“Non dite che Italia Viva sostiene il nipotino del Duce, perché io non mi considero tale”. Così Roberto Mei, candidato sindaco del comune di Corsico (Milano), spiega a TPI la sua posizione in seguito alla polemica scaturita da un vecchio post, in cui pubblicava un filmato di YouTube su Mussolini, al quale si rivolgeva con l’affettuoso nomignolo di “nonno”.
“Non è la prima volta che quel post mi viene rinfacciato, ma bisognerebbe contestualizzare”, spiega. “Sono passati nove anni e con tutta onestà non mi ricordo quale fosse il mio stato d’animo di allora. Probabilmente se incontrassi oggi il Roberto di allora, gli darei uno schiaffo. Quello che posso dire è che abbiamo vissuto una fase nella quale i nostri alleati della Lega hanno assunto posizioni fin troppo estremiste, mentre il nostro partito ha gradualmente maturato una posizione diversa, spostandosi verso il centro, e ora credo che sia il caso di difendere la nostra identità, smarcandoci dalle posizioni di altri”.
Prima di chiamarla ho letto il suo programma elettorale e non mi è parso di avere a che fare con un estremista di destra. Anche sull’immigrazione lei usa toni molto morbidi. Dica la verità: si è pentito di quel post?
No, ma le cose cambiano e i problemi da affrontare anche. Non mi pento di quel post perché era figlio di una situazione del momento. Non so chi glielo abbia mandato, ma lo avrebbe potuto trovare anche sulla mia bacheca: io non cancello mai nulla di quello che ho scritto e accetto le critiche, perché sono una persona aperta, non certo un estremista.
Ma si definirebbe antifascista?
Beh, ci sono stati dei momenti nel passato nei quali sarebbe stato difficile scegliere. Però bisogna guardare al presente e quindi dobbiamo ringraziare coloro grazie ai quali oggi possiamo stare qui a parlare e possiamo candidarci alle elezioni.
Giusto: non crede che con il regime lei non sarebbe stato libero di candidarsi?
Chissà. Forse sarei stato così coinvolto nell’ideologia da candidarmi senza problemi. Credo comunque che sia meglio occuparsi della Corsico di oggi, che dopo quattro anni di gestione da parte di Filippo Errante e un anno di commissariamento ha molti problemi da risolvere. Sa cosa stavo facendo quando lei mi ha chiamato? Mi stavo occupando della problematica di un ponte che rischia di crollare. C’è già l’acciaio che spunta fuori dalla muratura e cadono i pezzi. E sotto c’è una fermata dell’autobus. Voglio occuparmi di questi problemi, perché Corsico vada avanti, e come le dicevo voglio difendere l’autonomia del mio partito da certi estremismi che non ci appartengono. Quella fase è finita.
A questo proposito: ritiene che Corsico possa essere un laboratorio per un’alleanza con Italia Viva che vada anche oltre il livello locale?
Mi fa piacere poterne parlare con lei, perché ho letto il suo articolo di oggi e volevo appunto specificare che non c’è nessuna alleanza tra Italia Viva e Forza Italia: Italia Viva a livello locale sostiene la mia candidatura attraverso la lista civica Corsico Popolare, dopo aver letto il mio programma e averlo giudicato positivamente. Ovviamente prima di procedere in questo senso io mi sono consultato con i vertici di Forza Italia, i quali mi hanno dato il via libera anche perché si tratta di un episodio circoscritto. Devo dire che le persone di IV con cui mi rapporto e che saranno candidate a mio sostegno sono davvero magnifiche. Sono contento di averle accanto, ma il resto è tutt’altro discorso. E poi vorrei precisare anche un’altra cosa, se posso.
Certo, quale?
Nel suo articolo ha parlato delle dimissioni dell’allora sindaco Errante, ma mi lasci aggiungere che queste sono arrivate dopo il suo rifiuto a discutere della proposta di commercializzazione dell’ultima area verde compresa nella zona della Strada Statale 494, la “Nuova Vigevanese”, che è la seconda tra le più trafficate e inquinate d’Europa, dopo la Ruhr in Germania. Benché fossimo in sede di bilancio preventivo, nel quale è inusuale che si creino certi attriti, Errante si è sempre rifiutato di discutere con noi ed è rimasto fermo sul fatto che, se avessimo sostenuto quell’emendamento che si opponeva alla commercializzazione, si sarebbe dimesso. Dopo aver fatto di testa sua per quattro anni, lo fece anche quella volta.
Insomma, l’uomo solo al comando non le piace proprio?
Diciamo che in determinate condizioni l’uomo solo al comando può anche essere giusto, se però ascolta chi gli sta intorno. Cogliendo la battuta, si era sparsa la voce che Errante facesse tutto da solo, come se fosse diventato una sorta di “podestà”, e a noi questo non stava bene.
Poniamo che sia lei a diventare il nuovo sindaco di Corsico: impedirebbe di suonare “Bella Ciao”, come è stato fatto dal suo predecessore?
Anche su questo, mi lasci precisare: io c’ero e mi sono anche preso un sacco di insulti, ma a tutt’oggi non so chi abbia preso quella decisione. Quel giorno non c’era il sindaco e non c’era nemmeno chi aveva firmato la determina.
Va bene, ma lei cosa farebbe?
Ma è ovvio che io non vieterei mai “Bella Ciao”, che io sia d’accordo o meno! Quando diventi sindaco, sei il sindaco di tutti, anche di chi non ti ha votato. Anzi, bisogna fare del proprio meglio per convincere soprattutto loro.
Mi fa piacere che lo dica…
Grazie. Non mi aspettavo tutte queste domande su un vecchio post, senza invece parlare dei problemi di Corsico.
Lo faremo presto, ma politicamente lei capisce che quel post sia un caso?
Si, ma solo se decontestualizzato. Non dite che Italia Viva sostiene “il nipotino del Duce”, perché io non mi considero tale.
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