Carlo Cottarelli si dimetterà da senatore. L’economista, eletto con il Pd, ha spiegato a “Che tempo che fa” su Rai 3 di aver accettato l’offerta dell’Università Cattolica che gli ha chiesto di dirigere un programma per l’educazione delle scienze sociali ed economiche rivolto agli studenti delle scuole superiori. “Questa cosa – ha aggiunto – purtroppo non è compatibile con il Senato, e ho deciso di rinunciare alla posizione di senatore: mi dimetterò nella prossima settimana”.
Nella decisione ha inciso anche la differenza di vedute con la nuova segretaria dem Elly Schlein: “È innegabile che la sua elezione abbia spostato il Pd più lontano dalle idee liberaldemocratiche in cui credo. Ho grande stima di Elly Schlein e non credo sbagli a spostare il Pd verso sinistra, ciò detto, mi trovo ora a disagio su diversi temi”, ha scritto Cottarelli in una lettera a Repubblica, nella quale elenca tutti gli argomenti in cui sente di avere “posizioni diverse dalla segretaria”, dal Jobs Act al freno al Superbonus, dai termovalorizzatori, all’utero in affitto al nucleare.
Parlando con il direttore Maurizio Molinari l’economista ha spiegato anche l’altro motivo che lo ha portato a fare un passo indietro: “In questo momento storico mi sembra che nella vita parlamentare ci sia molta, troppa animosità. Spesso le posizioni sono espresse ‘per partito preso’ e i dibattiti sono solo un’occasione per attaccare l’avversario. Non intendo criticare i miei colleghi. Una forte contrapposizione tra maggioranza e opposizione è probabilmente inevitabile in questo momento storico, ma i dibattiti estremizzati non sono nelle mie corde”.