Covid, il Cdm proroga lo stato di emergenza: che cos’è e cosa cambia
Come ampiamente preannunciato, nel pomeriggio di martedì 14 dicembre il Consiglio dei Ministri, ha prorogato lo stato di emergenza, in scadenza il prossimo 31 dicembre, sino al 31 marzo 2022.
Il governo, dopo una iniziale discussione sull’eventuale proroga, ha deciso di accelerare sul prolungamento in seguito all’aumento dei casi Covid in Italia e alla preoccupazione per la diffusione della variante Omicron.
Non si è discusso per il momento dell’eventuale reintroduzione dell’obbligo di mascherina all’aperto anche in zona bianca o dell’estensione del Green Pass: queste ed altre eventuali misure verranno discusse nelle prossime settimane alla luce anche dei nuovi dati epidemiologici disponibili.
L’esecutivo ha varato un atto con forza di legge, che dovrà comunque passare per il Parlamento e che prevede l’estensione dello stato di emergenza fino a giugno, anche se il 31 marzo vi sarà un primo step in cui verrà valutato l’eventuale prolungamento di altri 3 mesi.
Stato di emergenza: che cos’è e cosa cambia
Dichiarato per la prima volta il 31 gennaio 2020, in seguito alla scoperta dei primi due casi di Coronavirus in Italia, l’attuale legge aveva una durata di 12 mesi con possibilità di proroga per altri 12 mesi, motivo per cui, questa volta, si è resa necessaria una nuova norma.
Lo stato di emergenza permette al governo di ricorrere agli ormai noti Dpcm, ovvero decreti che non devono passare dal Parlamento per ottenere il via libera, e dà la possibilità alle Regioni di continuare a firmare ordinanze in materia di contrasto alla diffusione del virus.
La legge, inoltre, mantiene intatti tutti gli organi speciali istituiti per far fronte alla pandemia. Dalla Cabina di Regia, che si riunisce settimanalmente per valutare i dati e l’eventuale passaggio delle Regioni in fascia gialla, arancione o rossa, al Comitato Tecnico Scientifico sino alla struttura commissariale per l’emergenza Covid-19, guidata dal generale Francesco Figliuolo, che si occupa, tra le altre cose, dell’approvvigionamento e della distribuzione dei vaccini su tutto il territorio italiano.
Con la proroga dello stato di emergenza, inoltre, vengono anche disposte le misure sanitarie, come l’obbligo di indossare la mascherina o il rispetto del distanziamento sociale, e incentivato il ricorso allo smart working per le aziende.