Coronavirus, Sala: “Basta aggiornamenti quotidiani sui contagi, solo ansia”
Da qualche giorno si stanno sollevando diverse richieste circa la possibilità di dire basta agli aggiornamenti quotidiani sul numero di contagi e morti a causa del Coronavirus in Italia: l’ultimo, in ordine di tempo, a chiederlo a gran voce è stato stamattina il sindaco di Milano, Beppe Sala. In un video postato sui suoi canali social, infatti, il primo cittadino ha proposto – citando anche ciò che ha chiesto il professor Silvio Garattini, fondatore dell’Istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri”- di dare quelle cifre “ogni tre o quattro giorni”.
Il motivo? Innanzitutto perché la nota che la Protezione civile legge ogni giorno in diretta nella conferenza stampa delle 18, per forza di cose, è un bollettino di guerra. Con numeri altissimi, che non fanno che aumentare, che “rischiano di creare solo ansia tra la gente”, ha ricordato Sala. “Ogni sera – ha aggiunto il sindaco di Milano – tutti stiamo ad aspettare davanti alla tv i dati su diffusione della pandemia. Ci si concentra di più su contagi. Paradossalmente quello è un dato ufficiale ma non vero, perché tutti gli scienziati sostengono che la diffusione è forse dieci volte tanto e noi non sappiamo nemmeno quanti tamponi sono stati fatti e a chi”.
Sala ha inoltre aggiunto che non si sa “a quale livello di contagi potremo considerarci pronti a tornare alla normalità” e questo è un altro dei motivi per cui, a suo avviso, non è più necessario comunicare ogni giorno i dati sulla diffusione del Coronavirus in Italia. Infine, al termine del video, c’è spazio anche per un annuncio: “Ho chiamato Andrea Bocelli – ha confessato Sala – e l’ho invitato a venire a Milano in Duomo il giorno di Pasqua, d’accordo con la Chiesa milanese e farà un concerto solo, non avrà pubblico ovviamente. Canterà musiche sacre, che saranno trasmesse in streaming in tutto il mondo”.
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