto agosto, chi può dare ancora credito alla sua parola? Quello che dice non conta più nulla”, sono le parole del ministro di Lavoro e Sviluppo Economico Luigi Di Maio contro l’ex alleato Matteo Salvini. “Quella del capo della Lega sul taglio dei parlamentari è una mossa della disperazione. E comunque quando si va al voto lo decide il presidente della Repubblica, non certo lui”.
Crisi di governo news: cosa è successo ieri
M5s, Pd, LeU e Autonomie uniti contro la proposta del centrodestra di votare oggi la sfiducia della Lega a Conte: il premier terrà quindi la sua comunicazione al Senato il 20. Salvini apre a sorpresa al taglio dei parlamentari caro a M5s: “Votiamolo la prossima settimana e poi andiamo subito alle elezioni”. Riforma costituzionale che arriverà in aula alla Camera il 22. Renzi rilancia intanto un governo istituzionale, mentre Fi dice no all’ipotesi di lista unica con la Lega (qui il riassunto della giornata di ieri).
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