“Vi considero parte integrante della mia famiglia. Chissà che questo abbraccio non aiuti Matteo a superare quella testa di cazzo di Piacenza…”. A scrivere è Mirko Provenzano, titolare della Direkta srl, società di volantinaggio di Cuneo. La mail è diretta alla sua compagna Erika Conterno, a Patrizio Donnini, capo comunicazione della “Leopolda”, e ai genitori di Matteo Renzi, Tiziano e Laura Bovoli. È il 30 novembre 2012 e mancano due giorni alle primarie per il candidato premier del centrosinistra: sfida Renzi-Bersani. La “testa di cazzo di Piacenza” di cui parla Provenzano è proprio Bersani (che poi vincerà le primarie). Provenzano nel 2020 patteggerà per bancarotta fraudolenta in un’inchiesta per false fatturazioni a una società della madre di Renzi. Quest’ultima nel luglio scorso è stata invece assolta.
“Quella testa di c**zo di Piacenza”: così l’imprenditore renziano parlava di Bersani
Nelle carte dell'inchiesta sulla Fondazione Open spunta la mail di Mirko Provenzano, imprenditore cuneese successivamente coinvolto in un'inchiesta per bancarotta fraudolenta con la madre di Renzi (assolta)
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