Maggio e giugno, le 4 date chiave: cosa si può fare e da quando
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha tracciato il piano per la ripartenza del paese dopo il lockdown di due mesi che ha permesso di far scendere la curva dei contagi da Coronavirus. Le indicazioni sulle attività che potranno ripartire, sulle tempistiche e le modalità in cui le stesse ripartiranno sono contenute nel nuovo Dpcm per l’avvio della Fase 2 che inizierà il 4 maggio (qui cosa prevede). Ripartenza delle aziende dei vari settori, spostamenti interni alla regione ed intraregionali, visite ai parenti, parchi, riaperture di negozi, centri estetici: tutti questi punti hanno una data precisa a partire dalla quale saranno consentiti. Ma cosa si può fare e da quando? Lo schema:
Cosa si può fare da oggi 27 aprile
Da oggi, lunedì 27 aprile, potranno ripartire le aziende strategiche, industriali e produttive, che esportano all’estero e rischiano di perdere altre quote di mercato. Per farlo, devono presentare un’autocertificazione e ottenere l’autorizzazione dei prefetti. Inoltre, riparte da oggi l’edilizia carceraria, scolastica e per il contrasto del dissesto idrogeologico. Per il resto, continuano a rimanere in vigore i divieti sulle limitazioni degli spostamenti e delle attività che abbiamo seguito finora.
Cosa si può fare dal 4 maggio
SPOSTAMENTI – Non si tratta di un “libera tutti” ma di un allentamento delle misure: per gli spostamenti a partire dal 4 maggio cambierà qualcosa. Come accade già adesso, ci si potrà muovere all’interno della propria Regione di residenza solo per “gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute”. A ciò si aggiunge una novità: sarà possibile spostarsi per visite “mirate” ai congiunti purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento e vengano utilizzate le mascherine. Conte ha sottolineato che questa possibilità è stata inserita per “famiglie che sono state separate dal lockdown: genitori e figli, nonni e nipoti”. Resta tuttavia il divieto di assembramento. “Non stiamo autorizzando party in casa con i parenti”, ha precisato il premier. Per gli spostamenti in un’altra Regione restano invece necessarie le “comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute”.
AUTOCERTIFICAZIONE – Il modulo di autocertificazione, con nome, cognome, indirizzo e destinazione dello spostamento, resta necessario per gli spostamenti, almeno per le prossime due settimane. “Finché vi sarà una forma di limitazione degli spostamenti l’autocertificazione è fondamentale”, ha chiarito Conte. Lo scopo è evitare che l’allentamento delle misure venga percepito come un ritorno alla vita precedente, e che questo si ripercuota sui contagi facendo rialzare la curva.
MASCHERINE – Dal 4 maggio indossare una mascherina diventa obbligatorio nei luoghi chiusi, a partire da negozi, uffici, fabbriche, mezzi pubblici. Per consentire il rispetto di questa regola, Conte ha annunciato che verrà emanata una circolare per fissare il prezzo massimo delle mascherine chirurgiche (che sarà pari a 0,50 a mascherina), in modo da evitare speculazioni su questo strumento.
AZIENDE – Ripartiranno il 4 maggio le industrie manifatturiere, le costruzioni e il commercio all’ingrosso relativo a queste filiere. Anche i cantieri privati potranno riprendere a lavorare, perché l’Inail stima che il settore presenta un indice di rischio tra i più bassi. Dovranno essere rispettati gli appositi protocolli di sicurezza.
PARCHI – Una piccola apertura riguarda parchi, ville e giardini pubblici, che riapriranno su tutto il territorio nazionale, salvo restrizioni dei sindaci nel caso in cui non sia possibile controllare in altro modo il rispetto delle regole. Gli ingressi nelle aree riservate ai bambini potranno essere “contingentati”.
SPORT INDIVIDUALI – Sarà possibile dal 4 maggio passeggiare anche lontano dalla propria abitazione, purché a distanza dagli altri. Sarà consentito fare jogging, praticare sport all’aperto e riprendere gli allenamenti individuali. La distanza di sicurezza sarà di minimo due metri per chi pratica attività sportiva. Saranno consentite anche sessioni di allenamento a porte chiuse degli atleti, professionisti e non professionisti, ma riconosciuti di interesse nazionale dal CONI e dalle Federazioni, che praticano sport individuali.
MESSE E FUNERALI – Sul punto delle cerimonie religiose lo scontro tra la linea del governo e la Cei si è fatto ormai aperto, con la Chiesa che prova a convincere l’esecutivo a consentire la celebrazione delle messe, senza successo, e accusa il governo di violare la libertà di culto. Dal 4 maggio l’unica apertura riguarda i funerali, che potranno essere celebrati con soltanto i familiari più stretti, un massimo di 15 persone, con mascherine e rimanendo a distanza.
CIBO DA ASPORTO – Restano chiusi bar e ristoranti, ma sarà possibile acquistare cibo da asporto “da consumare a casa o in ufficio” e non rimanendo davanti ai locali. Finora invece erano possibili solo le consegne a domicilio. Anche in fila fuori dai locali bisognerà rispettare le distanze di sicurezza.
Cosa si può fare dal 18 maggio
NEGOZI – Il via libera al commercio al dettaglio arriverà il 18 maggio. Potranno quindi riaprire i negozi di qualsiasi tipologia. Come già hanno fatto le librerie e i negozi di abbigliamento per l’infanzia, gli esercenti dovranno rispettare le regole sugli ingressi contingentati, il distanziamento di un metro e l’uso delle mascherine.
CULTURA – Riapriranno sempre il 18 maggio i musei e le mostre, che si potranno visitare a ingressi contingentati, rispettando le distanze e indossando le mascherine. Resteranno ancora chiusi invece cinema, teatri e sale da concerto. Sono inoltre “sospese le manifestazioni organizzate, gli eventi e gli spettacoli con la presenza di pubblico”.
SPORT DI SQUADRA – Anche gli atleti che praticano sport di squadra potranno tornare ad allenarsi, ma sempre mantenendo le distanze.
Cosa si può fare dall’1 giugno
RISTORANTI E BAR – Potranno finalmente riaprire bar, ristoranti, pasticcerie, gelaterie, che dovranno rispettare le regole di distanziamento come tutti gli altri negozi. Per i ristoranti sono previste distanze di due metri tra un tavolo e l’altro, quindi perderanno la metà dei posti a sedere a causa delle regole di distanziamento. I camerieri indosseranno guanti e mascherine.
PARRUCCHIERI E CENTRI ESTETICI – Riapriranno da giugno anche centri estetici e parrucchieri. Si potrà andare su appuntamento e bisognerà rispettare il rapporto di un lavoratore per un cliente. Dal momento che non è possibile mantenere la distanza, entrambi dovranno indossare la mascherina e i guanti.
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