Covid, il sindaco di Codogno scrive a Conte: “Pronti a ricorso contro Dpcm”
Francesco Passerini, sindaco di Codogno, il comune lombardo dove è ufficialmente iniziata l’epidemia di Covid in Italia, ha scritto una lettera aperta al premier Conte per esprimere la sua contrarietà al Dpcm firmato lo scorso 24 ottobre. La missiva è stata scritta insieme ad altri primi cittadini, consiglieri metropolitani e provinciali lombardi. “Come sindaci – si legge nella lettera – abbiamo il dovere di salvaguardare i nostri cittadini le categorie e le attività produttive più colpite dal recente decreto, già allo stremo delle proprie forze dopo il lockdown dei mesi scorsi. Si tratta di scelte miopi, che affossano l’economia e di conseguenza mettono a repentaglio la salute stessa”.
“La chiusura totalmente indiscriminata di alcune attività – ha proseguito la lettera inviata a Conte -, senza prendere in considerazione i sacrifici fatti da queste imprese per adattarsi ai rigidi protocolli di sicurezza e sanitari, che peraltro avevano dato buoni risultati, ci vede totalmente contrari. E da Roma non è arrivato nemmeno un euro per i servizi aggiuntivi del trasporto pubblico locale. Noi amministratori non ci stiamo e siamo pronti a ricorrere contro questo decreto ingiusto, per tutelare tutte quelle attività che meritano di continuare a lavorare e tutti i cittadini lombardi che devono poter vivere in modo dignitoso”.
Leggi anche: 1. Covid, domani il nuovo Dpcm: verso lo stop agli spostamenti tra Regioni e lockdown locali / 2. Covid, Rieti: radiografie ai pazienti nel parcheggio dell’ospedale: immagini shock / 3. Covid, in Liguria ieri 25 morti: “Ma 22 erano anziani e non indispensabili alla produttività del Paese”. Disse Giovanni Toti, governatore della seconda Regione più anziana d’Europa
4. L’inganno dei tamponi: 5 milioni di euro al giorno per 200mila test, c’è a chi conviene tutto questo. Intervista a Crisanti / 5. Covid, Conte: “Numeri preoccupanti, stiamo valutando se intervenire ancora” / 6. Coronavirus, torna l’incubo lockdown: ecco quali sono le Regioni e le città più a rischio